mercoledì 24 dicembre 2014

La Predestinazione della Volontà di Dio

La Predestinazione della Volontà di Dio

Prima di parlare della predestinazione della Volontà di Dio, esaminiamo innanzi tutto il contenuto della Sua volontà. Poiché Dio non poté completare il Suo scopo di creazione, a causa della Caduta dell'uomo, la Sua Volontà, nel condurre la provvidenza per l'umanità caduta, è ancora intesa a completare lo scopo della creazione. In questo senso, la Volontà di Dio è completare la restaurazione.

Dobbiamo poi sapere che Dio predetermina la Sua Volontà prima di operare per la sua realizzazione. Quando creò gli uomini, Dio decise che essi realizzassero lo scopo della creazione. Non potendo completare la Sua Volontà a causa della Caduta, Dio si ripropose di compierla attraverso la provvidenza di restaurazione e, d'allora in poi, si è adoperato a realizzarla.

Dio deve predestinare la Sua Volontà - e ottenerne la realizzazione - operando nel bene e non nel male. Dio è l'Autore della bontà, perciò il Suo scopo di creazione è buono e, allo stesso modo, lo scopo della provvidenza di restaurazione e la Volontà di Dio di realizzare tale scopo sono buoni. Per questo motivo, Dio non prende in considerazione nulla che possa impedire od ostacolare il compimento dello scopo della creazione. In particolare, Dio non può aver predestinato la Caduta dell'uomo o i peccati, per i quali l'uomo caduto è soggetto al giudizio, né può predestinare eventi come la distruzione del cosmo. Se simili sventure fossero il risultato inevitabile della Sua predestinazione, Dio non potrebbe essere l'Autore della bontà. 

Inoltre, se Dio stesso avesse predestinato simili spiacevoli risultati, non avrebbe espresso rammarico, come fece, ad esempio, per la malvagità degli uomini caduti (Gn. 6:6), o per la mancanza di fede di Saul (1 Sam. 15:11). Questi versi mostrano che il male non è il risultato della predestinazione di Dio, ma piuttosto la conseguenza del fallimento degli uomini caduti che, invece di realizzare la loro responsabilità, danno una mano a Satana.

Fino a che punto Dio predestina la Sua Volontà - la realizzazione finale dello scopo della creazione? Dio è l'Essere assoluto, unico, eterno e immutabile; perciò, anche lo scopo della Sua creazione deve essere assoluto, unico, eterno e immutabile e, allo stesso modo, la Sua Volontà per la provvidenza di restaurazione, la cui meta è la realizzazione dello scopo della creazione, dev'essere a sua volta assoluta, unica, eterna e immutabile. Ne consegue che anche la predestinazione, da parte di Dio, della Sua Volontà – cioè che lo scopo della creazione, prima o poi, sia completato – dev'essere assoluta, così com'è scritto:

“Io l'ho detto, e lo farò avvenire; ne ho formato il disegno e l'eseguirò - Is. 46:11

Poiché Dio predestina la Sua Volontà in termini assoluti, se la persona scelta per realizzare la Sua Volontà fallisce, Dio deve continuare a condurre la Sua provvidenza fino alla fine, anche se ciò implica la scelta di un'altra persona per svolgere la stessa missione.

Ad esempio, Dio voleva che il Suo scopo di creazione si compisse con Adamo. Anche se così non avvenne, la predestinazione, da parte di Dio, di questa Volontà provvidenziale rimase assoluta. Perciò, Dio mandò Gesù come secondo Adamo e cercò di realizzare la Sua Volontà con lui. Ma neanche Gesù poté ottenere la completa realizzazione della Volontà di Dio, a causa della mancanza di fede degli Ebrei,1 e promise che sarebbe in ogni caso ritornato per realizzarla (Mt. 16:27). Allo stesso modo, Dio voleva stabilire la fondazione familiare per il Messia attraverso la provvidenza basata su Caino e Abele. Ma Caino uccise Abele e Dio cercò nuovamente di realizzare la Sua Volontà con la famiglia di Noè. 

