martedì 25 novembre 2014

I Parallelismi tra le Due Ere della Restaurazione

I Parallelismi tra le Due Ere della Provvidenza di Restaurazione
Ad ogni prolungamento della provvidenza di restaurazione, che si prefigge lo scopo di porre la fondazione per il Messia, le provvidenze per restaurare tale fondazione devono essere ripetute. Sappiamo che, per stabilire la fondazione per il Messia, una figura centrale deve presentare a Dio un'accettabile offerta simbolica, avvalendosi di un oggetto per la condizione e completando un periodo di tempo prestabilito, e deve inoltre stabilire la fondazione di sostanza, facendo un'accettabile offerta sostanziale, basata sul completamento della condizione d'indennizzo per rimuovere la natura caduta.
Nel corso provvidenziale, la ripetizione delle provvidenze per restaurare la fondazione per il Messia ha significato, in effetti, la ripetizione di provvidenze intese a restaurare tramite indennizzo l'offerta simbolica e l'offerta sostanziale.
Il resoconto storico mette in luce i parallelismi tra i periodi provvidenziali, causati dalla ripetizione delle provvidenze per restaurare tramite indennizzo la fondazione per il Messia. L'Era del Prolungamento della Provvidenza di Restaurazione ha dovuto restaurare l'Era della Provvidenza di Restaurazione tramite condizioni parallele d'indennizzo di tipo sostanziale. Esaminiamo quindi da questo punto di vista le somiglianze nelle caratteristiche di ciascun periodo provvidenziale.
Prima ancora, però, dobbiamo identificare quali persone abbiano svolto la responsabilità centrale nella provvidenza di Dio e quali fonti ne illustrino la storia. La storia umana è il risultato delle vicissitudini di tante diverse genti. Tuttavia, Dio ha scelto in particolare determinati popoli affinché stabilissero il modello del corso di restaurazione per porre la fondazione per il Messia, collocandoli al centro della Sua provvidenza e guidandoli col Suo Principio; le vicende di quei popoli, di converso, hanno determinato la direzione dell'intera storia umana. Definiamo la nazione o il popolo cui è stata affidata una simile missione il popolo scelto di Dio.
I discendenti di Abramo, Isacco e Giacobbe, che avevano stabilito la fondazione familiare per il Messia, furono il primo popolo scelto di Dio. Perciò Israele fu la nazione centrale, responsabile per la provvidenza di Dio nell'Era della Provvidenza di Restaurazione, e l'Antico Testamento, che racconta la storia d'Israele, è la fonte che ci consente di studiare la storia della provvidenza di quell'era. Tuttavia, rifiutando Gesù, il popolo ebreo perse la qualifica per svolgere la responsabilità centrale nella provvidenza di Dio. Prevedendo ciò, Gesù disse, nella parabola della vigna:
Il Regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato ad una gente che ne faccia i frutti - Mt. 21:43
San Paolo disse adirato contro i suoi confratelli, gli Ebrei:
Perché non tutti i discendenti da Israele sono Israele, né per il fatto che sono progenie d'Abramo, sono tutti figliuoli d'Abramo ... non i figliuoli della carne sono figliuoli di Dio: ma i figliuoli della promessa sono considerati come progenie - Rm. 9:6-8
In effetti i Cristiani, anziché gli Ebrei, furono il popolo che assunse la responsabilità centrale per la provvidenza nell'Era del Prolungamento della Provvidenza di Restaurazione. I Cristiani ricevettero la missione di realizzare la provvidenza di restaurazione di Dio rimasta incompiuta e, di conseguenza, la storia della Cristianità è la fonte che ci consente di comprendere la storia provvidenziale di quest'era. In questo senso, i discendenti di Abramo nell'Era dell'Antico Testamento possono essere definiti come la Prima Israele, e i Cristiani nell'Era del Nuovo Testamento possono essere chiamati la Seconda Israele (Tito 2:14; 1 Pt. 2:9-10).
Quando confrontiamo l'Antico Testamento col Nuovo, i cinque libri della Legge (da Genesi a Deuteronomio), i dodici libri storici (da Giosuè a Ester), i cinque libri di poesia e sapienza (da Giobbe al Cantico dei Cantici) e i diciassette libri profetici (da Isaia a Malachia) dell'Antico Testamento corrispondono rispettivamente ai Vangeli, agli Atti degli Apostoli, alle Epistole e all'Apocalisse. Comunque, mentre i libri storici dell'Antico Testamento coprono la maggior parte dei 2000 anni di storia d'Israele, il libro degli Atti degli Apostoli registra soltanto la storia della prima generazione dei Cristiani, successiva alla morte di Gesù. Per trovare riferimenti storici, pertinenti al lavoro di restaurazione di Dio nell'Era del Nuovo Testamento, paragonabili in ampiezza a quelli dell'Antico Testamento, dobbiamo consultare aggiuntivamente l'intera storia della Cristianità dal tempo di Gesù al giorno d'oggi.
Su questa base, possiamo confrontare le storie della Prima e della Seconda Israele e la loro impronta sul carattere di ciascun periodo delle due ere provvidenziali. Ricostruendo lo schema dei periodi paralleli, possiamo comprendere più chiaramente come la storia sia stata plasmata dalla sistematica e coerente provvidenza del Dio vivente.

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