Esaminiamo la storia della Cristianità.
Professando la salvezza del genere umano, essa si è sviluppata attraverso una storia tumultuosa durata circa 2000 anni e nell'epoca attuale ha esteso la propria influenza in tutto il mondo.
Ma cosa n'è stato dello spirito cristiano che un tempo aveva proiettato una luce di vita tanto fulgida, da indurre i Romani, persino durante le persecuzioni dell'epoca imperiale, a inginocchiarsi davanti a Gesù crocefisso?
La società feudale del Medio Evo imbalsamò il Cristianesimo
e, anche se la Riforma rialzò la fiaccola della nuova vita, la sua fiamma non
riuscì a invertire la marea delle tenebre incalzanti.
Quando l'amore nelle chiese si spense, quando l'Europa cristiana fu percorsa dall'onda dell'avidità capitalista, quando le masse affamate urlarono la loro amarezza dai bassifondi degli agglomerati industriali, la promessa di salvezza non venne più dal cielo, ma dalla terra e si chiamò comunismo.
La Cristianità, pur
professando l'amore di Dio, era degenerata in una morta congrega di prelati che
parlavano per luoghi comuni. Era quindi naturale che si alzasse il vessillo
della rivolta, a contestare che potesse esistere un Dio così spietato da
permettere tanta sofferenza. Nacque così il materialismo moderno. La società
occidentale divenne il terreno di coltura del materialismo, il suolo fertile
sul quale fiorì il comunismo.
La Cristianità ha perduto la capacità di
opporsi ai successi del comunismo e del materialismo, e non ha saputo presentare
la verità che potesse sconfiggere tali teorie.
I Cristiani hanno assistito inermi,
mentre queste ideologie nascevano e prosperavano in mezzo a loro ed espandevano
il loro dominio sul mondo. Che peccato! Per giunta, sebbene la dottrina
cristiana insegni che tutta l'umanità discende dagli stessi genitori, molti
cittadini di nazioni cristiane non sono neanche disposti a sedere accanto ai
loro fratelli e sorelle di un diverso colore di pelle. Ciò dimostra la
situazione della Cristianità di oggi: ampiamente incapace di mettere in pratica
le parole di Gesù, essa è diventata un luogo di rituali senza vita, un sepolcro
imbiancato.
Potrà venire un giorno, in cui l'impegno
dell'uomo metterà fine a questi mali della società, ma c'è un particolare vizio
che i soli sforzi umani non riusciranno a sradicare: È l'immoralità sessuale.
La dottrina cristiana lo considera un
peccato cardinale. È veramente tragico che la società cristiana odierna non
riesca a fermare questo corso rovinoso, lungo il quale tanta gente sta precipitando
ciecamente. Oggi la Cristianità è preda di confusione e divisione, e può solo
assistere impotente, mentre innumerevoli vite sono risucchiate nel vortice
dell'immoralità. Questa è la dimostrazione dell'incapacità del Cristianesimo
tradizionale a condurre la Provvidenza di Dio per la salvezza dell'umanità nel
nostro tempo.
Per quale motivo le persone religiose,
pur cercando disperatamente la verità interiore, non sono riuscite a completare
la missione data loro da Dio?
Il rapporto che intercorre tra il mondo
dell'essenza e quello dei fenomeni è paragonabile a quello tra la mente e il
corpo:
- È una relazione di causa e risultato
- Interiore ed esteriore
- Soggettivo e oggettivo
Così come l'uomo può raggiungere la
perfezione della sua personalità solo quando la mente e il corpo sono
pienamente uniti, le due dimensioni dell'essenza e dei fenomeni devono fondersi
in perfetta armonia perché il mondo ideale si possa realizzare.
Così come avviene nel rapporto tra la
mente e il corpo, il mondo dei fenomeni non può esistere separato da quello
dell'essenza, né il mondo dell'essenza può esistere separato da quello dei
fenomeni. Analogamente, la vita dopo la morte è inseparabilmente legata alla
vita in questo mondo, e la gioia spirituale è incompleta senza la genuina
felicità fisica.
