martedì 2 dicembre 2014

Gesù prende la missione di Giovanni Battista

La Provvidenza di Restaurazione sotto la guida di Gesù

Il Secondo Corso Mondiale per Restaurare Canaan

La Fondazione di Fede

Gesù prende la missione di Giovanni Battista

Di fronte a Gesù, l'Adamo perfetto, Giovanni Battista aveva il ruolo di Adamo restaurato. Giovanni doveva stabilire la fondazione per il Messia, completando tutte le missioni lasciate incompiute dalle figure centrali del passato, che avevano lavorato per restaurare le fondazioni di fede e sostanza. Su questa fondazione, Giovanni doveva presentare a Gesù tutti i frutti della storia provvidenziale e guidare il popolo ebreo, che aveva fiducia in lui e lo seguiva, a ricevere Gesù. Alla fine, egli stesso doveva servire Gesù con fede e devozione. Anche se Giovanni Battista non lo sapeva, il battesimo che aveva dato a Gesù sul Giordano (Mt. 3:16) era in realtà una cerimonia per offrire a Gesù tutto ciò che Giovanni aveva realizzato per la Volontà di Dio nella sua vita. Nonostante ciò, quando Giovanni cominciò a dubitare di Gesù e alla fine si oppose persino al suo lavoro, il popolo ebreo, che aveva la più alta stima di Giovanni, fu spinto a non credere in Gesù.19 Di conseguenza, la fondazione di fede che Giovanni aveva posto per il primo corso mondiale per restaurare Canaan fu invasa da Satana. A questo punto, Gesù stesso dovette prendere la missione di Giovanni e restaurare tramite indennizzo la fondazione di fede, per iniziare il secondo corso mondiale per restaurare Canaan. Così, Gesù digiunò quaranta giorni nel deserto, per separare Satana, proprio allo scopo di restaurare la fondazione di fede e, nel fare questo, si abbassò ad assumere la posizione di Giovanni Battista.

Gesù, venuto come Figlio unigenito di Dio e Signore di Gloria, non doveva percorrere una strada di sofferenza (1 Cor. 2:8). Piuttosto, Giovanni Battista, nato con la missione di raddrizzare la via a Gesù, doveva andare attraverso le tribolazioni. Tuttavia, poiché Giovanni non completò la sua responsabilità, Gesù dovette soffrire al suo posto. Gesù intimò a Pietro di non rivelare al popolo che egli era il Messia (Mt. 16:20) perché aveva assunto il ruolo di Giovanni, pur essendo il Messia, per iniziare questa fase della provvidenza.

I quaranta giorni di digiuno e le tre tentazioni nel deserto di Gesù

Esaminiamo le cause remote e immediate dei quaranta giorni di digiuno e delle tre tentazioni di Gesù. Nel corso nazionale per restaurare Canaan, Mosè perse la fede, davanti alla roccia, e la colpì due volte. Come risultato, la roccia, che simboleggiava Gesù (1 Cor. 10:4), fu contaminata da Satana. Questo atto dimostrò la possibilità che, a secoli di distanza, con la venuta Gesù sulle orme del corso di Mosè, Giovanni Battista perdesse la fede e quindi Satana attaccasse Gesù, la realizzazione della roccia. L'atto di Mosè dimostrò anche la possibilità che Satana invadesse la fondazione di fede posta da Giovanni Battista. Così, l'atto di Mosè di colpire la roccia due volte fu la causa remota per cui, se Giovanni avesse perso la fede, Gesù sarebbe stato costretto, per restaurare la fondazione di fede, a completare quaranta giorni di digiuno e affrontare tre tentazioni nel deserto.

