sabato 22 novembre 2014

Il Periodo del Regno Unito e il Periodo dell'impero Cristiano


Il Periodo del Regno Unito e il Periodo dell'impero Cristiano
Quando la Prima Israele, finito il periodo dei giudici, entrò in quello del regno unito, le funzioni precedentemente svolte dal giudice vennero ripartite tra le diverse figure del profeta, del sacerdote e del re. I profeti ricevevano istruzioni dirette da Dio, i sacerdoti custodivano il Tabernacolo e più tardi il Tempio, e il re governava la nazione. Ognuno espletava la propria specifica missione nel guidare Israele verso la realizzazione della meta della provvidenza di restaurazione. Lo scopo del periodo dell'impero cristiano fu quello di restaurare il periodo del regno unito attraverso condizioni d'indennizzo parallele.
Così, alla fine del periodo delle chiese regionali, la missione dei capi religiosi fu ripartita tra le persone dei capi monastici, che corrispondevano ai profeti, del papa, che corrispondeva al sommo sacerdote, e dell'imperatore, che governava il popolo. Tutti insieme erano responsabili di guidare la Seconda Israele a realizzare la meta della provvidenza di restaurazione. Nel periodo precedente, la chiesa cristiana si era divisa nei cinque patriarcati di Gerusalemme, Antiochia, Alessandria, Costantinopoli e Roma, con quest'ultimo dominante nell'Occidente. Il papa - con questo nome fu chiamato il patriarca romano - dirigeva tutti i vescovi e gli abati dell'Europa occidentale.
Nel periodo del regno unito, i re stabilirono il regno d'Israele centrato sul Tempio, realizzando così l'ideale del Tabernacolo di Mosè, concepito per la prima volta al tempo dell'Esodo, come corso in immagine per l'edificazione del Regno dei Cieli governato da Gesù, che un giorno sarebbe venuto a stabilirlo come Re dei Re (Is. 9:5). Analogamente, nel periodo dell'impero cristiano, l'impero di Carlo Magno realizzò l'ideale dello stato cristiano teorizzato ne La città di Dio da Sant'Agostino - che era vissuto proprio all'epoca della liberazione dei Cristiani dall'oppressione dell'Impero Romano, un'epoca parallela a quella di Mosè.
Anche questo era un corso in immagine per l'edificazione del Regno di Dio, che Cristo come Re dei Re avrebbe stabilito al suo ritorno. Di conseguenza, in questo periodo, l'imperatore e il papa dovevano realizzare lo stato cristiano ideale unendosi di vero cuore per seguire la Volontà di Dio. Il regno spirituale costruito sulla fondazione spirituale per il Messia, governato dal papa, e il regno temporale governato dall'imperatore avrebbero dovuto unirsi sulla base dell'insegnamento di Cristo. Se ciò fosse avvenuto, religione, politica ed economia si sarebbero armonizzate e la fondazione per il Secondo Avvento di Cristo sarebbe stata stabilita in quel tempo.
Nel periodo del regno unito d'Israele, il re era la figura centrale per restaurare la fondazione di fede, ed era responsabile di realizzare la parola di Dio trasmessa attraverso i profeti. Prima dell'incoronazione del re, il profeta e il sommo sacerdote dovevano mostrare e insegnare la Parola di Dio, e perciò si trovavano nella posizione di Abele. La missione loro richiesta dalla provvidenza di restaurazione era quella di restaurare il mondo fisico dalla posizione dell'arcangelo, come rappresentanti del mondo spirituale. Tuttavia, dopo aver posto la fondazione perché il re potesse venire, e averlo incoronato e benedetto come tale, dovevano prendere nei suoi confronti la posizione di Caino. Il re doveva governare il regno seguendo le indicazioni dei profeti, e questi ultimi dovevano obbedire al re come suoi sudditi e consiglieri.
Circa 800 anni dopo che i discendenti di Abramo erano entrati in Egitto, il profeta Samuele, obbedendo al comando di Dio, incoronò Saul primo re d'Israele (1 Sam. 8:19-22; 10:1-24). Se Saul, venendo sulla fondazione dei 400 anni sotto i giudici, avesse completato i quarant'anni del suo regno secondo i desideri di Dio, si sarebbe trovato nella posizione di aver restaurato tramite indennizzo i 400 anni di schiavitù in Egitto e i quarant'anni di Mosè nel palazzo del Faraone; avrebbe inoltre completato la fondazione basata sul numero quaranta per la separazione di Satana e posto così la fondazione di fede.
