martedì 17 febbraio 2015

Il mondo incorporeo e il mondo corporeo come realtà sostanziali

Il Principio di creazione
Il mondo incorporeo e il mondo corporeo, con al centro l'uomo
Il mondo incorporeo e il mondo corporeo come realtà sostanziali
L'universo fu creato sul modello dell'uomo, che è l'immagine delle caratteristiche duali di Dio. Perciò, la struttura dell'universo e di ogni entità in esso contenuta riproduce quella dell'uomo, che consiste fondamentalmente di mente e corpo. Parallelamente alla mente e al corpo dell'uomo, l'universo consiste del mondo incorporeo e del mondo corporeo, entrambi reali e sostanziali. Il mondo incorporeo si chiama così perché non possiamo percepirlo attraverso i cinque sensi fisici, ma solo tramite i nostri cinque sensi spirituali. Chi ha avuto esperienze spirituali può testimoniare che il mondo incorporeo appare reale quanto il mondo in cui viviamo. Il mondo incorporeo e quello corporeo formano insieme il cosmo.
Il corpo non può agire distaccato dalla propria relazione con la mente, e una persona non può compiere vere azioni, senza una relazione con Dio. Allo stesso modo, il mondo corporeo non può manifestare il suo vero valore, al di fuori di una relazione col mondo incorporeo. Inoltre, proprio come non possiamo discernere il carattere di una persona senza comprenderne la mente, e non possiamo intendere il senso fondamentale dell'esistenza umana senza capire Dio, così non possiamo completamente conoscere la natura e la struttura del mondo corporeo senza una comprensione della natura e della struttura del mondo incorporeo. Il mondo incorporeo, o mondo spirituale, è nella posizione di partner soggettivo e il mondo corporeo, o mondo fisico, è nella posizione di partner oggettivo ed è come un'ombra del primo (Eb. 8:5). Quando abbandoniamo il corpo fisico, alla fine della nostra vita nel mondo fisico, entriamo nel mondo spirituale per vivere lì eternamente come spiriti.
La posizione dell'uomo nel cosmo
La posizione dell'uomo nel cosmo può essere definita in tre modi. Primo, Dio creò gli esseri umani perché fossero signori dell'universo (Gn. 1:28). L'universo non ha di per sé una sensibilità interiore verso Dio, e perciò Dio non lo governa direttamente. Invece, Dio ha dotato gli esseri umani di sensitività verso tutte le cose dell'universo, e li ha delegati a dominare l'universo direttamente. Dio creò il corpo umano con elementi tratti dal mondo fisico - quali l'acqua, l'argilla e l'aria - per permetterci di percepirlo e dominarlo. Per metterci in condizione di percepire e dominare il mondo spirituale, Dio creò il nostro spirito con gli stessi elementi spirituali che compongono il mondo spirituale. Sul monte della Trasfigurazione, Mosè ed Elia, che erano morti centinaia di anni prima, apparvero a Gesù e dialogarono con lui (Mt. 17:3). Si trattava realmente degli spiriti di Mosè ed Elia, e Gesù poté conversare con loro ed essere glorificato davanti a loro. Così gli esseri umani, composti di carne che può dominare il mondo fisico e di spirito che può dominare il mondo spirituale, hanno la possibilità di governare entrambi i mondi.
Secondo, Dio creò l'uomo perché fosse il mediatore e il centro dell'armonia del cosmo. Quando la carne e lo spirito di una persona si uniscono attraverso l'azione di dare e ricevere e diventano il partner oggettivo sostanziale di Dio, anche il mondo fisico e quello spirituale possono iniziare un'azione di dare e ricevere, con quella persona come centro. Essi raggiungono così un'integrazione armoniosa, e costruiscono un cosmo capace di rispondere a Dio. Come l'aria che consente ai due poli del diapason di risuonare l'uno con l'altro, un vero uomo fa da mediatore e centro d'armonia tra i due mondi. La capacità di comunicare tra i due mondi può essere anche paragonata a una radio o una televisione, che trasforma onde invisibili in immagini e suoni percettibili. Così, l'uomo può accuratamente trasmettere le realtà del mondo spirituale a quello fisico.
