Il Principio di creazione
Il mondo incorporeo e il
mondo corporeo, con al centro l'uomo
Il mondo incorporeo e il
mondo corporeo come realtà sostanziali
L'universo fu creato sul
modello dell'uomo, che è l'immagine delle caratteristiche duali di Dio. Perciò,
la struttura dell'universo e di ogni entità in esso contenuta riproduce quella
dell'uomo, che consiste fondamentalmente di mente e corpo. Parallelamente alla
mente e al corpo dell'uomo, l'universo consiste del mondo incorporeo e del
mondo corporeo, entrambi reali e sostanziali. Il mondo incorporeo si chiama
così perché non possiamo percepirlo attraverso i cinque sensi fisici, ma solo
tramite i nostri cinque sensi spirituali. Chi ha avuto esperienze spirituali può
testimoniare che il mondo incorporeo appare reale quanto il mondo in cui viviamo.
Il mondo incorporeo e quello corporeo formano insieme il cosmo.
Il corpo non può agire
distaccato dalla propria relazione con la mente, e una persona non può compiere
vere azioni, senza una relazione con Dio. Allo stesso modo, il mondo corporeo
non può manifestare il suo vero valore, al di fuori di una relazione col mondo
incorporeo. Inoltre, proprio come non possiamo discernere il carattere di una
persona senza comprenderne la mente, e non possiamo intendere il senso
fondamentale dell'esistenza umana senza capire Dio, così non possiamo
completamente conoscere la natura e la struttura del mondo corporeo senza una
comprensione della natura e della struttura del mondo incorporeo. Il mondo
incorporeo, o mondo spirituale, è nella posizione di partner soggettivo e il mondo
corporeo, o mondo fisico, è nella posizione di partner oggettivo ed è come un'ombra
del primo (Eb. 8:5). Quando abbandoniamo il corpo fisico, alla fine della
nostra vita nel mondo fisico, entriamo nel mondo spirituale per vivere lì eternamente
come spiriti.
La posizione dell'uomo nel
cosmo
La posizione dell'uomo nel
cosmo può essere definita in tre modi. Primo, Dio creò gli esseri umani perché
fossero signori dell'universo (Gn. 1:28). L'universo non ha di per sé una
sensibilità interiore verso Dio, e perciò Dio non lo governa direttamente.
Invece, Dio ha dotato gli esseri umani di sensitività verso tutte le cose
dell'universo, e li ha delegati a dominare l'universo direttamente. Dio creò il
corpo umano con elementi tratti dal mondo fisico - quali l'acqua, l'argilla e
l'aria - per permetterci di percepirlo e dominarlo. Per metterci in condizione
di percepire e dominare il mondo spirituale, Dio creò il nostro spirito con gli
stessi elementi spirituali che compongono il mondo spirituale. Sul monte della
Trasfigurazione, Mosè ed Elia, che erano morti centinaia di anni prima,
apparvero a Gesù e dialogarono con lui (Mt. 17:3). Si trattava realmente degli
spiriti di Mosè ed Elia, e Gesù poté conversare con loro ed essere glorificato
davanti a loro. Così gli esseri umani, composti di carne che può dominare il
mondo fisico e di spirito che può dominare il mondo spirituale, hanno la
possibilità di governare entrambi i mondi.
Secondo, Dio creò l'uomo
perché fosse il mediatore e il centro dell'armonia del cosmo. Quando la carne e
lo spirito di una persona si uniscono attraverso l'azione di dare e ricevere e
diventano il partner oggettivo sostanziale di Dio, anche il mondo fisico e
quello spirituale possono iniziare un'azione di dare e ricevere, con quella
persona come centro. Essi raggiungono così un'integrazione armoniosa, e
costruiscono un cosmo capace di rispondere a Dio. Come l'aria che consente ai
due poli del diapason di risuonare l'uno con l'altro, un vero uomo fa da mediatore
e centro d'armonia tra i due mondi. La capacità di comunicare tra i due mondi
può essere anche paragonata a una radio o una televisione, che trasforma onde
invisibili in immagini e suoni percettibili. Così, l'uomo può accuratamente trasmettere
le realtà del mondo spirituale a quello fisico.
