sabato 15 novembre 2014

Il Periodo di Preparazione per il 2nd Avvento del Messia,

Il periodo di preparazione per il Secondo Avvento del Messia è stato il periodo di 400 anni dalla Riforma Protestante nel 1517 alla fine della Prima Guerra Mondiale nel 1918. Le caratteristiche di questo periodo sono già state descritte nel confronto con il periodo parallelo di preparazione per l'avvento del Messia, ma qui si condurrà un esame più dettagliato. Dal punto di vista della provvidenza di restaurazione, questo periodo risulta diviso in tre parti: il periodo della Riforma, il periodo dei conflitti religiosi e ideologici, e il periodo di maturazione della politica, dell'economia e delle ideologie.
Sezione 1
Il Periodo della Riforma (1517-1648)
Il periodo di 130 anni della Riforma iniziò nel 1517, quando Martin Lutero innalzò il vessillo della Riforma Protestante in Germania, e durò fino alla conclusione delle guerre di religione con il trattato di Westfalia nel 1648. Il carattere di questo periodo fu modellato dal Rinascimento e dalla Riforma, entrambi prodotti della società feudale medievale. Poiché lo scopo della provvidenza di Dio attraverso la società medievale non fu realizzato, la direzione della storia provvidenziale cambiò e Dio lavorò per stabilire nuovamente la fondazione per il Secondo Avvento del Messia attraverso il Rinascimento e la Riforma. È per questo che non possiamo comprendere la natura di questo periodo senza studiare questi due eventi.
Cominciamo col riandare alla società medievale ed esaminare in che modo essa abbia influenzato la natura originale degli uomini di quell'epoca, così da condurli a iniziare il Rinascimento e la Riforma. Nel tardo Medio Evo, la mente originale dell'uomo era repressa, e il suo libero sviluppo era bloccato dal contesto sociale del feudalesimo e dalla secolarizzazione e corruzione della chiesa romana. La fede è il cammino che ciascuno deve percorrere alla ricerca di Dio. La fede dev'essere alimentata con una diretta relazione verticale tra Dio e ciascun individuo. Tuttavia in quell'era il papato e il clero, con i loro riti e dogmi, imprigionavano la vita di devozione della gente. Inoltre, la rigida stratificazione sociale del feudalesimo non consentiva la libertà religiosa. Nel frattempo, le cariche religiose erano oggetto di compravendita. Spesso vescovi e preti abusavano delle loro cariche per vivere nel lusso e nella decadenza. Di conseguenza, il papato perse la sua santità, cominciò ad assomigliare ad altre istituzioni di potere mondano e perse la capacità di guidare la vita spirituale degli uomini. In questo modo, l'ambiente sociale del tardo Medio Evo bloccò il cammino attraverso il quale la natura originale degli uomini poteva essere restaurata. Impacciati da tali circostanze, gli Europei medievali furono spinti dall'impulso del loro cuore a infrangere quell'ambiente sociale per dare via libera alla restaurazione della loro natura originale.
La nostra natura originale può essere suddivisa in due aspetti: interiore ed esteriore. Esaminiamo questo punto in riferimento al Principio di Creazione. Come oggetti sostanziali di Dio in immagine, noi rispecchiamo le Sue caratteristiche duali e portiamo l'impronta della Sua natura interiore originale e forma esteriore originale. Il dare e ricevere tra la nostra natura interiore e la nostra forma esteriore è la base su cui noi esistiamo e prosperiamo. Di conseguenza, la nostra natura originale cerca di realizzare due tipi di desideri: interiori ed esteriori. Nel condurre la provvidenza per restaurarci, Dio soddisfa questi due aneliti della nostra natura originale.
Nei primi esseri umani, Dio creò il fisico prima dello spirito (Gn. 2:7). Di conseguenza, nella provvidenza di restaurazione, Dio ci ricrea restaurando dapprima ciò che è esteriore e successivamente ciò che è interiore. È stato già spiega che, come uomini caduti, possiamo fare l'offerta sostanziale, che è interiore, soltanto dopo aver completato con successo l'offerta simbolica, che è esteriore, dopo di che stabiliamo la fondazione per il Messia, che è ancor più interiore.