Terzo, Dio creò gli esseri umani perché contenessero in una forma sostanziale le essenze di tutte le cose del cosmo. Dio creò l'universo proiettando e sviluppando in innumerevoli forme sostanziali i preesistenti prototipi della natura interiore e della forma esteriore dell'uomo. Lo spirito dell'uomo contiene tutti gli elementi del mondo spirituale, dato che Dio creò quest'ultimo come l'espansione della natura interiore e della forma esteriore dello spirito. Il corpo umano contiene tutti gli elementi del mondo fisico, dato che questo fu creato da Dio come l'espansione della natura interiore e della forma esteriore del corpo. Di conseguenza, dal momento che gli esseri umani contengono in sé le essenze di tutte le cose del cosmo, ogni uomo è un microcosmo.
Tuttavia, a causa della Caduta dell'uomo, l'universo ha perduto il suo signore. San Paolo scrisse:
“La creazione con brama intensa aspetta la manifestazione dei figliuoli di Dio” - Rm. 8:19
Cioè le persone che sono state restaurate allo stato originale. Tragicamente, con la Caduta degli esseri umani, che avrebbero dovuto fungere da centro dell'armonia universale, il dare e ricevere tra il mondo spirituale e quello fisico fu spezzato. I due mondi sono rimasti definitivamente impossibilitati a integrarsi e armonizzarsi tra loro. A causa di questa divisione, San Paolo continuò:
“Tutta la creazione geme insieme ed è in travaglio” – Rm. 8:22
Gesù venne come il nuovo Adamo, perfetto nella carne e nello spirito. Egli era il microcosmo del cosmo. Ecco perché è scritto:
“Iddio ha posto ogni cosa sotto i piedi di esso” – 1 Cor. 15:27
Gesù è il nostro Salvatore, venuto nel mondo per aprire la via agli uomini caduti, affinché diventino perfetti com'egli è perfetto, muovendo i nostri cuori a credere in lui e unirci completamente a lui.
La relazione reciproca tra il sé fisico e il sé spirituale
La struttura e le funzioni del sé fisico
Il sé fisico consiste dalle caratteristiche duali della mente fisica (partner soggettivo), e del corpo fisico (partner oggettivo). La mente fisica dirige il corpo fisico affinché mantenga le funzioni necessarie per la propria sopravvivenza, difesa e riproduzione. L'istinto, per esempio, è un aspetto della mente fisica di un animale. Per crescere in buona salute, il sé fisico deve avere un nutrimento adeguato: deve assorbire aria e luce solare, che sono nutrimenti intangibili di tipo Yang, e mangiare cibo e bere acqua, che sono nutrimenti tangibili di tipo Yin. Il corpo ha un dare ed avere con tali nutrimenti tramite i sistemi digestivo e circolatorio.
La condotta, buona o cattiva, del sé fisico è il fattore principale che determina lo sviluppo, nel bene o nel male, del sé spirituale, poiché il sé fisico fornisce un certo elemento, che noi chiamiamo l'elemento di vitalità, al sé spirituale. Nella nostra esperienza quotidiana, la mente gioisce quando il sé fisico compie buone azioni, ma prova ansietà dopo un gesto malvagio, poiché gli elementi di vitalità, che possono essere buoni o cattivi a seconda delle azioni del sé fisico, vengono trasfusi nel sé spirituale.
