giovedì 19 febbraio 2015

Il criterio per la determinazione del Valore Originale

Il Principio di creazione
Il valore originale
Il processo e il criterio per la determinazione del Valore Originale
Come si determina il valore originale della creazione di un essere? Il valore di un'entità può essere determinato dalla relazione tra lo scopo della sua esistenza e il desiderio che l'uomo nutre per essa. Più precisamente, il valore assegnato a un'entità al tempo della sua creazione non è un attributo inerente e fisso, ma si stabilisce invece attraverso la relazione reciproca tra lo scopo dell'entità nel contesto dell'ideale di creazione di Dio e il desiderio originale dell'uomo di valorizzarla e farne emergere tutto il pregio. Un'entità realizza il suo vero valore quando essa partecipa come partner oggettivo a una base delle quattro posizioni centrata su Dio, ponendosi in relazione con un uomo attraverso l'azione di dare e ricevere e diventando insieme a quell'uomo il terzo partner oggettivo di Dio.
Come si stabilisce il criterio per determinare il valore originale di un'entità? Poiché il valore originale è determinato dal partecipare a una base delle quattro posizioni, e il centro di quest'ultima è Dio, Dio stesso stabilisce il criterio del valore. Poiché Dio è assoluto, il valore originale di un partner oggettivo, determinato in relazione al criterio stabilito da Dio, deve essere anch'esso assoluto.
Consideriamo una rosa: la sua bellezza originale si determina quando si realizzano insieme sia lo scopo per cui Dio ha creato il fiore che il desiderio dell'uomo, donatogli da Dio, di apprezzarne e valorizzarne la bellezza. In altre parole, un uomo ideale prova la pienezza della gioia quando il desiderio che lo spinge a cercare la bellezza è soddisfatto dallo stimolo emotivo datogli dal fiore. In quel momento, il fiore manifesta la sua bellezza originale. Tale bellezza diventa assoluta quando realizza il proprio scopo inerente, che è quello di dare gioia completa al proprio partner soggettivo. Il desiderio umano di apprezzare la bellezza del fiore è un esempio del desiderio di sentire i tratti della propria natura interiore e della propria forma esteriore attraverso un partner oggettivo. Nel momento in cui si realizzano lo scopo per cui il fiore è stato creato e il desiderio dell'uomo di farne emergere il valore, il partner soggettivo e il partner oggettivo entrano in uno stato di armoniosa unità.
Un'entità ottiene il suo vero valore quando entra in uno stato di armoniosa unità con un essere umano, il suo partner soggettivo, e forma così il terzo partner oggettivo di Dio nella base delle quattro posizioni. Attraverso questo processo, il vero valore di tutte le cose si determina in modo assoluto, sulla base della relazione col criterio assoluto del valore stabilito da Dio. Finora nessun partner oggettivo ha potuto esprimere il valore assoluto; il valore è rimasto sempre relativo, poiché la relazione con le persone cadute non è stata basata sull'ideale di creazione di Dio ma su scopi e desideri satanici.
L'emozione, l'intelligenza e la volontà originali; la bellezza, la verità e la bontà originali
La mente dell'uomo possiede tre facoltà: emozione, intelligenza e volontà. Il corpo dell'uomo agisce in risposta alle direttive della mente. Quando il corpo risponde all'emozione, all'intelligenza e alla volontà della mente, le sue azioni perseguono rispettivamente i valori della bellezza, della verità e della bontà. Dio è il partner soggettivo della mente umana, e quindi è anche il partner soggettivo dell'emozione, dell'intelligenza e della volontà dell'uomo. Un uomo che desidera realizzare il suo valore originale risponde alla perfetta emozione, alla perfetta intelligenza e alla perfetta volontà di Dio attraverso la mente, e agisce coerentemente col corpo. Così, egli manifesta i valori della bellezza originale, della verità originale e della bontà originale.
Amore e bellezza, bene e male, giustizia e ingiustizia
Amore e bellezza
Quando due entità, distinte manifestazioni delle caratteristiche duali di Dio, formano una base comune e cercano di unirsi come il terzo partner oggettivo di Dio e di stabilire una base delle quattro posizioni, iniziano tra loro un'azione di dare e ricevere. Nel realizzare ciò, la forza emotiva che il partner soggettivo dà al partner oggettivo si chiama amore, mentre la forza emotiva che il partner oggettivo restituisce al partner soggettivo si chiama bellezza. La forza dell'amore è attiva, mentre lo stimolo della bellezza è passivo.