Il processo di restaurazione della relazione degli uomini caduti con Dio progredisce anch'esso dall'esteriore all'interiore. Dapprima Dio restaurò l'uomo alla posizione di servo di servi (Gn. 9:25), nel periodo antecedente all'Era dell'Antico Testamento, facendogli offrire dei sacrifici. Poi lo restaurò alla posizione di servo (Lv. 25:55), nell'Era dell'Antico Testamento, attraverso la Legge Mosaica. Nell'Era del Nuovo Testamento, Dio ci ha restaurati alla posizione di figli adottivi (Rm. 8:23) tramite la nostra fede e infine, nell'Era del Completo Testamento, ci restaurerà alla posizione di veri figli attraverso il cuore.
Nello stesso modo, Dio lavorò prima per restaurare il nostro ambiente sociale esteriore, attraverso la scienza, e poi per restaurare la nostra spiritualità, attraverso la religione. Nell'ordine della creazione, gli angeli, che sono esteriori, furono creati prima degli uomini, che sono interiori. Nella restaurazione, Dio stabilisce il mondo angelico, che è esteriore, e lo mobilita prima per la restaurazione del mondo fisico esteriore, con al centro il corpo umano, e poi del mondo spirituale interiore, con al centro lo spirito umano.
Gli Europei medievali dovevano restaurare la natura originale data loro da Dio, recidendo innanzitutto i legami con Satana, che aveva contaminato la società quando il papato, sprofondato nell'immoralità, aveva fallito nella responsabilità interiore di restaurare la fondazione di fede. Poiché l'uomo cercava di ritrovare gli aspetti interiori ed esteriori della natura originale, il pensiero di quell'era si ramificò in due movimenti, intesi a recuperare la memoria del passato, che in termini relativi distinguiamo come di tipo Abele e di tipo Caino. Il movimento di tipo Caino esordì come una rinascita dell'Ellenismo, la cultura e la filosofia degli antichi Greci e Romani, e diede vita al Rinascimento, il cui valore fondamentale fu l'umanesimo. Il movimento di tipo Abele esordì come una rinascita della tradizione ebraica di Israele e del primo Cristianesimo, e diede vita alla Riforma Protestante, il cui valore fondamentale fu la fede in Dio.
Le correnti dell'Ebraismo e dell'Ellenismo si erano formate molto tempo prima e si erano incontrate varie volte nel corso della storia precedente. A partire dal 2000 a.C. sull'isola di Creta era fiorita la civiltà Minoica, cui aveva fatto seguito la civiltà Micenea della Grecia peninsulare. Prima dell'undicesimo secolo, queste culture avevano creato una civiltà ellenica di tipo Caino, la cui ideologia di riferimento era l'umanesimo. Più o meno nella stessa epoca, in Medio Oriente nasceva la civiltà ebraica, di tipo Abele, con il monoteismo giudeo come ideologia di riferimento: era il periodo del regno unito. Se i re d'Israele di quel tempo avessero posto la fondazione per il Messia e lo avessero ricevuto, questa fiorente civiltà ebraica avrebbe assimilato l'evanescente civiltà ellenica, per formare un'unica cultura mondiale. Tuttavia, i re non realizzarono la Volontà di Dio e questa provvidenza non poté compiersi. Al contrario, gli Ebrei furono deportati in esilio a Babilonia e, al loro ritorno, furono assoggettati nel 333 a.C. ai Greci e poi, nel 63 a.C., ai Romani. Così, nel corso dei secoli, trascorsi fino al tempo di Gesù, l'Ebraismo fu sottoposto al dominio dell'Ellenismo.
Se gli Ebrei avessero onorato Gesù e si fossero uniti a lui, l'Impero Romano sarebbe diventato il regno messianico sotto la sovranità di Cristo e l'Ebraismo avrebbe assimilato l'Ellenismo per formare una sola cultura ebraica mondiale. Invece, Gesù fu rifiutato, questa provvidenza rimase frustrata, e l'Ebraismo rimase soggetto all'Ellenismo. Nel 313 d.C. l'Imperatore Costantino riconobbe ufficialmente il Cristianesimo con l'Editto di Milano. Da quel momento in poi, l'Ebraismo cominciò gradualmente a superare l'Ellenismo e, all'inizio dell'ottavo secolo, formò due civiltà: l'Ortodossia orientale e il Cristianesimo cattolico romano.