La struttura e le funzioni del sé spirituale
Il sé spirituale, o spirito, è una realtà sostanziale ma incorporea, che può essere percepita soltanto attraverso i sensi spirituali, ed è il partner soggettivo del sé fisico. Il nostro spirito può comunicare direttamente con Dio ed è designato a governare il mondo incorporeo, inclusi gli angeli. Il nostro spirito rispecchia nelle sembianze il nostro fisico. Dopo aver abbandonato il sé fisico, noi entriamo nel mondo spirituale e viviamo lì eternamente. Il motivo per cui desideriamo una vita eterna è che la nostra essenza più interiore è il sé spirituale, che ha natura eterna. Il sé spirituale consiste dalle caratteristiche duali di mente spirituale (partner soggettivo) e corpo spirituale (partner oggettivo). La mente spirituale è il centro del sé spirituale ed è il luogo ove Dio dimora.
Lo spirito cresce attraverso l'azione di dare e ricevere tra due tipi di nutrimenti: gli elementi di vita, di tipo Yang, che provengono da Dio, e gli elementi di vitalità, di tipo yin, che provengono dal sé fisico. Il sé spirituale non si limita a ricevere elementi di vitalità dal sé fisico, ma fornisce in cambio a quest'ultimo ciò che chiamiamo l'elemento vitale spirituale. Le persone che ricevono grazia da uno spirito celeste subiscono molti cambiamenti positivi nel sé fisico: sentono sprigionarsi gioia infinita e nuova forza, che possono anche curare le malattie. Questi fenomeni si verificano quando il sé fisico riceve elementi vitali spirituali dal sé spirituale.
Lo spirito può crescere soltanto mentre dimora nella carne. Così, la relazione tra il sé fisico e il sé spirituale è simile a quella tra un albero e i suoi frutti. Quando la mente fisica obbedisce alla mente spirituale e il sé fisico agisce perseguendo lo scopo di bontà della mente spirituale, il sé fisico riceve elementi vitali spirituali dal sé spirituale e cresce sano. In cambio, il sé fisico fornisce buoni elementi di vitalità al sé spirituale, mettendolo in condizione di crescere adeguatamente nella direzione del bene.
La verità illumina i desideri riposti della mente spirituale. L'uomo deve prima comprendere il desiderio più profondo della propria mente spirituale attraverso la verità, e poi tradurre in atti tale comprensione, per realizzare la propria responsabilità. Soltanto allora gli elementi vitali spirituali e gli elementi di vitalità si contraccambiano tra loro, consentendo all'uomo di progredire verso il bene. Gli elementi vitali spirituali e gli elementi di vitalità hanno la relazione di natura interiore e forma esteriore. Dato che ogni persona ha in sé elementi vitali spirituali costantemente attivi, anche la mente originale di una persona malvagia è incline al bene. Tuttavia, se tale persona non conduce effettivamente una vita di bontà, gli elementi vitali spirituali non possono instaurare un corretto dare e ricevere con gli elementi di vitalità, né possono essere trasfusi nel sé fisico per mantenerlo in salute.
Da quanto abbiamo esposto si può dedurre che il sé spirituale può raggiungere la perfezione solo durante la vita terrena di una persona. La mente spirituale guida il sé spirituale mentre questo cresce sul terreno del sé fisico. La crescita del sé spirituale verso la perfezione procede attraverso i tre stadi successivi stabiliti dal Principio di Creazione. Uno spirito nello stadio di formazione della vita si chiama spirito in formazione, nello stadio di crescita si chiama spirito di vita e nello stadio di completamento si chiama spirito divino.
Uno spirito matura pienamente come spirito divino quando il sé spirituale e il sé fisico della persona si uniscono in una perfetta azione di dare ed avere centrata su Dio e formano la base delle quattro posizioni. Uno spirito divino può sentire e percepire chiaramente ogni realtà del mondo spirituale. Tali realtà spirituali, quando risuonano attraverso il corpo e si manifestano come fenomeni fisiologici, sono riconoscibili dai cinque sensi fisici. Le persone di spirito divino, grazie a tale risonanza col mondo spirituale, costruiscono il Regno dei Cieli in terra e poi, quando lasciano il corpo fisico, passano senza difficoltà nel Regno dei Cieli nel mondo spirituale. Per questo motivo, il Regno dei Cieli in cielo non potrà essere realizzato che successivamente allo stabilimento del Regno dei Cieli in terra.
