La Bibbia contiene molti
segreti, concernenti il lavoro di salvezza di Dio.
È scritto infatti:
In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo consiglio ai Suoi servitori, i profeti - Amos 3:7
Tuttavia, senza conoscere il
principio che dirige la provvidenza di Dio, gli uomini non sono stati capaci di
discernere i misteri nascosti nella Bibbia. Il racconto biblico della vita di
un profeta non è semplicemente un resoconto storico perché, descrivendo il
corso di quella vita, la Bibbia rivela la strada che l'uomo caduto deve
percorrere. In particolare, esamineremo come Dio ha stabilito i corsi provvidenziali
di Giacobbe e Mosè come modelli del corso di Gesù per salvare l'umanità.
Sezione 1
I Modelli del Corso per
ottenere la sottomissione di Satana
Abbiamo visto che, nella
provvidenza di restaurazione nella famiglia d'Isacco, Giacobbe fu la figura
centrale che realizzò la fondazione di sostanza. Giacobbe stabilì la posizione
di Abele e lavorò per ottenere la sottomissione di Satana e realizzare la
condizione d'indennizzo per rimuovere la natura caduta. L'intero corso di
Giacobbe divenne il modello del corso di Mosè e Gesù. Gesù venne per ottenere
la sottomissione di Satana in termini sostanziali; prima di lui, Mosè aveva
seguito un corso per la sottomissione di Satana, come immagine del corso che Gesù
avrebbe poi seguito; prima ancora, Dio aveva guidato Giacobbe in un corso, che
costituì una rappresentazione simbolica del corso di Gesù. Inoltre, il corso di
Giacobbe è il modello che gli Israeliti e tutti gli uomini devono seguire per
ottenere la sottomissione di Satana e raggiungere lo scopo della provvidenza di
restaurazione.
I Motivi per cui il Corso di
Giacobbe e il Corso di Mosè furono stabiliti come Modelli per il Corso di Gesù
Lo scopo della provvidenza
di restaurazione è raggiunto quando l'uomo ottiene la sottomissione volontaria
di Satana e ne diventa il signore, realizzando la parte di responsabilità
attribuitagli. Gesù, come Messia e vero antenato, venne per aiutare tutti gli
uomini di fede a ottenere la sottomissione volontaria di Satana. Da solo, aprì
il corso per ottenere la sottomissione completa di Satana e perciò, d'allora in
poi, ha guidato gli uomini di fede a seguire il suo esempio.
Satana, che non si arrende
umilmente neppure davanti a Dio, non ha alcuna intenzione di arrendersi a Gesù
e tanto meno ai comuni credenti. Perciò Dio, prendendo responsabilità per gli
esseri umani, da Lui creati, chiamò Giacobbe e lavorò attraverso di lui per
mostrarci, in forma simbolica, il corso per ottenere la sottomissione di
Satana. Mosè fu in grado di soggiogare Satana seguendo lo schema del modello di
corso rivelato simbolicamente nel corso di Giacobbe. Nel suo corso, Mosè
sviluppò quel modello a livello d'immagine. Analogamente, fondandosi sullo
schema del modello di corso di Mosè, Gesù venne per ottenere la sottomissione
sostanziale di Satana. Seguendo le orme di Gesù, gli uomini di fede possono
anch'essi ottenere la sottomissione di Satana e dominarlo. Mosè si stava riferendo
a Gesù, quando disse:
Il Signore Iddio vi susciterà di tra i vostri fratelli un profeta come me; ascoltatelo in tutte le cose che vi dirà - At. 3:22
Gesù si sarebbe trovato in
una posizione paragonabile a quella di Mosè e ne avrebbe seguito il corso come
il modello per completare la provvidenza mondiale per restaurare Canaan - il
Regno di Dio. Gesù disse:
Il Figliuolo non può da sé stesso far cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il figlio le fa similmente - Gv. 5:19
Con queste parole, Gesù
intese dire che stava seguendo il modello del corso che Dio gli aveva rivelato
tramite Mosè. Perciò, Mosè prefigurò Gesù.
Il Corso di Giacobbe come
Modello per I Corsi di Mosè e Gesù
Giacobbe realizzò il modello
del corso per ottenere la sottomissione di Satana. Questo corso procede nel
senso contrario rispetto al modo in cui Satana corruppe l'umanità. I corsi di
Mosè e Gesù seguirono lo schema del corso di Giacobbe. Questa sezione li prende
in esame entrambi.