Terzo, Dio creò gli esseri
umani perché contenessero in una forma sostanziale le essenze di tutte le cose
del cosmo. Dio creò l'universo proiettando e sviluppando in innumerevoli forme
sostanziali i preesistenti prototipi della natura interiore e della forma
esteriore dell'uomo. Lo spirito dell'uomo contiene tutti gli elementi del mondo
spirituale, dato che Dio creò quest'ultimo come l'espansione della natura
interiore e della forma esteriore dello spirito. Il corpo umano contiene tutti
gli elementi del mondo fisico, dato che questo fu creato da Dio come l'espansione
della natura interiore e della forma esteriore del corpo. Di conseguenza, dal momento
che gli esseri umani contengono in sé le essenze di tutte le cose del cosmo, ogni
uomo è un microcosmo.
Tuttavia, a causa della
Caduta dell'uomo, l'universo ha perduto il suo signore. San Paolo scrisse:
“La creazione con brama intensa aspetta la manifestazione dei figliuoli di Dio” - Rm. 8:19
Cioè le persone che sono
state restaurate allo stato originale. Tragicamente, con la Caduta degli esseri
umani, che avrebbero dovuto fungere da centro dell'armonia universale, il dare
e ricevere tra il mondo spirituale e quello fisico fu spezzato. I due mondi
sono rimasti definitivamente impossibilitati a integrarsi e armonizzarsi tra
loro. A causa di questa divisione, San Paolo continuò:
“Tutta la creazione geme insieme ed è in travaglio” – Rm. 8:22
Gesù venne come il nuovo
Adamo, perfetto nella carne e nello spirito. Egli era il microcosmo del cosmo.
Ecco perché è scritto:
“Iddio ha posto ogni cosa sotto i piedi di esso” – 1 Cor. 15:27
Gesù è il nostro Salvatore,
venuto nel mondo per aprire la via agli uomini caduti, affinché diventino
perfetti com'egli è perfetto, muovendo i nostri cuori a credere in lui e unirci
completamente a lui.
La relazione reciproca tra il
sé fisico e il sé spirituale
La struttura e le funzioni
del sé fisico
Il sé fisico consiste dalle
caratteristiche duali della mente fisica (partner soggettivo), e del corpo
fisico (partner oggettivo). La mente fisica dirige il corpo fisico affinché
mantenga le funzioni necessarie per la propria sopravvivenza, difesa e
riproduzione. L'istinto, per esempio, è un aspetto della mente fisica di un animale.
Per crescere in buona salute, il sé fisico deve avere un nutrimento adeguato:
deve assorbire aria e luce solare, che sono nutrimenti intangibili di tipo Yang,
e mangiare cibo e bere acqua, che sono nutrimenti tangibili di tipo Yin. Il corpo
ha un dare ed avere con tali nutrimenti tramite i sistemi digestivo e circolatorio.
La condotta, buona o
cattiva, del sé fisico è il fattore principale che determina lo sviluppo, nel
bene o nel male, del sé spirituale, poiché il sé fisico fornisce un certo
elemento, che noi chiamiamo l'elemento di vitalità, al sé spirituale. Nella
nostra esperienza quotidiana, la mente gioisce quando il sé fisico compie buone
azioni, ma prova ansietà dopo un gesto malvagio, poiché gli elementi di vitalità,
che possono essere buoni o cattivi a seconda delle azioni del sé fisico, vengono
trasfusi nel sé spirituale.
La struttura e le funzioni del
sé spirituale
Il sé spirituale, o spirito,
è una realtà sostanziale ma incorporea, che può essere percepita soltanto
attraverso i sensi spirituali, ed è il partner soggettivo del sé fisico. Il
nostro spirito può comunicare direttamente con Dio ed è designato a governare
il mondo incorporeo, inclusi gli angeli. Il nostro spirito rispecchia nelle sembianze
il nostro fisico. Dopo aver abbandonato il sé fisico, noi entriamo nel mondo
spirituale e viviamo lì eternamente. Il motivo per cui desideriamo una vita eterna
è che la nostra essenza più interiore è il sé spirituale, che ha natura eterna.