Tutte le sensibilità di uno spirito sono coltivate attraverso la relazione reciproca col sé fisico durante la vita terrena. Perciò, solo la persona che raggiunge la perfezione ed è totalmente immersa nell'amore di Dio durante la sua vita in terra può gioire pienamente dell'amore di Dio, come spirito, dopo la morte. Il sé spirituale sviluppa tutte le sue qualità mentre abita nel sé fisico: una condotta peccaminosa durante la vita terrena rende più malvagio e brutto lo spirito di una persona caduta, mentre la redenzione dai peccati, ricevuta durante la vita terrena, apre allo spirito la strada della bontà. Perciò, per salvare l'umanità peccatrice, Gesù dovette venire sulla terra nella carne. Dobbiamo condurre una vita di bontà mentre siamo sulla terra. Gesù diede le chiavi del Regno dei Cieli a Pietro, che rimaneva sulla terra (Mt. 16:19), e, poiché l'obiettivo primario della provvidenza di restaurazione doveva essere svolto sulla terra, gli disse:
“Tutte le cose che avrete legate sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra, saranno sciolte nel cielo” - Mt. 18:18
Non è Dio a stabilire se lo spirito di un uomo, dopo la morte, vada in cielo o all'inferno; è lo spirito stesso a deciderlo. Gli uomini sono stati creati in modo che, una volta raggiunta la perfezione, possano pienamente respirare l'amore di Dio. Coloro che commettono peccati durante il loro tempo sulla terra menomano il proprio spirito di tale capacità. Stare di fronte a Dio, il centro del vero amore, è per loro un'agonia. Di loro spontanea volontà, essi scelgono di vivere nell'inferno, lontani dall'amore di Dio.
Dal momento che lo spirito umano può crescere soltanto sul terreno del sé fisico, la moltiplicazione degli spiriti umani avviene simultaneamente alla moltiplicazione dei sé fisici, e cioè durante la vita terrena.
La mente spirituale, la mente fisica e la loro relazione nella mente umana
La mente umana consiste della mente spirituale e della mente fisica. La relazione tra queste due menti è come quella tra natura interiore e forma esteriore. Quando si uniscono tramite l'azione di dare e ricevere con Dio come centro, esse formano un'unica entità funzionale, che guida il sé spirituale e il sé fisico ad armonizzarsi e progredire verso lo scopo della creazione. Quest'entità unita è la mente di un essere umano.
La coscienza è quella facoltà della mente umana che, per virtù innata, ci dirige costantemente verso ciò che crediamo bene. Tuttavia, a causa della Caduta, gli esseri umani sono diventati ignoranti di Dio e perciò ignoranti del criterio assoluto del bene. Per questa ragione, non siamo capaci di stabilire il giusto parametro di giudizio per la nostra coscienza. Poiché il parametro del bene varia, anche il parametro della nostra coscienza fluttua e questo causa frequenti dispute, anche tra coloro che invocano una vita secondo coscienza.
La mente originale è quella facoltà della mente umana che persegue il bene assoluto. È in relazione con la coscienza come la natura interiore rispetto alla forma esteriore. Una persona è diretta dalla propria coscienza a perseguire il bene secondo il criterio che essa ha determinato nell'ignoranza, anche se tale criterio differisce da quello originale. Ma la mente originale, essendo sensibile alla giusta direzione, rifiuta i falsi criteri e si adopera a correggere la coscienza.
Fintanto che la nostra mente spirituale e la nostra mente fisica sono alla mercé di Satana, l'entità funzionale che esse formano con la loro azione di dare e ricevere è chiamata la mente malvagia. La mente malvagia spinge costantemente le persone a fare del male. La nostra mente originale e la nostra coscienza, con sforzo disperato, ci guidano a respingere la mente malvagia e a rifiutare i cattivi desideri, per collegarci alla bontà, spezzando i legami con Satana e volgendoci a guardare verso Dio.

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