Le religioni si sono strenuamente
impegnate a rinnegare la vita in questo mondo, nella loro ricerca della vita
eterna, ed hanno disprezzato i piaceri del corpo, a favore dell'estasi
spirituale. E tuttavia l'uomo, per quanto strenuamente possa tentare, non può
isolarsi dalla realtà di questo mondo, né sopprimere il desiderio del piacere
fisico, che lo segue come un'ombra e non può essere scosso via.
Questo mondo e i suoi desideri attaccano
tenacemente le persone religiose, conducendole all'estremo dell'agonia. Questa
contraddizione inficia la loro devozione. Molti leaders spirituali illuminati,
tormentati da questa contraddizione, hanno perfino incontrato una triste fine.
Una delle cause principali dell'inerzia e della debolezza delle religioni
odierne è che non hanno superato quest'interna contraddizione.
Un altro fattore ha condannato le
religioni al declino.
Di pari passo col progresso della
scienza, l'intelletto umano è diventato sempre più sofisticato ed adotta un
approccio scientifico all'analisi della realtà. Le dottrine religiose
tradizionali, al contrario, sono decisamente carenti di spiegazioni
scientifiche e, di conseguenza, le interpretazioni correnti della verità
interiore e di quella esteriore divergono.
Il fine ultimo della religione può
essere raggiunto soltanto quando l'uomo crede ad essa nel profondo del cuore, e
poi la mette in pratica.
La fede, tuttavia, non può stabilirsi
senza prima essere compresa. Ad esempio, è per comprendere la verità e
rafforzare così la nostra fede, che noi studiamo le Scritture. Analogamente, è
per aiutare la gente a capire che egli era il Messia, e portarli così a credere
in lui, che Gesù compì i suoi miracoli. La comprensione è il punto di partenza
della conoscenza.
L'uomo di oggi non accetta ciò che non è
dimostrabile con la logica della scienza, e le religioni, che non riescono a
condurre l'uomo al livello della comprensione né, a maggior ragione, a quello
della fede, non sono in grado di realizzare il loro scopo. Anche la verità
interiore richiede spiegazioni logiche e convincenti. In effetti, per tutto il
corso della storia, le religioni hanno cercato di giungere al punto da cui i
loro insegnamenti potessero essere spiegati scientificamente.
Religione e scienza, partite con la
missione di sconfiggere rispettivamente i due diversi aspetti dell'ignoranza
umana, hanno dato l'impressione, nel corso del loro sviluppo, di assumere
posizioni contraddittorie e inconciliabili.
Comunque, perché l'umanità possa
completamente superare i due aspetti dell'ignoranza e realizzare pienamente la
bontà desiderata dalla mente originale, dovrà necessariamente emergere, a un
certo punto della storia, una nuova verità, che sappia mettere d'accordo
religione e scienza e risolvere i loro problemi in uno impegno coordinato.
Ricerca umana di verità e bisogno di una
nuova verità ...
Nel corso della storia, le domande
fondamentali sulla vita e l'universo hanno tormentato gli esseri umani.
Apocalisse 10: 8-11
8 " E la voce che io avevo udita dal cielo mi parlò di nuovo e disse:
Va’, prendi il libro che è aperto in mano all’angelo che sta in piè sul mare e sulla terra.
9 E io andai dall’angelo, dicendogli di darmi il libretto.
Ed egli mi disse: Prendilo, e divoralo: esso sarà amaro alle tue viscere, ma in bocca ti sarà dolce come miele.
10 Presi il libretto di mano all’angelo, e lo divorai; e mi fu dolce in bocca, come miele; ma quando l’ebbi divorato, le mie viscere sentirono amarezza.
11 E mi fu detto: Bisogna che tu profetizzi di nuovo sopra molti popoli e nazioni e lingue e re ".
Giovanni 16: 25-29
25 " Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l'ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre. 26 In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi: 27 il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio. 28 Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre». 29 Gli dicono i suoi discepoli: «Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini ".
Giovanni 16,12-13
12 " Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13 Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future."
Marco 2: 22
22 "E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi».
Continuità:
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