martedì 4 novembre 2014

Il Secondo Avvento, Dove Cristo Ritornerà? [3]

Il Secondo Avvento, Dove Cristo Ritornerà?

Profezie Messianiche

I Coreani accarezzano da tempo speranze messianiche, nutrite dalle chiare testimonianze dei loro profeti. La Prima Israele credeva nelle profezie dei suoi profeti (Ml. 4:2-5; Is. 60:1-22), secondo le quali il Messia sarebbe venuto come loro re, avrebbe stabilito il Regno e avrebbe portato loro la salvezza. La Seconda Israele fu capace di completare un arduo cammino di fede anche grazie alla speranza nel ritorno di Cristo. Analogamente, il popolo coreano, la Terza Israele, ha creduto nella profezia del Re Giusto che sarebbe venuto a fondare un regno glorioso ed eterno nella loro terra e, legato a questa speranza, ha trovato la forza di superare le difficoltà. Quest'idea messianica si è diffusa tra i Coreani attraverso il Chonggamnok, un libro di profezie scritto nel quattordicesimo secolo, all'inizio della dinastia Yi.

Poiché questa profezia annunciava la venuta di un nuovo re, la classe dominante cercò di sopprimerla, e il regime coloniale giapponese cercò di soffocarne la stessa nozione, bruciando il libro e opprimendo i credenti. Con l'ampia diffusione della fede cristiana, l'idea venne ridicolizzata come superstizione. Ma, nonostante tutto, questa speranza messianica ancora sopravvive, profondamente radicata nell'animo del popolo coreano. Il tanto atteso Re Giusto, preannunziato nel Chonggamnok, porta il nome di Chongdoryong (colui che viene con la vera Parola di Dio). In effetti, si tratta di una profezia coreana, riguardante il ritorno di Cristo in Corea. Ancor prima dell'introduzione del Cristianesimo in Corea, Dio aveva rivelato attraverso il Chonggamnok che il Messia sarebbe venuto in quel paese. Oggi gli studiosi affermano che molti passi di questo libro profetico coincidono con le predizioni della Bibbia.

Inoltre, per ciascuna delle religioni presenti in Corea, vi sono dei fedeli che hanno ricevuto rivelazioni circa il ritorno dei rispettivi fondatori in Corea. Abbiamo appreso dal nostro studio del progresso delle sfere culturali14 che tutte le religioni stanno convergendo verso un'unica religione. Dio desidera che il Cristianesimo degli Ultimi Giorni divenga questa religione finale, che può assumersi la responsabilità di completare la meta delle varie religioni della storia. Il ritorno di Cristo, il quale viene come centro della Cristianità, raggiungerà gli scopi che si erano proposti i fondatori di tutte le religioni. Perciò, per quanto riguarda la sua missione, Cristo al suo ritorno potrà essere considerato come la seconda venuta dei fondatori di tutte le religioni.15 La manifestazione in Corea della seconda venuta dei fondatori di tutte le religioni, come adempimento delle varie rivelazioni, non avverrà con diversi individui: un'unica persona, Cristo al Secondo Avvento, verrà a realizzare tutte quelle rivelazioni. Il Signore, la cui venuta è stata annunziata ai fedeli delle varie religioni, come Maitreya Buddha nel Buddismo, come l'Uomo Vero nel Confucianesimo, come il ritorno di Choe Su-un, che fondò la religione del Chondogyo, e come la venuta di Chongdoryong nel Chonggamnok, non sarà altri che Cristo al Secondo Avvento.

Infine, assistiamo a rivelazioni e segni, abbondanti come i funghi dopo la pioggia, ricevuti da Cristiani spiritualmente sensibili, che testimoniano della seconda venuta di Cristo in Corea. Dio sta mantenendo la promessa di spandere il Suo spirito sopra ogni carne (At. 2:17) nel popolo coreano. Tra i Cristiani devoti che entrano in contatto con spiriti dei vari livelli del mondo spirituale, da quelli più bassi fino al Paradiso, molti stanno ricevendo chiare rivelazioni che il Signore verrà in Corea. Nonostante ciò, gli attuali capi delle chiese cristiane coreane sono profondamente addormentati. Spiritualmente ignoranti, si occupano del loro ministero inconsapevoli dei segni dei tempi. Qualcosa di simile accadde al tempo di Gesù: i sacerdoti, i rabbini e gli scribi, che avrebbero dovuto essere i primi a riconoscere la nascita del Messia, ne restarono completamente all'oscuro, perché erano ciechi spiritualmente; gli astrologi e i pastori, che ricevettero rivelazioni, furono invece quelli che seppero della nascita di Gesù. Gesù disse:

