La relazione originale tra Dio e l'umanità
Romani 1:20 ci dice:
“Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue.”
Questa citazione della
bibbia ci aiuta a capire che la natura e il carattere del Creatore si trovano
chiaramente nel creato del creatore.
Nella presentazione che abbiamo
a pena visto possiamo vedere in ogni livello della creazione, passando dalle
particelle … atomi … Molecole … piante … animali … e umani, esiste un modello
di base che nel Principio sono chiamate le “caratteristiche duali”
In questa slide abbiamo Le
caratteristiche duali primarie sono di carattere interiore e forma esteriore
definiscono il tipo di essere e sono le caratteristiche duali più essenziali.
All’interno delle
caratteristiche duali primarie, il carattere interiore è soggetto, mentre la
forma esteriore è oggetto.
Le leggi universali
stabiliscono che due poli uguali si respingano, mentre supportano la unione dei
complementi
Oltre alle caratteristiche
duali essenziale che abbiamo visto, accanto ci sono Le caratteristiche duali
secondarie di mascolinità/positività e femminilità/negatività sono attributi
delle caratteristiche duali primarie o essenziali.
All’interno delle caratteristiche
duali secondarie, la mascolinità/positività è soggetto, e la
femminilità/negatività è oggetto.
Dio è il partner soggetto
armonioso e il corpo unificato armonioso delle caratteristiche duali della
Natura Interiore Originale e della Forma Esteriore Originale
L’essenza di Dio è il Cuore
di Dio.
Il Cuore è l’impulso a dare
amore e ad essere unito in amore con l’oggetto del suo amore.
Dio è un essere di Carattere
Interiore, che include le caratteristiche di intelletto, emozione e volontà.
Dio è anche un essere di Forma
Esteriore che comprende l’Energia Prima Universale, la Legge e l’Ordine
Motivato dal Suo Cuore, Dio
usò il Suo intelletto, la Sua emozione e la Sua volontà per creare attraverso
il potere della Sua Energia originale auto-esistente.
Principio Divino:
“Dio è il soggetto in cui le caratteristiche duali della natura interiore originale e della forma esteriore originale, sono in armonia.
Nello stesso tempo, Dio è l’unione armoniosa della mascolinità e della femminilità, che manifestano rispettivamente le qualità della natura interiore originale e della forma esteriore originale.
In relazione all’universo, Dio è il partner soggetto che ha le qualità della natura interiore e della mascolinità”.
Se abbiamo seguito questa
analisi concludiamo che:
Adamo ed Eva sono
manifestazioni delle caratteristiche duali di Dio, le caratteristiche
essenziali primarie, e anche gli attributi che sono le caratteristiche
secondarie
Malachia 2:10
“Non abbiamo forse tutti noi un solo Padre? Forse non ci ha creati un unico Dio? Perché dunque agire con perfidia l'uno contro l'altro profanando l'alleanza dei nostri padri?"
Matt. 6:26
“Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?
In Dio esistono gli elementi
sia della mascolinità che della femminilità, nel rapporto di soggetto e oggetto
In rapporto alla Sua
creazione:
Dio è il soggetto interiore
maschile, mentre la creazione è l’oggetto esteriore femminile.
Perciò ci riferiamo a Dio
come al nostro Padre Celeste.
Gli esseri umani furono
creati come figli di Dio. Gesù ci insegnò a pregare: “Padre nostro…”.
1 Giovanni 4:7-8
“Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore viene da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore”.
Per quanto Dio sia grande
non può sperimentare l’amore da se stesso. L’amore richiede sempre un oggetto
che lo riceva.
Il cuore di Dio desidera ardentemente
provare gioia dando e ricevendo amore.
Perché Dio possa
sperimentare la gioia più grande, l’oggetto dell’amore di Dio dovrebbe avere
una qualità di amore simile a quella di Dio.
Anche se noi esseri umani
possiamo sentire un certo grado di amore amando l’oceano, amando un albero, o
amando un animale, abbiamo bisogno di un altro essere umano che possa
riflettere pienamente la natura del nostro amore.
Poiché Dio era solo, aveva
bisogno di creare un essere da amare simile a Se stesso: Suo figlio/figlia
Noi esseri umani ereditiamo
la natura del nostro creatore.
Il desiderio di amare e di
essere amato.
L’impulso a creare e
condividere.
Sperimentare la gioia
vedendo noi stessi riflessi negli altri, soprattutto nei nostri figli.
Luca 6:38
“. . . Date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio”.
Tutte le cose sono create
per esistere in relazione, con al centro il cuore e l’amore di Dio.
Tutti i rapporti sono
iniziati da quello che chiamiamo il “soggetto”.
L’essere che risponde, o
ruota attorno al soggetto si chiama “oggetto”.
Il soggetto ha le
caratteristiche di essere quello che inizia, è centrale e interiore. L’oggetto
risponde, è subordinato ed esteriore.
A seconda del rapporto che è
stabilito, un essere può essere nella posizione di soggetto o di oggetto.
Per esempio, mentre la mente
può essere soggetto sul corpo, che è oggetto, la mente è anche nella posizione
di oggetto rispetto a Dio, il soggetto supremo.
Mentre possiamo pensare al
rapporto genitore figlio come a un rapporto soggetto e oggetto, immaginate che
il bambino dia un morso del suo gelato alla mamma. Allora la mamma risponderà
con gioia e felicità perché suo figlio sta dando il suo gelato anche a lei.
