Il Periodo del Regno Unito e
il Periodo dell'impero Cristiano
Quando la Prima Israele,
finito il periodo dei giudici, entrò in quello del regno unito, le funzioni
precedentemente svolte dal giudice vennero ripartite tra le diverse figure del
profeta, del sacerdote e del re. I profeti ricevevano istruzioni dirette da
Dio, i sacerdoti custodivano il Tabernacolo e più tardi il Tempio, e il re governava
la nazione. Ognuno espletava la propria specifica missione nel guidare Israele
verso la realizzazione della meta della provvidenza di restaurazione. Lo scopo
del periodo dell'impero cristiano fu quello di restaurare il periodo del regno unito
attraverso condizioni d'indennizzo parallele.
Così, alla fine del periodo delle
chiese regionali, la missione dei capi religiosi fu ripartita tra le persone
dei capi monastici, che corrispondevano ai profeti, del papa, che corrispondeva
al sommo sacerdote, e dell'imperatore, che governava il popolo. Tutti insieme erano
responsabili di guidare la Seconda Israele a realizzare la meta della
provvidenza di restaurazione. Nel periodo precedente, la chiesa cristiana si
era divisa nei cinque patriarcati di Gerusalemme, Antiochia, Alessandria,
Costantinopoli e Roma, con quest'ultimo dominante nell'Occidente. Il papa - con
questo nome fu chiamato il patriarca romano - dirigeva tutti i vescovi e gli
abati dell'Europa occidentale.
Nel periodo del regno unito,
i re stabilirono il regno d'Israele centrato sul Tempio, realizzando così
l'ideale del Tabernacolo di Mosè, concepito per la prima volta al tempo
dell'Esodo, come corso in immagine per l'edificazione del Regno dei Cieli
governato da Gesù, che un giorno sarebbe venuto a stabilirlo come Re dei Re
(Is. 9:5). Analogamente, nel periodo dell'impero cristiano, l'impero di Carlo
Magno realizzò l'ideale dello stato cristiano teorizzato ne La città di Dio da Sant'Agostino
- che era vissuto proprio all'epoca della liberazione dei Cristiani dall'oppressione
dell'Impero Romano, un'epoca parallela a quella di Mosè.
Anche questo era un
corso in immagine per l'edificazione del Regno di Dio, che Cristo come Re dei
Re avrebbe stabilito al suo ritorno. Di conseguenza, in questo periodo,
l'imperatore e il papa dovevano realizzare lo stato cristiano ideale unendosi
di vero cuore per seguire la Volontà di Dio. Il regno spirituale costruito
sulla fondazione spirituale per il Messia, governato dal papa, e il regno
temporale governato dall'imperatore avrebbero dovuto unirsi sulla base
dell'insegnamento di Cristo. Se ciò fosse avvenuto, religione, politica ed
economia si sarebbero armonizzate e la fondazione per il Secondo Avvento di
Cristo sarebbe stata stabilita in quel tempo.
Nel periodo del regno unito
d'Israele, il re era la figura centrale per restaurare la fondazione di fede,
ed era responsabile di realizzare la parola di Dio trasmessa attraverso i
profeti. Prima dell'incoronazione del re, il profeta e il sommo sacerdote
dovevano mostrare e insegnare la Parola di Dio, e perciò si trovavano nella
posizione di Abele. La missione loro richiesta dalla provvidenza di restaurazione
era quella di restaurare il mondo fisico dalla posizione dell'arcangelo, come rappresentanti
del mondo spirituale. Tuttavia, dopo aver posto la fondazione perché il re
potesse venire, e averlo incoronato e benedetto come tale, dovevano prendere
nei suoi confronti la posizione di Caino. Il re doveva governare il regno seguendo
le indicazioni dei profeti, e questi ultimi dovevano obbedire al re come suoi
sudditi e consiglieri.
Circa 800 anni dopo che i
discendenti di Abramo erano entrati in Egitto, il profeta Samuele, obbedendo al
comando di Dio, incoronò Saul primo re d'Israele (1 Sam. 8:19-22; 10:1-24). Se
Saul, venendo sulla fondazione dei 400 anni sotto i giudici, avesse completato
i quarant'anni del suo regno secondo i desideri di Dio, si sarebbe trovato
nella posizione di aver restaurato tramite indennizzo i 400 anni di schiavitù
in Egitto e i quarant'anni di Mosè nel palazzo del Faraone; avrebbe inoltre
completato la fondazione basata sul numero quaranta per la separazione di Satana
e posto così la fondazione di fede.