Se in particolare Saul, su questa fondazione, avesse costruito ed esaltato il Tempio, l'immagine del Messia, sarebbe stato nella posizione che avrebbe dovuto essere di Mosè se questi, anziché fallire il primo corso nazionale per restaurare Canaan, avesse costruito e glorificato il Tempio in Canaan. Se poi gli Israeliti si fossero posti su tale fondazione di fede, seguendo fedelmente Saul nell'onorare il Tempio, avrebbero posto la fondazione di sostanza, stabilendo così in quel tempo la fondazione per il Messia.
Invece, Saul disobbedì ai comandi che Dio gli impartì tramite il profeta Samuele (1 Sam. 15:1-23), e perciò non fu in condizione di costruire il Tempio. Col suo fallimento, Saul si trovò nella stessa posizione di Mosè, dopo il fallimento di questi nel primo corso nazionale per restaurare Canaan. Com'era già successo nel caso di Mosè, la provvidenza di restaurazione tramite Saul fu estesa. Sarebbero passati quarant'anni di regno di Davide e quarant'anni di regno di Salomone prima di poter porre la fondazione di fede e costruire il Tempio.
Inoltre, come è stato chiarito in precedenza, Saul era anche nella posizione di Abramo. Nello stesso modo in cui la Volontà demandata ad Abramo venne finalmente adempiuta tramite Isacco e Giacobbe, la Volontà di Dio di costruire il Tempio tramite Saul dovette essere prolungata attraverso il regno di Davide e finalmente realizzata nel regno di Salomone. Purtroppo, Salomone lasciò la posizione di Abele per l'offerta sostanziale, abbandonandosi alla lussuria con le sue molte mogli straniere, che lo allontanarono da Dio (1 Re 11:3-7). Perciò, Israele non poté stabilire la fondazione di sostanza e la fondazione per il Messia, che avrebbe dovuto essere posta nel periodo del regno unito, non fu realizzata.
Nel periodo dell'impero cristiano, tutte le condizioni riferite al regno unito dovevano essere restaurate tramite condizioni d'indennizzo parallele. Una volta ancora, la figura centrale per restaurare la fondazione di fede fu l'imperatore, al quale fece capo la responsabilità di concretizzare gli ideali cristiani espressi dai vertici monastici e dal papa. Il papa, da parte sua, svolse un ruolo paragonabile a quello del sommo sacerdote d'Israele, che riceveva i comandi di Dio tramite i profeti, ed ebbe la responsabilità di porre la fondazione spirituale sulla quale l'imperatore potesse realizzare lo stato cristiano ideale. Dopo aver incoronato e benedetto l'imperatore, il papa avrebbe dovuto obbedirgli nelle materie temporali come uno dei suoi sudditi e l'imperatore, a sua volta, avrebbe dovuto sostenere e assecondare l'opera spirituale del papato nel regno.
Il papa Leone III incoronò Carlo Magno e lo benedisse come primo imperatore della Cristianità nell'800 d.C. Carlo Magno stava sulla fondazione del periodo di 400 anni delle chiese regionali, che aveva restaurato tramite indennizzo, sotto forma di parallelismo sostanziale, il periodo di 400 anni dei giudici. Perciò, Carlo Magno stava, come Saul, su una fondazione basata sul numero quaranta per la separazione di Satana, e doveva stabilire la fondazione di fede vivendo fedelmente gli insegnamenti di Gesù, nel suo impegno di realizzare l'ideale dello stato cristiano. In effetti, con l'incoronazione a imperatore, Carlo Magno conseguì questa fondazione.
Se la Seconda Israele avesse seguito Carlo Magno con fede assoluta, avrebbe posto la fondazione di sostanza e di conseguenza si sarebbe stabilita la fondazione per ricevere il Messia. In altre parole, il regno spirituale guidato dal papa e il regno terreno guidato dall'imperatore dovevano pienamente unirsi sulla già esistente fondazione spirituale per il Messia, così Cristo sarebbe tornato su questa terra e avrebbe costruito il suo Regno. Invece, gli imperatori non obbedirono alla Volontà di Dio e lasciarono la posizione di Abele per l'offerta sostanziale. Né la fondazione di sostanza, né la fondazione per il Secondo Avvento del Messia poterono essere stabilite.

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