Il sé spirituale consiste dalle caratteristiche duali di mente spirituale
(partner soggettivo) e corpo spirituale (partner oggettivo). La mente
spirituale è il centro del sé spirituale ed è il luogo ove Dio dimora.
Lo spirito cresce attraverso
l'azione di dare e ricevere tra due tipi di nutrimenti: gli elementi di vita,
di tipo Yang, che provengono da Dio, e gli elementi di vitalità, di tipo yin,
che provengono dal sé fisico. Il sé spirituale non si limita a ricevere
elementi di vitalità dal sé fisico, ma fornisce in cambio a quest'ultimo ciò che
chiamiamo l'elemento vitale spirituale. Le persone che ricevono grazia da uno spirito
celeste subiscono molti cambiamenti positivi nel sé fisico: sentono sprigionarsi
gioia infinita e nuova forza, che possono anche curare le malattie. Questi fenomeni
si verificano quando il sé fisico riceve elementi vitali spirituali dal sé spirituale.
Lo spirito può crescere
soltanto mentre dimora nella carne. Così, la relazione tra il sé fisico e il sé
spirituale è simile a quella tra un albero e i suoi frutti. Quando la mente
fisica obbedisce alla mente spirituale e il sé fisico agisce perseguendo lo
scopo di bontà della mente spirituale, il sé fisico riceve elementi vitali spirituali
dal sé spirituale e cresce sano. In cambio, il sé fisico fornisce buoni elementi
di vitalità al sé spirituale, mettendolo in condizione di crescere adeguatamente
nella direzione del bene.
La verità illumina i
desideri riposti della mente spirituale. L'uomo deve prima comprendere il
desiderio più profondo della propria mente spirituale attraverso la verità, e
poi tradurre in atti tale comprensione, per realizzare la propria responsabilità.
Soltanto allora gli elementi vitali spirituali e gli elementi di vitalità si
contraccambiano tra loro, consentendo all'uomo di progredire verso il bene. Gli
elementi vitali spirituali e gli elementi di vitalità hanno la relazione di
natura interiore e forma esteriore. Dato che ogni persona ha in sé elementi
vitali spirituali costantemente attivi, anche la mente originale di una persona
malvagia è incline al bene. Tuttavia, se tale persona non conduce
effettivamente una vita di bontà, gli elementi vitali spirituali non possono
instaurare un corretto dare e ricevere con gli elementi di vitalità, né possono
essere trasfusi nel sé fisico per mantenerlo in salute.
Da quanto abbiamo esposto si
può dedurre che il sé spirituale può raggiungere la perfezione solo durante la
vita terrena di una persona. La mente spirituale guida il sé spirituale mentre
questo cresce sul terreno del sé fisico. La crescita del sé spirituale verso la
perfezione procede attraverso i tre stadi successivi stabiliti dal Principio di
Creazione. Uno spirito nello stadio di formazione della vita si chiama spirito
in formazione, nello stadio di crescita si chiama spirito di vita e nello
stadio di completamento si chiama spirito divino.
Uno spirito matura pienamente
come spirito divino quando il sé spirituale e il sé fisico della persona si
uniscono in una perfetta azione di dare ed avere centrata su Dio e formano la
base delle quattro posizioni. Uno spirito divino può sentire e percepire
chiaramente ogni realtà del mondo spirituale. Tali realtà spirituali, quando
risuonano attraverso il corpo e si manifestano come fenomeni fisiologici, sono
riconoscibili dai cinque sensi fisici. Le persone di spirito divino, grazie a
tale risonanza col mondo spirituale, costruiscono il Regno dei Cieli in terra e
poi, quando lasciano il corpo fisico, passano senza difficoltà nel Regno dei
Cieli nel mondo spirituale. Per questo motivo, il Regno dei Cieli in cielo non
potrà essere realizzato che successivamente allo stabilimento del Regno dei
Cieli in terra.