Se i papi e gli imperatori, che avevano la responsabilità di restaurare la fondazione di fede nel periodo carolingio, non avessero perduto la fede, la fondazione per il Secondo Avvento del Messia si sarebbe stabilita in quel tempo. L'Ebraismo avrebbe completamente assimilato l'Ellenismo, per formare un'unica cultura mondiale. Invece, la loro immoralità e mancanza di fede consentì a Satana di corrompere l'ideologia guida medievale, fondata sull'Ebraismo. Di conseguenza, Dio dovette condurre una nuova provvidenza: proprio come, per separare Satana, aveva diviso Adamo caduto in Caino e Abele, Dio divise l'ideologia prevalente del Medio Evo in due correnti di pensiero: i movimenti per far rinascere l'Ellenismo, di tipo Caino, e l'Ebraismo, di tipo Abele. Essi diedero frutto rispettivamente nel Rinascimento e nella Riforma.
La corrente di pensiero ellenica, riscoperta dall'umanesimo del Rinascimento, prese subito una posizione dominante sulla corrente ebraica. Questo periodo doveva quindi restaurare attraverso condizioni d'indennizzo parallele la fase, nel periodo di preparazione per l'avvento del Messia, in cui gli Ebrei erano stati sotto il dominio dei Greci e l'Ebraismo era stato soggetto all'Ellenismo. Ricordiamo che solo con la sottomissione di Caino ad Abele, Satana poteva essere separato da Adamo, e così la fondazione di sostanza, necessaria per ricevere il Messia, poteva essere posta nella famiglia di Adamo. Allo stesso modo, solo quando l'Ellenismo di tipo Caino si fosse sottomesso all'Ebraismo di tipo Abele, Satana poteva essere separato dallo spirito prevalente dell'era. Così, poteva essere stabilita a livello mondiale la fondazione di sostanza necessaria per ricevere Cristo al Secondo Avvento.
Il rinascimento
È stato appena spiegato che il Rinascimento si sviluppò come ricerca esteriore della natura originale. Quali valori ricercavano gli uomini medievali, e come e perché li ricercavano?
Secondo il Principio di Creazione, siamo creati per raggiungere la perfezione realizzando di nostra spontanea volontà, senza l'assistenza diretta di Dio, la responsabilità che ci è stata data. Dobbiamo poi raggiungere l'unità con Dio e acquisire vera autonomia. Perciò, il richiamo della nostra natura originale ci spinge a ricercare libertà e autonomia. Un uomo perfetto comprende la Volontà di Dio e la mette in pratica con l'intelligenza e la ragione, senza doversi basare sulle rivelazioni di Dio. Perciò, è assolutamente naturale che noi perseguiamo razionalità e consapevolezza. Dio ci ha dato anche la posizione di signori della creazione, affinché la dominiamo e curiamo, in modo da creare un ambiente di vita piacevole, ricercando attraverso la scienza le leggi nascoste della natura. Per questo motivo apprezziamo la natura, coltiviamo la scienza ed valorizziamo la vita pratica.
Nella società feudale medievale, la natura umana originale era stata a lungo repressa. Pertanto, la gente si appassionò alla ricerca di questi valori, originata dalle sollecitazioni esteriori della natura originale e iniziò così a studiare la tradizione classica dell'Ellenismo, trasmessa dai Mussulmani con l'incremento dei contatti con l'Oriente seguito alle Crociate. Gli antichi Greci e Romani avevano perseguito le aspirazioni esteriori della natura umana originale, valorizzando la libertà, l'autonomia, la ragione, la natura e la vita pratica e sviluppando le scienze a un livello considerevole. Il movimento per riportare in auge l'antica tradizione dell'Ellenismo si affermò prepotentemente tra gli uomini medievali, e diede impulso all'umanesimo del Rinascimento, perché quella tradizione si accordava pienamente col desiderio della natura originale.
