sabato 14 febbraio 2015

Le forze dell'amore e del principio nella caduta dell'uomo

La caduta dell'uomo
La forza dell'Amore, la forza del Principio e il comandamento di Dio
Le forze dell'amore e del principio nella caduta dell'uomo
L'uomo è stato creato tramite il Principio, per vivere secondo le sue leggi. Perciò, è impossibile che la forza immanente nel Principio possa indurre l'uomo a deviare dal Principio stesso e cadere. Un treno non può deragliare dal suo binario a meno che, a parte un guasto alla locomotiva o un difetto del binario, non intervenga una sollecitazione esterna, più forte dell'abbrivo del treno, che entri in urto con esso e lo spinga in un'altra direzione. Analogamente, la forza immanente nel Principio guida la crescita dell'uomo nella giusta direzione, purché questi non venga colpito - e fatto inesorabilmente cadere - da una forza più grande, proveniente da una direzione diversa e con uno scopo contrario al Principio stesso. L'unica forza più grande di quella del Principio è quella dell'amore. Perciò, c'è la possibilità che, quando l'uomo è ancora nello stadio dell'immaturità, la forza dell'amore al di fuori del Principio lo induca a cadere.
Perché la forza dell'amore è più grande di quella del Principio, e perché Dio l'ha fatta tale, rendendo possibile che la forza dell'amore deviato condizioni un uomo immaturo e lo faccia cadere?
Secondo il Principio di Creazione, l'amore di Dio è il soggetto di tutte le relazioni d'amore, che fluiscono nella base delle quattro posizioni stabilita quando ciascuno dei partecipanti ha completato lo scopo dei tre oggetti attraverso l'amore reciproco e dinamico. Senza l'amore di Dio, non possiamo stabilire la vera base delle quattro posizioni né realizzare lo scopo per cui siamo stati creati. L'amore è davvero l'origine e la fonte della nostra vita e della nostra felicità.
Dio ha creato l'uomo sulla base del Principio, ma ci governa attraverso l'amore. Di conseguenza, perché l'amore possa realizzare il suo ruolo, la sua forza dev'essere più grande di quella del Principio. Se non fosse così, Dio non potrebbe governarci attraverso l'amore, perché cercheremmo più il Principio che l'amore di Dio. Per questo motivo, Gesù si sforzò di educare i suoi discepoli con la verità, ma li salvò col suo amore.
Perché Dio stabilì il comandamento come oggetto di fede
Perché Dio educò alla fede Adamo ed Eva, dando loro il comandamento "Non mangiate del frutto"? Nel loro periodo d'immaturità, Adamo ed Eva non potevano essere direttamente governati dall'amore di Dio. Poiché la forza dell'amore è più grande di quella del Principio, Dio previde la possibilità che Adamo ed Eva potessero, formando una base comune con l'arcangelo, soccombere al potere dell'amore deviato, al di fuori del Principio, e cadere. Per prevenire ciò, Dio diede ad Adamo ed Eva il Comandamento, che proibiva loro di avere quel genere di relazioni con l'arcangelo. Se Adamo ed Eva si fossero attenuti al Comandamento di Dio, formando una base comune con Dio e stabilendo un dare e ricevere con Dio e nessun altro, l'amore al di fuori del Principio proposto dall'arcangelo, per quanto potente, non li avrebbe coinvolti né li avrebbe fatti cadere. Tragicamente, Adamo ed Eva non obbedirono al Comandamento, ma formarono invece una base comune con l'arcangelo e stabilirono un dare e ricevere con lui: così, la forza dell'amore illecito li spinse fuori dal binario.
Non fu solo per prevenire la Caduta che Dio diede all'uomo immaturo il Comandamento. Dio voleva anche che l'uomo ottenesse il dominio sulla creazione - compresi gli angeli - ereditando la Sua natura creativa. Per ereditare la posizione di creatore, l'uomo doveva perfezionare il suo carattere, attraverso la fede nella Parola, come sua parte di responsabilità.
Dio non diede il Comandamento all'arcangelo, ma solo all'uomo. Dio intendeva esaltare la dignità, che era riservata all'uomo nel Principio di Creazione e che lo qualificava a stabilirsi come figlio di Dio e governare anche gli angeli.
Il periodo durante il quale il comandamento era necessario
Il comandamento di Dio di non mangiare il frutto doveva essere osservato in eterno? La seconda benedizione di Dio doveva realizzarsi, quando Adamo ed Eva fossero entrati nel dominio diretto dell'amore di Dio e si fossero uniti come veri marito e moglie, per procreare figli ed educarli nell'amore di Dio (Gn. 1:28). In questo senso, il Principio stesso vuole che l'uomo mangi del frutto, dopo che abbia raggiunto la piena maturità di carattere.
La forza dell'amore è più grande di quella del Principio. Se Adamo ed Eva avessero raggiunto la perfezione, fossero diventati marito e moglie divini e avessero sperimentato il governo diretto di Dio tramite il potere assoluto del Suo amore, anche il loro amore coniugale sarebbe diventato assoluto. Nessuna persona, nessun potere nell'universo avrebbe mai potuto spezzare quel legame d'amore. A quel punto, Adamo ed Eva non sarebbero mai caduti. In nessun modo l'amore dell'arcangelo, che è inferiore all'uomo, avrebbe potuto infiltrare l'amore coniugale di Adamo ed Eva, una volta che questo fosse fermamente radicato in Dio. Di conseguenza, il comandamento di Dio "Non mangiate del frutto" doveva essere osservato da Adamo ed Eva solo nel tempo della loro immaturità.

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