giovedì 4 dicembre 2014

Insegnamenti tratti dal Corso di Mosè

Insegnamenti tratti dal Corso di Mosè

Nel corso del tempo, gli uomini di fede hanno letto il racconto biblico di Mosè, considerandolo semplicemente un'esposizione della sua vita e della storia d'Israele. Nessuno ha davvero capito che, con questo racconto, Dio intendeva rivelare i segreti della provvidenza di restaurazione. Solo Gesù ne parlò, dicendo:

"In verità, in verità io vi dico, che il figliuolo non può da sé stesso far cosa alcuna se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa similmente" - Gv. 5:19

Tuttavia, Gesù morì senza aver spiegato il vero significato del corso di Mosè (Gv. 16:12). In queste pagine, abbiamo rivelato come Mosè abbia tracciato il modello del corso della provvidenza di restaurazione. Confrontando questa sezione con la prossima, si potrà comprendere più chiaramente come, attraverso il corso di Mosè, Dio abbia indicato la strada che Gesù doveva seguire. Comunque, anche studiando la sola provvidenza centrata su Mosè, non possiamo non concludere che Dio esiste e ha guidato la storia umana verso la realizzazione di uno scopo unico e assoluto.

Il corso di Mosè dimostra inoltre che il risultato effettivo della vita di un uomo dipende dalla realizzazione della sua responsabilità, a prescindere dal piano predisposto da Dio. La Volontà predestinata da Dio non può compiersi tramite l'uomo, incaricato della sua realizzazione, se questi non completa la sua parte di responsabilità. In particolare, Dio comandò a Mosè di guidare gli Israeliti in Canaan, la terra di latte e miele, ma quando Mosè e il popolo non realizzarono la loro parte di responsabilità, solo Giosuè e Caleb, fra gli Israeliti della prima generazione, entrarono in Canaan, mentre tutti gli altri morirono nel deserto.

Inoltre, Dio non interviene nella parte di responsabilità dell'uomo, ma opera solo sui risultati che l'uomo effettivamente consegue. Dio guidò gli Ebrei con segni e miracoli sorprendenti, ma non interferì nelle loro azioni quando venerarono il vitello d'oro, durante l'assenza di Mosè, salito sulla montagna, e non intervenne neppure quando Mosè colpì la roccia due volte. In tali occasioni, essi stavano completando la parte di responsabilità, che era loro compito esclusivo realizzare. Comunque, Dio considerò il risultato delle loro azioni, cioè se avessero realizzato la loro parte di responsabilità oppure no, e si regolò di conseguenza.

Il corso di Mosè dimostra che la predestinazione della Volontà di Dio è assoluta. Dio predetermina assolutamente che la Sua Volontà si compia e cerca continuamente di realizzarla, finché non ci riesce. Perciò, quando Mosè non completò la sua responsabilità, Dio trovò un successore, Giosuè, e lavorò con determinazione per completare la Sua Volontà attraverso di lui. In generale, quando un uomo nella posizione di Abele, scelto da Dio, non completa la missione affidatagli, un altro nella posizione di Caino, che ha dimostrato estrema devozione, sostituisce la figura Abele e ne eredita la missione. Gesù descrisse una situazione del genere quando disse:

"Or dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno de' cieli è preso a forza ed i violenti se ne impadroniscono" - Mt. 11:1214

Il corso di Mosè dimostra che la prova che un uomo deve affrontare è tanto più grande, quanto più grande è la sua missione. Poiché, con la Caduta, i primi antenati non credettero in Dio e gli volsero le spalle, le figure centrali, che restaurano la fondazione di fede, devono superare una prova in cui Dio le abbandona. Mosè dovette superare una prova in cui Dio cercò di ucciderlo (Es. 4:24) prima che potesse emergere come guida degl'Israeliti.

Con la condizione della Caduta, Satana legò gli esseri umani in una relazione con lui. Di conseguenza, Dio non concede all'uomo la Sua grazia senza una adeguata condizione, perché, se lo facesse, darebbe adito all'accusa di Satana. 

  • Quando intende dare una grazia, Dio sottopone l'uomo a una prova, prima o dopo, per eludere l'accusa di Satana. Il corso di Mosè ce ne dà un esempio. 
  • Dio diede a Mosè la grazia d'iniziare il primo corso per partire dall'Egitto, solo dopo il superamento della prova di vivere quarant'anni nel palazzo del Faraone
  • La grazia d'iniziare il secondo corso per partire dall'Egitto, solo dopo il superamento della prova di vivere quarant'anni nel deserto di Madian (Es. 2:23). 
  • Solo dopo la prova in cui cercò di uccidere Mosè (Es. 4:25), Dio concesse i tre segni e le dieci piaghe (Es. 7-12)
  • E dopo la prova del corso di tre giorni (Es. 10:22), Dio concesse le colonne di nubi e di fuoco (Es. 13:21). 
  • Dopo la prova dell'attraversamento del Mar Rosso (Es. 14:21-22), Dio diede la grazia della manna e delle quaglie (Es. 16:13). 
  • Dopo la prova della battaglia con gli Amalechiti (Es. 17:10), Dio concesse la grazia delle Tavole di pietra, del Tabernacolo e dell'Arca (Es. 31:18). 
  • La grazia dell'acqua dalla roccia (Nm. 20:9), giunse solo dopo la prova del vagabondaggio di quarant'anni nel deserto. 
  • Quando Dio mandò i serpenti velenosi, il pentimento del popolo fu la condizione per la grazia del serpente di bronzo (Nm. 21:6-9). Questi sono gli insegnamenti che ci vengono dal corso di Mosè.


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