Giovanni Battista perse effettivamente la fede20 e Satana invase la fondazione di fede posta da Giovanni. Questa fu la causa immediata per cui Gesù dovette realizzare una fondazione basata sul numero quaranta per la separazione di Satana, digiunando quaranta giorni e superando le tre tentazioni. Facendo questo dalla posizione di Giovanni Battista, Gesù restaurò tramite indennizzo la fondazione di fede. È scritto che dopo quaranta giorni, Satana provò Gesù tre volte. Primo, gli mostrò delle pietre e lo tentò dicendogli di tramutarle in pani. Poi lo portò sul pinnacolo del tempio e lo sfidò a buttarsi giù. Infine, lo portò su un'altissima montagna e gli offrì tutti i regni del mondo, a condizione che si prostrasse ad adorarlo (Mt. 4:1-10).

Quale fu lo scopo di Satana nel porre a Gesù le tre tentazioni? All'inizio, Dio creò l'uomo e gli diede tre grandi benedizioni - perfezione dell'individualità, moltiplicazione dei figli e dominio sulla natura (Gn. 1:28) - con le quali si sarebbe realizzato lo scopo della creazione. Inducendo i primi antenati a cadere, Satana tolse all'umanità le tre grandi benedizioni e impedì così la realizzazione dello scopo della creazione. Gesù venne nel mondo per completare lo scopo della creazione, restaurando queste benedizioni. Perciò, Satana tentò Gesù tre volte, nel tentativo d'impedirgli di restaurare le tre benedizioni e realizzare lo scopo della creazione.

In che modo Gesù affrontò e superò le tre tentazioni? Per prima cosa, esaminiamo come Satana si trovò nella posizione di tentare Gesù. Satana prese per la prima volta una tale posizione dominante quando, nel corso nazionale per restaurare Canaan, reclamò il possesso della roccia e delle Tavole di pietra, che simboleggiavano Gesù e la donna che egli avrebbe sposato, perché Mosè ruppe le Tavole di pietra e colpì la roccia due volte, adirato di fronte alla mancanza di fede del popolo. Quando, nel corso mondiale, Giovanni Battista fallì nella sua responsabilità, gli Ebrei dimostrarono la stessa mancanza di fede e disobbedienza degli Israeliti del tempo di Mosè. Perciò, come Dio aveva già indicato nel corso di Mosè, Satana acquisì una posizione di forza, dalla quale poté tentare Gesù.

Dopo che Gesù ebbe completato i quaranta giorni di digiuno nel deserto, Satana gli apparve e lo tentò dicendo:

Se tu sei Figliuol di Dio, di' che queste pietre divengano pani - Mt. 4:3

Satana aveva il possesso della pietra, e aveva reclamato la roccia che dava acqua e le Tavole di pietra, sulla base della condizione posta prima dall'errore di Mosè e adempiuta poi dalla mancanza di fede di Giovanni Battista. Mosè aveva ottenuto la pietra dopo aver realizzato nel deserto le fondazioni basate sul numero quaranta per la separazione di Satana. Per purificare e restaurare la pietra, Gesù digiunò nel deserto per quaranta giorni. Satana era ben consapevole che Gesù era andato nel deserto per questo scopo e, con l'intento di mantenere il possesso della pietra, gli pose la prima tentazione. Gesù soffrì la fame nel deserto come gli Israeliti al tempo di Mosè. Poiché gli Israeliti furono vinti dalla fame e persero la fede, alla fine Satana poté reclamare il possesso della pietra. Così, se Gesù avesse perso la fede e, per soddisfare la fame, avesse tramutato la pietra in pane, rinunciando a restaurarla, Satana l'avrebbe posseduta per sempre.

La risposta di Gesù a questa tentazione fu:

Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma d'ogni parola che procede dalla bocca di Dio - Mt. 4:4

In origine l'uomo fu creato per vivere di due tipi di nutrimento: quello ottenuto dal mondo fisico per il corpo, e l'amore e la verità di Dio per lo spirito. Tuttavia, lo spirito dell'uomo caduto, che non può ricevere la Parola direttamente da Dio, riceve vita dalle parole di Gesù, venuto come incarnazione della parola di Dio (Gv. 1:14). 