(1) I primi uomini avrebbero
dovuto essere assolutamente determinati a osservare il comandamento di Dio di
non mangiare il frutto, ma caddero, senza curarsi della loro vita, quando
l'arcangelo li tentò. Così, Giacobbe, per completare la restaurazione di Canaan
a livello familiare - vale a dire ritornare in Canaan con la famiglia e le
ricchezze e restaurare la fondazione per ricevere il Messia - doveva prevalere
in una lotta con un angelo, che rappresentava Satana, rischiando la vita.
Giacobbe, risoluto a superare la prova mentre lottava con l'angelo al guado di Jabbok,
prevalse e ricevette il nome "Israele" (Gn. 32:25-28). Dio stesso
mise alla prova Giacobbe, ponendo l'angelo nella posizione di Satana. Lo scopo
di Dio non era quello di annientare Giacobbe, ma di aiutarlo a stabilire la
posizione di Abele e completare la restaurazione della sua famiglia,
qualificandosi a dominare l'angelo. Inoltre, grazie al ruolo svolto dall'angelo
nel condurre il combattimento, si aprì la strada per la restaurazione del mondo
angelico.
Anche Mosè dovette superare
una prova, rischiando la vita, quando Dio tentò di ucciderlo (Es. 4:24), prima
di poter guidare gli Israeliti in Canaan e completare così la restaurazione di
Canaan a livello nazionale. Dobbiamo capire che Dio sottopone gli uomini a
queste prove perché li ama. Se fosse Satana, invece che Dio, a metterli alla
prova, gli uomini, in caso di fallimento, diventerebbero preda di Satana. Allo
stesso modo, prima di poter iniziare la restaurazione di Canaan a livello
mondiale, cioè guidare l'umanità nel Regno dei Cieli in terra, Gesù dovette
superare una prova, lottando contro Satana a rischio della vita e prevalendo su
di lui nei 40 giorni di digiuno e nelle tentazioni del deserto (Mt. 4:1-11).
(2) Poiché l'uomo acquisì la
natura caduta, quando Satana ne contaminò la carne e lo spirito, Giacobbe, per
rimuovere la natura caduta, dovette realizzare una condizione equivalente. Per
questo motivo, per restaurare la posizione di Abele nella condizione d'indennizzo
per rimuovere la natura caduta, Giacobbe comprò da Esaù la primogenitura con
pane e lenticchie (Gn. 25:34) che simboleggiavano la carne e lo spirito.
Ripetendo questo corso, al tempo di Mosè, Dio nutrì il popolo con manna e
quaglie (Es. 16:13), anch'esse simboleggianti la carne e lo spirito,
rinsaldando così la loro gratitudine nei Suoi confronti e accrescendo in loro
la consapevolezza di essere il popolo scelto. Attraverso questo processo, Dio
voleva che il popolo obbedisse a Mosè e realizzasse la condizione d'indennizzo
per rimuovere la natura caduta a livello nazionale. Gesù disse:
I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono ... in verità, in verità io vi dico che se non mangiate la carne del Figliuol dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi - Gv. 6:49-53
Con questi versi Gesù, oltre
a confermare che stava percorrendo il corso posto da Mosè come modello,
intendeva dire che tutta l'umanità caduta doveva unirsi con lui in carne e
spirito. Seguendo fedelmente Gesù e unendosi a lui, che a quel tempo era nella
posizione di Giovanni Battista gli Israeliti avrebbero realizzato la
condizione d'indennizzo mondiale per rimuovere la natura caduta. Successivamente,
servendo devotamente Gesù come Messia, avrebbero restaurato la loro natura
originale.
(3) Con la Caduta, Satana
contaminò persino le spoglie dell'uomo. Perciò, alla morte di Giacobbe il suo
corpo, santificato con la benedizione che aveva ricevuto in vita, fu
imbalsamato per quaranta giorni (Gn. 50:3) per realizzare una condizione di
purificazione. Nel caso di Mosè, l'arcangelo Michele contese al Diavolo il
potere di disporre del suo corpo (Giuda 9). Sappiamo che il corpo di Gesù
scomparve, lasciando la tomba vuota (Mt. 27:62; 28:15), con lo sconcerto delle
autorità.