Quando anche la famiglia di Noè fallì, Dio scelse Abramo e attivò attraverso di lui una nuova provvidenza. Possiamo vedere lo stesso fenomeno riferito alla missione degli individui: Dio cercò di porre rimedio alla mancata realizzazione della Sua Volontà con Abele, scegliendo in sostituzione Set (Gn. 4:25). Dio cercò di realizzare la Sua Volontà, lasciata incompiuta da Mosè, scegliendo in sua vece Giosuè (Gs. 1:5). Dio fece un secondo tentativo, quando la Sua Volontà per Giuda, che tradì Gesù, fu vanificata, designando al suo posto Mattia (At. 1:24-26)

La Predestinazione del modo in cui la Volontà di Dio si realizza
Secondo il Principio di Creazione, lo scopo di creazione di Dio può essere realizzato solo quando l'uomo completa la sua parte di responsabilità.2 Anche se la Volontà di Dio, tesa a realizzare tale scopo attraverso la provvidenza di restaurazione, è assoluta e non può essere influenzata dall'uomo, la sua realizzazione richiede necessariamente il compimento della parte di responsabilità umana. In origine, lo scopo di creazione di Dio doveva essere realizzato da Adamo ed Eva, ma soltanto dopo che avessero completato la responsabilità loro affidata, astenendosi dal mangiare il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male (Gn. 2:17). Analogamente, nella provvidenza di restaurazione, la Volontà di Dio si compie soltanto quando la figura centrale responsabile di una missione completa la sua parte di responsabilità. Ad esempio, gli Ebrei, come nazione centrale della provvidenza, dovevano credere in Gesù e seguirlo incondizionatamente, perché Dio realizzasse la salvezza completa in quel tempo. Poiché invece gli Ebrei mancarono di fede e non realizzarono la propria responsabilità, il compimento della volontà di Dio dovette essere procrastinato fino al tempo del Secondo Avvento.
Fino a che punto Dio predestina lo sviluppo degli avvenimenti della provvidenza? Anche se la Volontà di Dio di completare lo scopo della provvidenza di restaurazione è assoluta, Dio predestina il processo della sua attuazione condizionalmente, subordinandolo alla realizzazione del cinque per cento di responsabilità della figura centrale, che dev'essere collegato al novantacinque per cento di responsabilità di Dio. La proporzione del cinque per cento sta ad indicare che la parte di responsabilità dell'uomo è estremamente piccola, a paragone di quella di Dio. Tuttavia, per l'uomo, questo cinque per cento corrisponde al cento per cento dell'impegno.
Per citare alcuni esempi, Dio predestinò che la Sua Volontà si compisse con Adamo ed Eva, soltanto dopo che si fossero astenuti dal mangiare il frutto e avessero completato la loro responsabilità. Nella provvidenza di restaurazione tramite Noè, Dio predestinò che la Sua Volontà si realizzasse solo dopo che Noè avesse completato la sua responsabilità, dedicandosi con la massima devozione alla costruzione dell'arca. Nella provvidenza di salvezza tramite Gesù, Dio predestinò che la Sua Volontà si realizzasse soltanto dopo che gli uomini caduti avessero completato la loro responsabilità, credendo in Gesù come Messia e rendendogli devotamente servizio (Gv. 3:16). Tuttavia, volta per volta, gli uomini dimostrarono di non essere all'altezza, neppure della loro modesta parte di responsabilità, e di conseguenza la provvidenza di Dio si è ripetutamente prolungata. È scritto nella Bibbia:
“La preghiera della fede salverà il malato” - Giac. 5:15
“La tua fede t'ha salvata” - Mc. 5:34
“Perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi picchia” - Mt. 7:8
Questi versi confermano come Dio predestina la realizzazione della Sua Volontà, a condizione che l'uomo completi la sua parte di responsabilità. Da questi esempi dobbiamo riconoscere quanto sia minuscola la parte di responsabilità dell'uomo, a paragone dell'impegno e della grazia di Dio, che costituiscono la Sua parte di responsabilità. D'altra parte, possiamo intuire quanta difficoltà le figure centrali della provvidenza abbiano incontrato nel realizzare la loro responsabilità, considerando quante volte non si mostrarono all'altezza della parte pur modesta loro affidata.

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