Gesù disse:

Io sono il pan della vita ... se non mangiate la carne del Figliuol dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi - Gv. 6:48-53

Gesù intendeva dire che un uomo non vive un'esistenza vera e sana cibandosi di solo pane e tenendo in vita il corpo. La sua vita non è piena se non si alimenta di Gesù, venuto come il cibo vitale dello spirito. In effetti, la pietra nelle mani di Satana - che significava la roccia e le Tavole di pietra perdute da Mosè - simboleggiava proprio Gesù (1 Cor. 10:4; Ap. 2:17) che veniva sottoposto a questa tentazione.

Nella sua risposta, Gesù volle dire che, anche se stava morendo di fame, non gl'importava ottenere il pane, con cui mantenere in vita il suo corpo, quanto incarnare la Parola di Dio, per nutrire ogni spirito con la vita. Con questo cuore, Gesù era deciso a trionfare su Satana. Inoltre, questa prova aveva lo scopo di ristabilire Gesù nella posizione del Messia, colui che ha raggiunto la perfezione dell'individualità, col superamento della tentazione dalla posizione di Giovanni Battista. Gesù sconfisse Satana perché parlò e agì completamente secondo il Principio. Con la vittoria su questa tentazione, Gesù realizzò la condizione per restaurare la natura individuale alla perfezione e stabilì così la base per la restaurazione della prima benedizione di Dio.

Successivamente, Satana portò Gesù sul pinnacolo del tempio e lo sfidò dicendo:

Se tu sei Figliuol di Dio, gettati giù - Mt. 4:6

Gesù parlò di sé come del Tempio (Gv. 2:19) ed è scritto che i Cristiani sono templi di Dio (1 Cor. 3:16) e membra del corpo di Cristo (1 Cor. 12:27). Da questo possiamo capire che Gesù è il tempio principale, mentre i credenti sono come templi secondari. Gesù venne come Signore del Tempio. Anche Satana dovette riconoscere la sua posizione e perciò pose Gesù sulla cima del Tempio. Quando Satana lo sfidò a gettarsi giù, significò che voleva usurpare la posizione di Gesù come Signore del Tempio, inducendolo a cadere da quella posizione all'infimo stato di uomo caduto. 

In quel momento Gesù gli rispose:

Non tentare il Signore Iddio tuo - Mt. 4:7

In origine, gli angeli furono creati per essere governati dall'uomo che ha realizzato la natura datagli da Dio. Perciò, anche gli angeli caduti devono doverosamente sottomettersi a Gesù, loro Signore. Di conseguenza, il tentativo di un angelo di usurpare la posizione di Gesù come Signore del Tempio fu un atto contrario al Principio. La risposta di Gesù significò che Satana non doveva mettere alla prova Dio, tentando Gesù, l'incarnazione di Dio, che conduce la Sua provvidenza seguendo rigidamente il Principio. Inoltre, Gesù aveva già stabilito la sua posizione di Signore del Tempio, prevalendo nella prima tentazione e restaurando il suo carattere individuale come Tempio incarnato. Perciò, Satana non aveva alcuna condizione per tentare ancora Gesù e avrebbe dovuto ritirarsi.

Superando la seconda tentazione, Gesù, il tempio principale, sposo e Vero Genitore dell'umanità, aprì la strada affinché tutte le persone di fede potessero essere restaurate alla posizione di templi secondari, spose e veri figli. Gesù stabilì così la base sulla quale restaurare la seconda benedizione di Dio.

Alla fine, Satana portò Gesù su una montagna altissima e gli mostrò tutte le cose sotto il sole e la loro gloria, dicendo:

Tutte queste cose io te le darò se, prostrandoti, tu mi adori - Mt. 4:9

A causa della Caduta di Adamo, l'uomo perse la qualifica di Signore della creazione e cadde sotto il dominio di Satana, che usurpò la posizione di Adamo quale padrone della creazione. Avendo le prerogative di Adamo perfetto, Gesù era il Signore della creazione, com'è scritto:

Iddio ha posto ogni cosa sotto i piedi di esso - 1 Cor. 15:27

Satana, che conosceva il Principio, condusse Gesù sulla cima della montagna riconoscendo la sua posizione come Signore della creazione, e poi lo tentò, sperando che anche Gesù, il secondo Adamo, gli si potesse sottomettere come Adamo aveva fatto all'inizio.

