Il Principio di creazione
Il valore originale
Il processo e il criterio
per la determinazione del Valore Originale
Come si determina il valore
originale della creazione di un essere? Il valore di un'entità può essere
determinato dalla relazione tra lo scopo della sua esistenza e il desiderio che
l'uomo nutre per essa. Più precisamente, il valore assegnato a un'entità al
tempo della sua creazione non è un attributo inerente e fisso, ma si stabilisce
invece attraverso la relazione reciproca tra lo scopo dell'entità nel contesto
dell'ideale di creazione di Dio e il desiderio originale dell'uomo di valorizzarla
e farne emergere tutto il pregio. Un'entità realizza il suo vero valore quando
essa partecipa come partner oggettivo a una base delle quattro posizioni centrata
su Dio, ponendosi in relazione con un uomo attraverso l'azione di dare e ricevere
e diventando insieme a quell'uomo il terzo partner oggettivo di Dio.
Come si stabilisce il
criterio per determinare il valore originale di un'entità? Poiché il valore
originale è determinato dal partecipare a una base delle quattro posizioni, e
il centro di quest'ultima è Dio, Dio stesso stabilisce il criterio del valore.
Poiché Dio è assoluto, il valore originale di un partner oggettivo, determinato
in relazione al criterio stabilito da Dio, deve essere anch'esso assoluto.
Consideriamo una rosa: la sua
bellezza originale si determina quando si realizzano insieme sia lo scopo per
cui Dio ha creato il fiore che il desiderio dell'uomo, donatogli da Dio, di
apprezzarne e valorizzarne la bellezza. In altre parole, un uomo ideale prova
la pienezza della gioia quando il desiderio che lo spinge a cercare la bellezza
è soddisfatto dallo stimolo emotivo datogli dal fiore. In quel momento, il
fiore manifesta la sua bellezza originale. Tale bellezza diventa assoluta
quando realizza il proprio scopo inerente, che è quello di dare gioia completa
al proprio partner soggettivo. Il desiderio umano di apprezzare la bellezza del
fiore è un esempio del desiderio di sentire i tratti della propria natura
interiore e della propria forma esteriore attraverso un partner oggettivo. Nel
momento in cui si realizzano lo scopo per cui il fiore è stato creato e il
desiderio dell'uomo di farne emergere il valore, il partner soggettivo e il
partner oggettivo entrano in uno stato di armoniosa unità.
Un'entità ottiene il suo
vero valore quando entra in uno stato di armoniosa unità con un essere umano,
il suo partner soggettivo, e forma così il terzo partner oggettivo di Dio nella
base delle quattro posizioni. Attraverso questo processo, il vero valore di
tutte le cose si determina in modo assoluto, sulla base della relazione col
criterio assoluto del valore stabilito da Dio. Finora nessun partner oggettivo ha
potuto esprimere il valore assoluto; il valore è rimasto sempre relativo,
poiché la relazione con le persone cadute non è stata basata sull'ideale di
creazione di Dio ma su scopi e desideri satanici.
L'emozione, l'intelligenza e
la volontà originali; la bellezza, la verità e la bontà originali
La mente dell'uomo possiede
tre facoltà: emozione, intelligenza e volontà. Il corpo dell'uomo agisce in
risposta alle direttive della mente. Quando il corpo risponde all'emozione,
all'intelligenza e alla volontà della mente, le sue azioni perseguono
rispettivamente i valori della bellezza, della verità e della bontà. Dio è il partner
soggettivo della mente umana, e quindi è anche il partner soggettivo dell'emozione,
dell'intelligenza e della volontà dell'uomo. Un uomo che desidera realizzare il
suo valore originale risponde alla perfetta emozione, alla perfetta intelligenza
e alla perfetta volontà di Dio attraverso la mente, e agisce coerentemente col
corpo. Così, egli manifesta i valori della bellezza originale, della verità originale
e della bontà originale.
Amore e bellezza, bene e
male, giustizia e ingiustizia
Amore e bellezza
Quando due entità, distinte
manifestazioni delle caratteristiche duali di Dio, formano una base comune e
cercano di unirsi come il terzo partner oggettivo di Dio e di stabilire una
base delle quattro posizioni, iniziano tra loro un'azione di dare e ricevere.
Nel realizzare ciò, la forza emotiva che il partner soggettivo dà al partner
oggettivo si chiama amore, mentre la forza emotiva che il partner oggettivo
restituisce al partner soggettivo si chiama bellezza. La forza dell'amore è
attiva, mentre lo stimolo della bellezza è passivo.
