Escatologia e Storia umana
La nostra conoscenza della
storia è incompleta, incerta sulle sue origini, la direzione in cui si muove, e
la sua destinazione finale. Per quanto riguarda l'escatologia, ovvero la
dottrina degli Ultimi Giorni, molti Cristiani credono alla lettera quanto è
scritto nella Bibbia:
“I cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si struggeranno” - 2 Pt. 3:12
“Il sole si oscurerà, e la luna non darà più il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo” - Mt. 24:29
“Con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio ... i morti in Cristo risusciteranno i primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo insiem con loro rapiti sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria” - 1 Tess. 4:16-17
È pertinente domandarsi se
tali avvenimenti debbano compiersi letteralmente oppure se questi versi siano
simbolici, come lo sono molte altre parti della Bibbia. Per affrontare questo
tema, dovremo prima comprendere alcuni punti fondamentali, quali lo scopo di
Dio nel creare, il significato della Caduta dell'uomo e la meta della
provvidenza di restaurazione.
Sezione 1
Il compimento dello scopo di
creazione di Dio e la caduta dell'uomo
Il compimento dello scopo di
creazione di Dio
Abbiamo già spiegato che
Dio, nel creare l'uomo, aveva lo scopo di provare gioia insieme a lui.1 Così,
lo scopo della nostra esistenza è procurare gioia a Dio. Cosa dobbiamo fare per
procurare gioia a Dio e manifestare pienamente il nostro valore originale?
Le altre creature, diversamente
dall'uomo, sono dotate di una caratteristica innata che li fa crescere fino
alla maturità, diventando così oggetti che danno gioia a Dio, in modo
automatico. L'uomo, invece, può diventare un vero e autentico oggetto di Dio,
capace di procurarGli gioia, solo attraverso la sua libera volontà e le sue
libere azioni: in altre parole, l'uomo non può diventare l'oggetto che ispira
la gioia di Dio, se non comprende la Sua Volontà e s'impegna a praticarla nella
propria vita. Per questo motivo, l'uomo ha una sensibilità emotiva capace di percepire
il Cuore di Dio, una ragione intuitiva in grado di comprendere la Sua Volontà,
e le attitudini necessarie per attuarla praticamente. Una persona che ha questo
tipo di relazione con Dio raggiunge la perfezione del carattere. Adamo ed Eva
prima della Caduta, così come i profeti d'ogni età, avevano la possibilità di dialogare
con Dio perché possedevano queste qualità innate.
La relazione tra Dio e un
uomo che ha raggiunto la perfezione della sua individualità può essere
paragonata a quella tra la mente e il corpo. Il corpo è la dimora della mente e
agisce secondo le direttive della mente. Allo stesso modo, Dio abita nella
mente di un uomo completamente maturo: un tale uomo è un tempio di Dio e
conduce la sua vita in armonia con la Sua Volontà. Un individuo perfetto è in
completa sintonia con Dio, proprio come il corpo è in armonia con la mente. Per
questo motivo è scritto:
“Non sapete voi che siete il tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi?” – 1 Cor. 3:16“In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me ed io in voi” - Gv. 14:20
Un uomo che ha perfezionato
la sua individualità diventa un tempio di Dio e lo Spirito Santo abita in lui;
vivendo in unità con Dio, acquisisce la natura divina ed è impossibile che
commetta peccato o cada.
Un uomo che ha perfezionato
la sua individualità incarna la totale bontà e realizza lo scopo della
creazione. Se un tale uomo potesse cadere, dovremmo trarne la conclusione
irragionevole che la bontà contenga il seme della propria distruzione. Inoltre,
se l'uomo creato dall'onnipotente Dio potesse cadere anche dopo essere
diventato perfetto, avremmo ragione di dubitare della stessa onnipotenza di Dio.
Poiché Dio è il Soggetto assoluto ed eterno, anche il Suo oggetto, per darGli vera
gioia, dovrà necessariamente essere eterno e assoluto. Per questi motivi, un uomo
che abbia perfezionato la sua individualità non potrà mai cadere.
Se Adamo ed Eva avessero
raggiunto la perfezione, diventando perciò immuni al peccato, avrebbero
generato buoni figli, fondato una famiglia e una società senza peccato, e
realizzato esattamente il contenuto delle benedizioni di Dio (Gn. 1:28):
avrebbero così fondato il Regno dei Cieli, che consiste in un'unica grande
famiglia con gli stessi genitori.
Il Regno dei Cieli ha la
forma di un individuo che ha raggiunto la perfezione del carattere. Proprio
come le membra del corpo umano sono coordinate in relazioni orizzontali tra
loro e si muovono in unità in risposta ai comandi verticali del cervello, nella
società ideale le persone formano tra loro relazioni orizzontali di
cooperazione e vivono insieme in sintonia con le direttive verticali
provenienti da Dio; nessuno ferisce il suo prossimo perché, in tale società, se
anche una sola persona soffre, tutti avvertono il Cuore di Dio, coinvolto nel
dolore di quella persona.
Se tuttavia gli uomini, per
quanto puri d'animo, dovessero vivere in condizioni primitive come i
cavernicoli, la loro società non potrebbe essere considerata il Regno dei Cieli
che Dio e l'uomo desiderano. Poiché Dio ci delegò a dominare ogni cosa (Gn.
1:28), gli uomini di perfetto carattere, per realizzare lo scopo della creazione,
devono sviluppare la scienza, controllare la natura e creare un ambiente di
vita e una struttura sociale assolutamente gradevoli. Questo sarà il Regno dei Cieli
in terra. Dopo aver conseguito la piena maturità e aver vissuto nel Regno di Dio
terreno, l'uomo abbandonerà il suo corpo fisico e passerà nel mondo spirituale,
dove andrà a far parte del Regno dei Cieli in cielo. Perciò, il precipuo scopo
di creazione di Dio è costruire il Regno dei Cieli in terra.
Le conseguenze della caduta
dell'uomo
L'uomo cadde quand'era
immaturo e si trovava ancora nel periodo di crescita. Abbiamo già chiarito
perché era necessario il periodo di crescita e abbiamo già dimostrato l'assunto
che i primi esseri umani caddero quand'erano ancora immaturi.3 A causa della
Caduta, l'uomo non poté diventare tempio di Dio e, al contrario, si unì a
Satana e divenne la sua dimora; invece di coltivare la natura divina, acquisì
la natura del male.
Gli uomini malvagi hanno
propagato il male ai loro figli, costituendo famiglie malvagie, società
malvagie e un mondo malvagio. Questo è l'inferno in terra, nel quale abbiamo
vissuto. Nell'inferno non possiamo formare adeguate relazioni orizzontali di
cooperazione tra noi, perché la nostra relazione verticale con Dio è
interrotta, ed arrechiamo danno agli altri, perché pensiamo che il dolore e la sofferenza
del prossimo non ci riguardi.
L'uomo abituato a vivere
nell'inferno in terra finisce naturalmente, quando conclude la sua vita fisica,
nell'inferno nel mondo spirituale. Proprio perché, invece di costruire il Regno
di Dio, abbiamo stabilito la sovranità di Satana, questi è chiamato il
"principe di questo mondo" (Gv. 12:31) e "l'iddio di questo
secolo" (2 Cor. 4:4).
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