Gesù replicò:

Va', Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo, ed a Lui solo rendi il culto - Mt. 4:10

Gli angeli furono creati come spiriti ministratori (Eb. 1:14) per riverire e servire Dio, loro Creatore. Con la sua risposta, Gesù indicò che, secondo il Principio, anche un angelo caduto come Satana doveva adorare Dio e, alla stessa stregua, doveva onorare e servire Gesù, venuto come il corpo del Creatore. Inoltre, superando le due precedenti tentazioni, Gesù aveva già posto la base per restaurare la prima e la seconda benedizione di Dio e, su questa fondazione, avrebbe naturalmente restaurato la terza benedizione e governato la creazione. Gesù disse:

"Va', Satana" perché non c'era più alcuna base sulla quale Satana potesse competere con Gesù per il dominio della natura, che stava già sulla solida fondazione della sua vittoria. Prevalendo nella terza tentazione, Gesù pose la condizione per restaurare il dominio sulla natura - la terza benedizione di Dio.

Il risultato dei quaranta giorni di digiuno e delle tre tentazioni

Secondo il Principio di Creazione, lo scopo di creazione di Dio si realizza solo quando l'uomo attraversa i tre stadi di origine, divisione e unione e stabilisce la base delle quattro posizioni. Tuttavia, Satana bloccò quest'ideale quando i primi antenati stavano ancora costruendo la base delle quattro posizioni. Perciò, nel corso della provvidenza di restaurazione, coi suoi prolungamenti in tre stadi, Dio ha cercato di restaurare tramite indennizzo tutto quello che è andato perduto, lavorando a realizzare fondazioni basate sul numero quaranta per la separazione di Satana. Gesù prevalse sulle tre tentazioni e completò il digiuno di quaranta giorni, come fondazione basata sul numero quaranta per la separazione di Satana. Gesù restaurò così tramite indennizzo, in una sola volta, le varie condizioni che, nel corso della storia, Dio aveva cercato di realizzare in tutte le fondazioni basate sul numero quaranta per la separazione di Satana.

Primo, Gesù restaurò tramite indennizzo, nella posizione di Giovanni Battista, la fondazione di fede per il secondo corso mondiale per restaurare Canaan. In questo modo, Gesù restaurò tutte le offerte fatte a Dio nel corso della provvidenza, per porre la fondazione di fede, comprese le offerte di Caino e Abele, l'arca di Noè, il sacrificio di Abramo, il Tabernacolo di Mosè e il Tempio di Salomone. Inoltre, Gesù restaurò tramite indennizzo, in una sola volta, tutte le fondazioni basate sul numero quaranta per la separazione di Satana, condotte durante i 4000 anni da Adamo in poi, perse nonostante il grande impegno delle figure centrali nel porre la fondazione di fede: i quaranta giorni del giudizio del diluvio di Noè; i tre periodi di quarant'anni nella vita di Mosè e i suoi due digiuni di quaranta giorni; la missione di quaranta giorni di spionaggio; i quarant'anni di vagabondaggio degli Israeliti nel deserto; i 400 anni da Noè ad Abramo, i 400 anni di schiavitù in Egitto e tutti gli altri periodi caratterizzati dal numero quaranta, perduti dal tempo dell'Esodo.

Secondo, elevandosi dalla posizione di Giovanni Battista a quella di Messia, Gesù spianò la strada per la realizzazione delle tre grandi benedizioni di Dio e la restaurazione della base delle quattro posizioni. Avendo completato vittoriosamente la sua offerta, Gesù si stabilì come la realizzazione delle Tavole di pietra, dell'Arca dell'Alleanza, del Tabernacolo, della roccia e del Tempio.