Se in particolare Saul, su questa fondazione,
avesse costruito ed esaltato il Tempio, l'immagine del Messia, sarebbe stato nella
posizione che avrebbe dovuto essere di Mosè se questi, anziché fallire il primo
corso nazionale per restaurare Canaan, avesse costruito e glorificato il Tempio
in Canaan. Se poi gli Israeliti si fossero posti su tale fondazione di fede, seguendo
fedelmente Saul nell'onorare il Tempio, avrebbero posto la fondazione di
sostanza, stabilendo così in quel tempo la fondazione per il Messia.
Invece, Saul disobbedì ai
comandi che Dio gli impartì tramite il profeta Samuele (1 Sam. 15:1-23), e
perciò non fu in condizione di costruire il Tempio. Col suo fallimento, Saul si
trovò nella stessa posizione di Mosè, dopo il fallimento di questi nel primo
corso nazionale per restaurare Canaan. Com'era già successo nel caso di Mosè,
la provvidenza di restaurazione tramite Saul fu estesa. Sarebbero passati
quarant'anni di regno di Davide e quarant'anni di regno di Salomone prima di
poter porre la fondazione di fede e costruire il Tempio.
Inoltre, come è stato
chiarito in precedenza, Saul era anche nella posizione di Abramo. Nello stesso
modo in cui la Volontà demandata ad Abramo venne finalmente adempiuta tramite
Isacco e Giacobbe, la Volontà di Dio di costruire il Tempio tramite Saul
dovette essere prolungata attraverso il regno di Davide e finalmente realizzata
nel regno di Salomone. Purtroppo, Salomone lasciò la posizione di Abele per
l'offerta sostanziale, abbandonandosi alla lussuria con le sue molte mogli
straniere, che lo allontanarono da Dio (1 Re 11:3-7). Perciò, Israele non poté
stabilire la fondazione di sostanza e la fondazione per il Messia, che avrebbe
dovuto essere posta nel periodo del regno unito, non fu realizzata.
Nel periodo dell'impero
cristiano, tutte le condizioni riferite al regno unito dovevano essere
restaurate tramite condizioni d'indennizzo parallele. Una volta ancora, la
figura centrale per restaurare la fondazione di fede fu l'imperatore, al quale
fece capo la responsabilità di concretizzare gli ideali cristiani espressi dai vertici
monastici e dal papa. Il papa, da parte sua, svolse un ruolo paragonabile a quello
del sommo sacerdote d'Israele, che riceveva i comandi di Dio tramite i profeti,
ed ebbe la responsabilità di porre la fondazione spirituale sulla quale l'imperatore
potesse realizzare lo stato cristiano ideale. Dopo aver incoronato e benedetto
l'imperatore, il papa avrebbe dovuto obbedirgli nelle materie temporali come uno
dei suoi sudditi e l'imperatore, a sua volta, avrebbe dovuto sostenere e assecondare
l'opera spirituale del papato nel regno.
Il papa Leone III incoronò
Carlo Magno e lo benedisse come primo imperatore della Cristianità nell'800
d.C. Carlo Magno stava sulla fondazione del periodo di 400 anni delle chiese
regionali, che aveva restaurato tramite indennizzo, sotto forma di parallelismo
sostanziale, il periodo di 400 anni dei giudici. Perciò, Carlo Magno stava,
come Saul, su una fondazione basata sul numero quaranta per la separazione di
Satana, e doveva stabilire la fondazione di fede vivendo fedelmente gli
insegnamenti di Gesù, nel suo impegno di realizzare l'ideale dello stato cristiano.
In effetti, con l'incoronazione a imperatore, Carlo Magno conseguì questa
fondazione.
Se la Seconda Israele avesse seguito Carlo Magno con fede assoluta,
avrebbe posto la fondazione di sostanza e di conseguenza si sarebbe stabilita la
fondazione per ricevere il Messia. In altre parole, il regno spirituale guidato
dal papa e il regno terreno guidato dall'imperatore dovevano pienamente unirsi
sulla già esistente fondazione spirituale per il Messia, così Cristo sarebbe
tornato su questa terra e avrebbe costruito il suo Regno. Invece, gli
imperatori non obbedirono alla Volontà di Dio e lasciarono la posizione di
Abele per l'offerta sostanziale. Né la fondazione di sostanza, né la fondazione
per il Secondo Avvento del Messia poterono essere stabilite.
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