Nella relazione tra Dio e
gli esseri umani, Dio dà amore come partner soggettivo e gli uomini, come
partners oggettivi, restituiscono bellezza. Nella relazione tra un uomo e una
donna, l'uomo è il partner soggettivo che dà amore mentre la donna è il partner
oggettivo che restituisce bellezza. Nell'universo, gli esseri umani sono i
partners soggettivi che danno amore alla natura, e quest'ultima, come partner
oggettivo, risponde in bellezza. Comunque, quando il partner soggettivo e il
partner oggettivo si uniscono completamente in armonia, l'amore si manifesta
nella bellezza e la bellezza nell'amore, perché, quando i due partners si uniscono
in un movimento circolare, il partner soggettivo agisce a volte da partner oggettivo
e il partner oggettivo agisce a volte da partner soggettivo.
Nelle relazioni
interpersonali, la bellezza che un subordinato rende in risposta all'amore di
un superiore si chiama lealtà, e la bellezza che i figli manifestano in
risposta all'amore dei loro genitori si chiama rispetto filiale. La bellezza che
una moglie offre in risposta all'amore del marito si chiama fedeltà. Lo scopo dell'amore
e della bellezza è consentire a due esseri completi, che originano da Dio, di
stabilire la base delle quattro posizioni e realizzare lo scopo della creazione.
Attraverso lo scambio di amore e bellezza, essi si fondono in un'unità armoniosa,
che diventa il terzo partner oggettivo di Dio.
Proseguendo, esaminiamo la
natura dell'amore di Dio. Adamo ed Eva, se avessero raggiunto la perfezione,
diventando ciascuno un partner oggettivo sostanziale di Dio che riproduceva una
delle Sue caratteristiche duali, si sarebbero uniti come marito e moglie e
avrebbero educato i figli in una famiglia divina. Nel fare ciò, Adamo ed Eva
avrebbero sperimentato coi loro tre partners oggettivi i tre tipi di amore
originale: l'amore dei genitori, l'amore coniugale e l'amore dei figli (l'amore
del primo partner oggettivo, del secondo partner oggettivo e del terzo partner
oggettivo). Soltanto allora avrebbero completato lo scopo dei tre oggetti e formato
la base delle quattro posizioni, e questo sarebbe stato il compimento del loro
scopo di creazione.
L'amore di Dio è il soggetto
dei vari tipi d'amore che fluiscono nella base delle quattro posizioni. Perciò,
l'amore di Dio si manifesta attraverso i vari tipi d'amore dei tre partners
oggettivi e costituisce la forza sottostante che dà vita alla base delle
quattro posizioni. Di conseguenza, la base delle quattro posizioni è il recipiente
della bellezza perfetta, attraverso cui possiamo ricevere e apprezzare pienamente
l'amore di Dio, ed è anche la casa della gioia perfetta e la sorgente della
bontà. Su questa fondazione si compie lo scopo della creazione.
Bene e male
Un atto o il suo risultato
sono considerati bene quando realizzano lo scopo di creazione di Dio. Ciò
avviene quando un partner soggettivo e un partner oggettivo si uniscono
attraverso l'armonioso e ardente dare e ricevere di amore e bellezza, diventano
il terzo partner oggettivo di Dio e formano la base delle quattro posizioni. Al
contrario, un atto o il suo risultato è chiamato male quando viola lo scopo di
creazione di Dio, formando una base delle quattro posizioni sotto il dominio di
Satana.
Per esempio, quando un
individuo completa la prima benedizione di Dio e realizza il suo vero scopo, le
azioni volte a questo fine sono buone e l'individuo stesso è buono. Queste
azioni implicano lo spontaneo dare e ricevere di amore e bellezza tra la mente
e il corpo, sulla cui base la mente e il corpo si uniscono secondo il volere di
Dio e formano la base delle quattro posizioni individuale. Quando Adamo ed Eva
raggiungono la seconda benedizione, costruendo una famiglia che realizza lo
scopo della creazione, le loro azioni volte a questo fine sono buone e la
famiglia che essi formano è buona. Tali azioni includono la loro unione come
coppia secondo il volere di Dio, attraverso l'armonioso e appassionato scambio
d'amore e bellezza, il concepimento e l'educazione dei loro figli, e quindi la
fondazione della base delle quattro posizioni familiare. Infine, quando un individuo
perfetto realizza la terza Benedizione, le azioni volte a questo fine sono buone
e tutte le cose che l'uomo governa sono buone. Quando stabilisce una relazione
con la natura, come secondo sé stesso, e le si unisce completamente, l'uomo forma
un'unione che diventa il terzo partner oggettivo di Dio e costruisce così la base
delle quattro posizioni del dominio. Al contrario, quando una persona forma una
base delle quattro posizioni sotto la schiavitù di Satana e realizza uno scopo contrario
alle tre benedizioni di Dio, questo atto o il suo risultato sono chiamati male.
Giustizia e ingiustizia
La giustizia è la qualità
insita in una persona, che la guida a ricercare la bontà e perseguirne lo
scopo. L'ingiustizia è la caratteristica insita in una persona, che la induce a
ricercare il male e perseguire scopi satanici. Una vita conforme a giustizia è
assolutamente necessaria per il raggiungimento della bontà.
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