Tutte le sensibilità di uno
spirito sono coltivate attraverso la relazione reciproca col sé fisico durante
la vita terrena. Perciò, solo la persona che raggiunge la perfezione ed è
totalmente immersa nell'amore di Dio durante la sua vita in terra può gioire
pienamente dell'amore di Dio, come spirito, dopo la morte. Il sé spirituale
sviluppa tutte le sue qualità mentre abita nel sé fisico: una condotta peccaminosa
durante la vita terrena rende più malvagio e brutto lo spirito di una persona
caduta, mentre la redenzione dai peccati, ricevuta durante la vita terrena,
apre allo spirito la strada della bontà. Perciò, per salvare l'umanità
peccatrice, Gesù dovette venire sulla terra nella carne. Dobbiamo condurre una
vita di bontà mentre siamo sulla terra. Gesù diede le chiavi del Regno dei
Cieli a Pietro, che rimaneva sulla terra (Mt. 16:19), e, poiché l'obiettivo primario
della provvidenza di restaurazione doveva essere svolto sulla terra, gli disse:
“Tutte le cose che avrete legate sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra, saranno sciolte nel cielo” - Mt. 18:18
Non è Dio a stabilire se lo
spirito di un uomo, dopo la morte, vada in cielo o all'inferno; è lo spirito
stesso a deciderlo. Gli uomini sono stati creati in modo che, una volta
raggiunta la perfezione, possano pienamente respirare l'amore di Dio. Coloro
che commettono peccati durante il loro tempo sulla terra menomano il proprio
spirito di tale capacità. Stare di fronte a Dio, il centro del vero amore, è per
loro un'agonia. Di loro spontanea volontà, essi scelgono di vivere
nell'inferno, lontani dall'amore di Dio.
Dal momento che lo spirito
umano può crescere soltanto sul terreno del sé fisico, la moltiplicazione degli
spiriti umani avviene simultaneamente alla moltiplicazione dei sé fisici, e
cioè durante la vita terrena.
La mente spirituale, la
mente fisica e la loro relazione nella mente umana
La mente umana consiste
della mente spirituale e della mente fisica. La relazione tra queste due menti
è come quella tra natura interiore e forma esteriore. Quando si uniscono
tramite l'azione di dare e ricevere con Dio come centro, esse formano un'unica
entità funzionale, che guida il sé spirituale e il sé fisico ad armonizzarsi e
progredire verso lo scopo della creazione. Quest'entità unita è la mente di un
essere umano.
La coscienza è quella
facoltà della mente umana che, per virtù innata, ci dirige costantemente verso
ciò che crediamo bene. Tuttavia, a causa della Caduta, gli esseri umani sono
diventati ignoranti di Dio e perciò ignoranti del criterio assoluto del bene.
Per questa ragione, non siamo capaci di stabilire il giusto parametro di
giudizio per la nostra coscienza. Poiché il parametro del bene varia, anche il parametro
della nostra coscienza fluttua e questo causa frequenti dispute, anche tra
coloro che invocano una vita secondo coscienza.
La mente originale è quella
facoltà della mente umana che persegue il bene assoluto. È in relazione con la
coscienza come la natura interiore rispetto alla forma esteriore. Una persona è
diretta dalla propria coscienza a perseguire il bene secondo il criterio che
essa ha determinato nell'ignoranza, anche se tale criterio differisce da quello
originale. Ma la mente originale, essendo sensibile alla giusta direzione,
rifiuta i falsi criteri e si adopera a correggere la coscienza.
Fintanto che la nostra mente
spirituale e la nostra mente fisica sono alla mercé di Satana, l'entità
funzionale che esse formano con la loro azione di dare e ricevere è chiamata la
mente malvagia. La mente malvagia spinge costantemente le persone a fare del
male. La nostra mente originale e la nostra coscienza, con sforzo disperato, ci
guidano a respingere la mente malvagia e a rifiutare i cattivi desideri, per
collegarci alla bontà, spezzando i legami con Satana e volgendoci a guardare
verso Dio.
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