(4) Nella Caduta, Satana
corruppe i primi antenati durante il periodo di crescita. Per restaurare
tramite indennizzo la contaminazione di Satana, Dio ha lavorato per porre condizioni
basate su determinati numeri, come il tre, che ha come significato il periodo
di crescita.2 Quando Giacobbe cominciò il suo viaggio da Aram a Canaan, ci fu
un periodo di tre giorni di separazione di Satana, prima che Labano fosse
informato della sua assenza (Gn. 31:22). Quando Mosè guidò il popolo fuori
dall'Egitto, verso Canaan, ci fu un periodo iniziale di tre giorni (Es. 5:3). Giosuè sostò al fiume
Giordano per tre giorni prima di attraversarlo (Gs. 3:2). Prima d'iniziare il
corso spirituale mondiale per restaurare Canaan, Gesù passò tre giorni nella
tomba (Lc. 18:33).
Giacobbe ebbe dodici figli
(Gn. 35:22) per restaurare tramite indennizzo nella sua generazione
(orizzontalmente) le condizioni d'indennizzo accumulatesi (verticalmente) nelle
dodici generazioni da Noè a Giacobbe, che erano state prese da Satana. Per
ragioni simili, ci furono dodici tribù al tempo di Mosè (Es. 24:4) e Gesù ebbe
dodici discepoli (Mt. 10:1). Per realizzare una condizione d'indennizzo per
separare Satana dai sette giorni, da esso contaminati, della creazione di Dio,
ci furono 70 membri nella famiglia di Giacobbe (Gn. 46:27), 70 anziani al tempo
di Mosè (Es. 24:1), e 70 seguaci di Gesù (Lc. 10.1), che ebbero tutti un ruolo
centrale provvidenziale nelle rispettive ere.
(5) Il bastone, che castiga
il male, apre la strada e dà sostegno alla persona che vi si appoggia, è un
simbolo del Messia.3 Giacobbe attraversò il fiume Giordano ed entrò nella terra
di Canaan appoggiandosi a un bastone (Gn. 32:10), indicando che un giorno
l'umanità caduta avrebbe attraversato le acque del mondo peccaminoso e sarebbe
approdata al mondo ideale seguendo il Messia: colpendo l'ingiustizia,
seguendone la guida e l'esempio, e affidandosi a lui. Mosè guidò gli Israeliti
attraverso il Mar Rosso con un bastone (Es.14:16). Gesù alla sua Seconda Venuta
guiderà l'umanità, attraverso le acque turbolente del mondo caduto e fino ad
approdare all'ideale di Dio, con la verga di ferro, che simboleggia il Messia stesso
(Ap. 2:27; 12:15).
(6) Il peccato di Eva radicò
nella discendenza dell'umanità il peccato, che fruttificò nell'uccisione di
Abele da parte di Caino. Poiché una madre e un figlio consentirono a Satana
d'intromettersi, producendo il frutto del peccato, una madre e un figlio,
secondo il principio di restaurazione tramite indennizzo, devono separarsi da
Satana con uno sforzo congiunto. Giacobbe non avrebbe potuto ricevere la benedizione
e separarsi da Satana, senza l'appoggio devoto e il saggio consiglio di sua
madre (Gn. 27:5-17, 42-45). Mosè non avrebbe potuto sfuggire alla morte e servire
la Volontà di Dio senza l'aiuto della madre (Es. 2:2). Infine, Maria salvò la vita
di Gesù con la fuga in Egitto, portandolo lontano dal re Erode, che cercava di ucciderlo
(Mt. 2:13).
(7) La figura centrale cui
Dio affida la Sua Volontà nella provvidenza deve tornare dal mondo di Satana al
mondo di Dio. Questo è il motivo per cui Giacobbe si mise in viaggio da Aram,
il mondo satanico, a Canaan (Gn. 31:17-18), Mosè si mise in viaggio dall'Egitto
alla terra promessa di Canaan (Es. 12:37-38), e Gesù, che si era rifugiato in
Egitto poco dopo la sua nascita (Mt. 2:14-15), ritornò in Galilea.
(8) Lo scopo finale della
provvidenza di restaurazione è sradicare Satana. Con questo significato,
Giacobbe seppellì gli idoli sotto una quercia (Gn. 35:4). Mosè abbatté il
vitello d'oro, gli diede fuoco, lo ridusse in polvere, ne sparse la polvere
nell'acqua e la diede da bere agl'Israeliti (Es. 32:20). Gesù venne per distruggere
questo mondo di male, ottenendo la sottomissione di Satana con le sue parole e
il suo potere.
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