Nella sua poesia il poeta
Emerson dice che “Nulla è buono o giusto da solo; tutti hanno bisogno di
tutti”, ricordandoci che affinché la bontà e la bellezza possano anche solo
esistere, è necessario un rapporto fra qualcuno che inizia e qualcuno che
risponde.
Quindi, ancora una volta,
tutte le cose sono create per esistere in un rapporto, con al centro il cuore e
l’amore di Dio.
Tutti i rapporti sono
iniziati da quello che noi chiamiamo il “soggetto”. L’essere che risponde al
soggetto o gli ruota attorno, si chiama “oggetto”. Questo dimostra la natura
dinamica del rapporto.
Persino in un minuscolo
atomo, il Principio e la Natura di Dio si manifestano chiaramente.
C’è un centro: il positivo
(come nella carica positiva di un protone in un atomo), o soggetto, e il
negativo (come nella carica negativa di un elettrone in un atomo), o oggetto
che ruota attorno al soggetto.
Quando essi realizzano un
rapporto perfetto e armonioso, si crea un atomo, con le sue qualità uniche.
Dio è il centro
dell’universo, il centro della Sua creazione. Dio è il soggetto e tutte le Sue
creazioni sono i Suoi oggetti.
Dio creò tutti gli esseri in
modo che esistessero nel rapporto soggetto/oggetto. Generalmente parlando, il soggetto è il
centro, e l’oggetto ruota attorno ad esso.
Quando soggetto e oggetto si
uniscono, diventano un nuovo essere. Questo nuovo essere prende la posizione di
oggetto nei confronti di un soggetto più grande. (Ad esempio, la luna ruota
attorno alla terra; poi la terra ruota attorno al sole.)
Dio è il soggetto supremo di
tutti gli esseri in tutta la Sua creazione.
Affinché si generi armonia,
ci deve essere un ordine nel rapporto; un soggetto (centro, che inizia) e un
oggetto (che ruota e risponde).
Per eseguire una bella
sinfonia, tutti i musicisti devono focalizzarsi sul direttore d’orchestra
unendosi al suo spirito e al suo ritmo.
Se ciascun musicista
suonasse il suo strumento senza rispettare il direttore d’orchestra e gli altri
musicisti, il risultato sarebbe un’accozzaglia di suoni anziché una bella
musica.
Affinché si generi armonia,
ci deve essere un ordine nel rapporto – un soggetto (centro, che inizia) e un
oggetto (che ruota e risponde).
Allo stesso modo, per
eseguire una bella danza sul ghiaccio, tutte le coppie di pattinatori in una
gara come le Olimpiadi, devono concentrarsi e unirsi allo spirito dei salti e
delle giravolte simultanei, seguendo il ritmo della musica, col maschio che
guida e sostiene la sua partner pattinatrice, la quale esegue i suoi salti e le
sue piroette utilizzando spesso la forza del compagno che la spinge facendola
roteare e gettandola in aria.
Lo scopo finale del rapporto
soggetto-oggetto, nel caso di questa esibizione, è creare bellezza e, in senso
più lato, dimostra l’amore che questi artisti hanno per la loro danza sul
ghiaccio e anche l’uno per l’altra come amici, fratelli e sorelle o come coppie
sposate.
Quando soggetto e oggetto si
uniscono centrati su uno scopo celeste e sul vero amore, possiamo concludere
che questo diventa la dimora di Dio.
Il primo capitolo della
Genesi racconta la storia della creazione:
“In principio Dio creò il cielo e la terra (vs 1) … le acque e la terra, ed ogni cosa vivente, tutte le creature e le bestie nei mari, nell’aria e sulla terra, e poi “l’uomo a Sua immagine . . . Maschio e femmina li creò” (vs 26) e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra, soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che si muove sulla terra.” (vs 28). Allora Dio guardò tutto ciò che aveva fatto, ed ecco era molto buono.” (vs 31)
Così il creatore ha
investito tutto il suo cuore, la sua energia e la sua natura nella sua
creazione, e vede e sperimenta il suo amore riflesso nella sua creazione, che
gli torna indietro come bellezza e bontà.
Questo dare e ricevere
dell’amore e della bellezza produce la gioia.
Proverbi 23:24
“Il padre del giusto gioirà pienamente e chi ha generato un saggio se ne compiacerà”.
Matteo 17:5
“Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo!”
Abbiamo detto che il
desiderio di tutti gli esseri umani è sperimentare la gioia sperimentando il
vero amore.
Allora come si esprime
l’amore più grande?
Come esseri umani, possiamo
amare tutte le cose della natura, dalle rocce, agli oceani, alle piante e agli
animali. Possiamo sperimentare la gioia dando amore e ricevendo bellezza.
Tuttavia, solo un figlio –
un altro essere umano – può riflettere pienamente l’amore e le caratteristiche
del creatore, e perciò portare la gioia più profonda.
Il genitore è nella
posizione di soggetto, ed è l’iniziatore dell’amore. Il figlio è nella
posizione di oggetto, rispondendo all’amore del genitore.
Il figlio cresce e si
sviluppa giungendo alla maturità attraverso l’amore del genitore, e alla fine
diventa un adulto e un genitore egli stesso.
Quando un figlio diventa
egli stesso un genitore d’amore, è il momento in cui la gioia del genitore
originale è completa.
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