Io ti rendo lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli - Mt. 11:25

Gesù lamentava l'ignoranza spirituale dei capi ebrei dell'epoca, mentre, d'altra parte, era riconoscente a Dio che aveva dato la Sua grazia ai credenti puri e poco istruiti, cui aveva rivelato la Sua provvidenza. Nell'odierna Cristianità coreana, che vive una situazione parallela al tempo di Gesù, stanno verificandosi fenomeni simili, seppure con modalità più complesse. Dio ha rivelato molti segreti celesti riguardanti gli Ultimi Giorni a semplici fedeli, puri e innocenti, i quali però conservano tali verità per sé, sapendo che verrebbero perseguitati come eretici se le proclamassero in pubblico. Nello stesso tempo, molti ministri cristiani, come i sacerdoti, i rabbini e gli scribi del tempo di Gesù, sono orgogliosi della propria conoscenza della Bibbia e abilità nell'interpretarla, si compiacciono di essere riveriti dai loro seguaci e sono soddisfatti di condurre i solenni doveri del proprio ufficio, ma, con gran rammarico di Dio, sono completamente ignoranti della Sua provvidenza negli Ultimi Giorni.

Il Coronamento di tutte le civilizzazioni

La civilizzazione spirituale e quella materiale, fondate rispettivamente sulla religione e la scienza - le due ricerche intese a superare i due aspetti dell'ignoranza umana - devono essere armonizzate. Soltanto così potremo risolvere i problemi fondamentali della vita umana e realizzare il mondo dell'ideale di Dio. Nel mondo che Cristo viene a realizzare, la scienza sarà estremamente sviluppata. Si tratterà di una società col più alto livello di civilizzazione, in cui tutte le civiltà che si sono sviluppate nel corso verticale della storia provvidenziale saranno restaurate orizzontalmente sotto la guida del Signore. Perciò, gli aspetti spirituali e materiali della civiltà, che sono fioriti in tutto il mondo come sviluppi dalla religione e dalla scienza, saranno accolti e armonizzati in Corea alla luce della nuova verità e porteranno frutto nel mondo ideale cui Dio profondamente anela.

Innanzi tutto i caratteri di tutte le civiltà che si sono sviluppate nei diversi contesti territoriali devono portare frutto in Corea. Le antiche civiltà continentali, sorte in Egitto e Mesopotamia, trasmisero i loro frutti a quelle peninsulari della Grecia, di Roma e della penisola iberica, e successivamente a quella insulare della Gran Bretagna. Questa civiltà insulare ha tramandato la propria cultura agli Stati Uniti, una civiltà continentale: la direzione si è invertita, con la trasmissione della cultura statunitense alla civiltà insulare del Giappone. Ora, i frutti devono essere raccolti nella civiltà peninsulare della Corea, dove Cristo deve nascere.

Inoltre, i caratteri delle civiltà nate in riva ai fiumi e ai mari devono portare frutto nella civiltà del Pacifico, cui la Corea appartiene. Le civiltà fluviali sorte sulle rive dei fiumi Nilo, Tigri ed Eufrate tramandarono la loro cultura a quelle fiorite in prossimità del Mare Mediterraneo: Grecia, Roma, Spagna e Portogallo, che trasmisero i loro frutti alle civiltà dell'Oceano Atlantico, in particolare Gran Bretagna e Stati Uniti. Tutti questi frutti dovranno essere raccolti nella civiltà dell'Oceano Pacifico, che riunirà insieme Stati Uniti, Giappone e Corea.

Infine, le civiltà nate nelle diverse zone climatiche dovranno portare frutto in Corea. Nel volgere delle stagioni, la vita inizia a moltiplicarsi in primavera, fiorisce in estate, fruttifica in autunno e immagazzina le sue riserve in inverno. Il ciclo di primavera, estate, autunno e inverno si ripete non solo anno per anno, ma anche giorno per giorno: il mattino corrisponde alla primavera, il pomeriggio

all'estate, la sera all'autunno e la notte all'inverno. Anche le quattro fasi della vita umana - infanzia, giovinezza, mezz'età e vecchiaia - si conformano a questo schema, e la storia umana si svolge anch'essa secondo l'armonioso ciclo stagionale della vita, che è un aspetto del Principio di Dio che permea la Sua creazione.

Dio creò Adamo ed Eva nella primavera della storia umana. Di conseguenza, la storia avrebbe dovuto iniziare dalla civiltà temperata dell'Eden, spostarsi poi, nella stagione estiva, in una civiltà tropicale e, in autunno, in una ambientata nella zona fresca, raggiungendo infine il suo culmine nella civiltà di una zona gelida, in analogia con la stagione invernale. 

Tuttavia, a causa della Caduta, gli uomini furono degradati al livello di selvaggi: invece di costruire una civiltà temperata, gli uomini primitivi andarono prematuramente ad abitare nelle zone tropicali e, sul continente africano, realizzarono la civiltà tropicale d'Egitto. Questa civiltà continentale trasferì la sua cultura alle penisole e isole, dove si svilupparono le civiltà delle zone fresche, che a loro volta trasmisero i loro frutti alla civiltà gelida dell'Unione Sovietica. Questo corso deve ora culminare nella formazione della civiltà della zona temperata del nuovo Eden. Essa si svilupperà certamente in Corea, dove tutte le civiltà devono portare frutto.


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