La Fondazione di Sostanza

Gesù, era venuto come Vero Genitore dell'umanità, ma dovette restaurare tramite indennizzo la fondazione basata sul numero quaranta per la separazione di Satana dalla posizione di Giovanni Battista. Perciò, dopo aver restaurato la fondazione di fede (ed essersi elevato alla posizione di Messia e Vero Genitore) Gesù fu nella posizione di genitore. Allo stesso tempo, per stabilire la posizione di Abele per realizzare la condizione d'indennizzo per rimuovere la natura caduta, Gesù fu nella posizione di figlio (ancora nel ruolo di Giovanni Battista in riferimento a quella condizione). In quella posizione, Gesù, col suo digiuno di quaranta giorni, raggiunse a livello mondiale la stessa posizione che Mosè aveva assunto subito dopo aver posto la fondazione di fede per il secondo corso nazionale per restaurare Canaan, superando i quarant'anni di esilio nel deserto di Madian.

Dio aveva condotto la provvidenza per l'inizio del secondo corso nazionale per restaurare Canaan, con i tre segni e le dieci piaghe. Più tardi, Dio aveva condotto la provvidenza per l'inizio del terzo corso nazionale per restaurare Canaan chiedendo agli Israeliti di onorare le tre manifestazioni della grazia divina - le Tavole di pietra, l'Arca dell'Alleanza e il Tabernacolo - e obbedire ai Dieci Comandamenti, che Dio aveva dato, come ricordiamo, sulla fondazione per il Tabernacolo, per restaurare i tre segni e le dieci piaghe, perduti a causa della mancanza di fede degl'Israeliti. Gesù rappresentava la realizzazione delle tre manifestazioni di grazia e dei Dieci Comandamenti. Perciò, Dio condusse la provvidenza per l'inizio del secondo corso mondiale per restaurare Canaan sulla base sulle parole e dei miracoli di Gesù. 

Se avessero creduto in Gesù, che era nella posizione di Giovanni Battista (Abele), e lo avessero seguito, gli Ebrei (Caino) avrebbero realizzato la condizione d'indennizzo per rimuovere la natura caduta e restaurato la fondazione di sostanza. Così, si sarebbe posta la fondazione per il Messia. Su questa fondazione, Gesù si sarebbe elevato dalla posizione di Giovanni Battista a quella di Messia. Poi, Gesù avrebbe innestato di sé tutti gli uomini (Rm. 11:17), facendoli rinascere e purificandoli dal peccato originale. Unendosi col cuore a Dio, l'uomo avrebbe restaurato la natura originale datagli da Dio, e costruito il Regno dei Cieli in terra, al tempo di Gesù.

Il Fallimento del Secondo Corso Mondiale per Restaurare Canaan

Quando il primo corso mondiale per restaurare Canaan finì in fallimento a causa della mancanza di fede di Giovanni Battista, Gesù prese su di sé la missione di Giovanni e affrontò le difficoltà del deserto per quaranta giorni. Gesù restaurò così tramite indennizzo la fondazione di fede per il secondo corso mondiale per restaurare Canaan. È scritto che Satana, sconfitto nelle tre tentazioni, si allontanò da Gesù "fino ad altra occasione" (Lc. 4:13), ad indicare che Satana non aveva lasciato Gesù definitivamente, ma si riprometteva di attaccarlo più tardi. In effetti, Satana attaccò Gesù, lavorando soprattutto attraverso i capi ebrei, i sacerdoti e gli scribi, che non credevano in Gesù. In particolare, Satana attaccò Gesù attraverso Giuda Iscariota, il discepolo che lo tradì.

A causa della mancanza di fede di tali persone, Gesù non poté porre la fondazione di sostanza, né la fondazione per il Messia, nel secondo corso mondiale per restaurare Canaan, e questo finì in un tragico fallimento.

Continua a leggere:

Il Terzo Corso Mondiale per Restaurare Canaan


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