Nella relazione tra Dio e gli esseri umani, Dio dà amore come partner soggettivo e gli uomini, come partners oggettivi, restituiscono bellezza. Nella relazione tra un uomo e una donna, l'uomo è il partner soggettivo che dà amore mentre la donna è il partner oggettivo che restituisce bellezza. Nell'universo, gli esseri umani sono i partners soggettivi che danno amore alla natura, e quest'ultima, come partner oggettivo, risponde in bellezza. Comunque, quando il partner soggettivo e il partner oggettivo si uniscono completamente in armonia, l'amore si manifesta nella bellezza e la bellezza nell'amore, perché, quando i due partners si uniscono in un movimento circolare, il partner soggettivo agisce a volte da partner oggettivo e il partner oggettivo agisce a volte da partner soggettivo.
Nelle relazioni interpersonali, la bellezza che un subordinato rende in risposta all'amore di un superiore si chiama lealtà, e la bellezza che i figli manifestano in risposta all'amore dei loro genitori si chiama rispetto filiale. La bellezza che una moglie offre in risposta all'amore del marito si chiama fedeltà. Lo scopo dell'amore e della bellezza è consentire a due esseri completi, che originano da Dio, di stabilire la base delle quattro posizioni e realizzare lo scopo della creazione. Attraverso lo scambio di amore e bellezza, essi si fondono in un'unità armoniosa, che diventa il terzo partner oggettivo di Dio.
Proseguendo, esaminiamo la natura dell'amore di Dio. Adamo ed Eva, se avessero raggiunto la perfezione, diventando ciascuno un partner oggettivo sostanziale di Dio che riproduceva una delle Sue caratteristiche duali, si sarebbero uniti come marito e moglie e avrebbero educato i figli in una famiglia divina. Nel fare ciò, Adamo ed Eva avrebbero sperimentato coi loro tre partners oggettivi i tre tipi di amore originale: l'amore dei genitori, l'amore coniugale e l'amore dei figli (l'amore del primo partner oggettivo, del secondo partner oggettivo e del terzo partner oggettivo). Soltanto allora avrebbero completato lo scopo dei tre oggetti e formato la base delle quattro posizioni, e questo sarebbe stato il compimento del loro scopo di creazione.
L'amore di Dio è il soggetto dei vari tipi d'amore che fluiscono nella base delle quattro posizioni. Perciò, l'amore di Dio si manifesta attraverso i vari tipi d'amore dei tre partners oggettivi e costituisce la forza sottostante che dà vita alla base delle quattro posizioni. Di conseguenza, la base delle quattro posizioni è il recipiente della bellezza perfetta, attraverso cui possiamo ricevere e apprezzare pienamente l'amore di Dio, ed è anche la casa della gioia perfetta e la sorgente della bontà. Su questa fondazione si compie lo scopo della creazione.
Bene e male
Un atto o il suo risultato sono considerati bene quando realizzano lo scopo di creazione di Dio. Ciò avviene quando un partner soggettivo e un partner oggettivo si uniscono attraverso l'armonioso e ardente dare e ricevere di amore e bellezza, diventano il terzo partner oggettivo di Dio e formano la base delle quattro posizioni. Al contrario, un atto o il suo risultato è chiamato male quando viola lo scopo di creazione di Dio, formando una base delle quattro posizioni sotto il dominio di Satana.
Per esempio, quando un individuo completa la prima benedizione di Dio e realizza il suo vero scopo, le azioni volte a questo fine sono buone e l'individuo stesso è buono. Queste azioni implicano lo spontaneo dare e ricevere di amore e bellezza tra la mente e il corpo, sulla cui base la mente e il corpo si uniscono secondo il volere di Dio e formano la base delle quattro posizioni individuale. Quando Adamo ed Eva raggiungono la seconda benedizione, costruendo una famiglia che realizza lo scopo della creazione, le loro azioni volte a questo fine sono buone e la famiglia che essi formano è buona. Tali azioni includono la loro unione come coppia secondo il volere di Dio, attraverso l'armonioso e appassionato scambio d'amore e bellezza, il concepimento e l'educazione dei loro figli, e quindi la fondazione della base delle quattro posizioni familiare. Infine, quando un individuo perfetto realizza la terza Benedizione, le azioni volte a questo fine sono buone e tutte le cose che l'uomo governa sono buone. Quando stabilisce una relazione con la natura, come secondo sé stesso, e le si unisce completamente, l'uomo forma un'unione che diventa il terzo partner oggettivo di Dio e costruisce così la base delle quattro posizioni del dominio. Al contrario, quando una persona forma una base delle quattro posizioni sotto la schiavitù di Satana e realizza uno scopo contrario alle tre benedizioni di Dio, questo atto o il suo risultato sono chiamati male.
Giustizia e ingiustizia
La giustizia è la qualità insita in una persona, che la guida a ricercare la bontà e perseguirne lo scopo. L'ingiustizia è la caratteristica insita in una persona, che la induce a ricercare il male e perseguire scopi satanici. Una vita conforme a giustizia è assolutamente necessaria per il raggiungimento della bontà.

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