Il Rinascimento vide la luce nell'Italia del quattordicesimo secolo, che era il centro dello studio della tradizione classica ellenica, e, iniziato come un movimento di imitazione del pensiero e della vita degli antichi Greci e Romani, si sviluppò ben presto in un movimento più ampio, che trasformò il modo di vita medievale. Il Rinascimento si espanse oltre la dimensione culturale, fino ad abbracciare ogni aspetto della società, comprese la politica, l'economia e la religione. In effetti, esso divenne la forza motrice esteriore per la costruzione del mondo moderno.
La riforma
La provvidenza di restaurazione centrata sul papato medievale non diede frutti, a causa della secolarizzazione e della decadenza dei capi della Chiesa. Di conseguenza, gli stessi uomini che invocarono l'umanesimo, si ribellarono contro il ritualismo e le regole della chiesa, che ostacolavano la libertà della loro devozione; lottarono contro il discriminatorio sistema feudale e l'autorità papale, che li privavano dell'autonomia; contestarono il punto di vista medievale secondo cui la fede richiedeva indiscussa obbedienza ai precetti della chiesa in tutti gli aspetti della vita ed era vietato adorare Dio secondo coscienza, basandosi sulla lettura personale della Bibbia; misero in discussione anche l'ideale monastico, ultraterreno e ascetico, che sminuiva la natura, la scienza e le questioni pratiche della vita. Mossi da tale malcontento, molti Cristiani medievali si ribellarono al dominio del papato.
Di conseguenza gli Europei medievali, mentre cercavano di realizzare le aspirazioni esteriori della natura originale, cominciarono a seguirne anche le represse aspirazioni interiori e invocarono il ritorno allo spirito dei primi Cristiani, che vivevano con zelo per la Volontà di Dio, guidati dalle parole di Gesù e degli apostoli. Il movimento medievale per la rinascita dell'Ebraismo iniziò con John Wycliffe (1324-1384), un professore di teologia dell'Università di Oxford, che tradusse la Bibbia in Inglese. Wycliffe affermò che solo la Bibbia, e non il papato o il clero, poteva determinare lo standard della fede, dimostrando che molti dei dogmi, delle cerimonie e delle regole della Chiesa non avevano fondamento nelle Scritture, e denunciò il clero per la sua decadenza, per lo sfruttamento della gente e per l'abuso del potere.
Così, nel quattordicesimo secolo, mentre la dignità papale toccava il fondo, in Inghilterra ebbe origine la Riforma Protestante. Altri analoghi movimenti di riforma, sorti in Boemia e in Italia nel quindicesimo secolo, furono soffocati e i loro capi uccisi. Per raccogliere fondi per la costruzione della Basilica di San Pietro, il papa Leone X iniziò la vendita delle indulgenze, con le quali, secondo la dottrina cattolica, sarebbero stati perdonati i peccati da espiare nell'altra vita. Nel 1517, quando l'indulgenza fu proclamata in Germania, s'infiammò un movimento di contestazione che fece scoppiare la Riforma Protestante, sotto la guida di Martin Lutero (1483-1546), un professore di teologia biblica dell'Università di Wittenberg. Il fuoco della Riforma crebbe e si propagò ben presto alla Svizzera, sotto la guida di Huldrych Zwingli (1484-1531), alla Francia con Giovanni Calvino (1509-1564) e ad altre nazioni come l'Inghilterra e i Paesi Bassi.
Le guerre di religione che si combatterono attorno ai movimenti protestanti continuarono per oltre cento anni finché, nel 1648, il trattato di Westfalia pose fine alla Guerra dei Trent'Anni. Il Protestantesimo trionfò nell'Europa settentrionale, mentre la chiesa cattolica romana rafforzò la sua influenza tra i popoli dell'Europa meridionale.
La Guerra dei Trent'Anni tra Protestanti e Cattolici fu combattuta sul suolo della Germania. Comunque, non si trattò solamente di una guerra di religione, ma anche di un conflitto civile e politico per decidere il destino degli stati tedeschi. Il trattato di Westfalia, che concluse la guerra, oltre ad essere un accordo religioso, che fissò una transazione tra Protestanti e Cattolici, fu anche un negoziato politico, che risolse dispute territoriali internazionali tra Austria, Francia, Svezia e Spagna.

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