sabato 13 dicembre 2014

La Provvidenza di Restaurazione nella Famiglia di Adamo

La Provvidenza per Stabilire la Fondazione per la Restaurazione
La Provvidenza di Restaurazione nella Famiglia di Adamo
Anche se la Caduta fu causata dal fallimento dell'uomo, Dio si sentì responsabile di salvare l'umanità caduta e iniziò immediatamente la Sua provvidenza di restaurazione, facendo in modo che la famiglia di Adamo potesse stabilire la fondazione per il Messia.
A causa del legame di sangue con Satana, Adamo era in una posizione di mezzo, potendo avere relazione sia con Dio che con Satana. Una persona nella posizione di mezzo, per purificarsi, passare dal lato di Dio e stabilire la fondazione per il Messia, deve realizzare una condizione d'indennizzo. Di conseguenza, i membri della famiglia di Adamo, per realizzare la provvidenza di restaurazione nella propria famiglia, dovevano porre delle condizioni d'indennizzo per restaurare la fondazione di fede e la fondazione di sostanza. Sulla base di queste due fondazioni, si sarebbe stabilita la fondazione per il Messia, e il Messia avrebbe potuto venire nella famiglia di Adamo.
La Fondazione di Fede
Per restaurare tramite indennizzo la fondazione di fede l'uomo caduto deve stabilire un oggetto per la condizione. A causa della sua mancanza di fede, Adamo perse la Parola che Dio gli aveva dato - e attraverso la quale avrebbe realizzato la condizione necessaria per stabilire la fondazione di fede - e cadde in una posizione nella quale non poteva più ricevere la Parola di Dio direttamente. Di conseguenza, nella restaurazione della fondazione di fede, Adamo doveva offrire con fede, in maniera accettabile a Dio, un oggetto per la condizione, in sostituzione della Parola di Dio. Nel caso della famiglia di Adamo, l'oggetto era un'offerta di sacrifici.
Per restaurare la fondazione di fede è necessaria anche una figura centrale. Ci si aspetterebbe di vedere Adamo stesso come figura centrale della sua famiglia; Adamo avrebbe offerto il sacrificio e, a seconda che avesse fatto la sua offerta in modo accettabile oppure no, ne sarebbe venuto il successo o il fallimento nel porre la fondazione di fede.
Tuttavia, nessun passo biblico parla di offerte di sacrifici da parte di Adamo. Furono invece i suoi figli, Caino e Abele, a offrire dei sacrifici. Per quale motivo? Secondo il Principio di Creazione, l'uomo fu creato per servire un solo Signore (Mt. 6:24), e perciò Dio non può condurre la Sua provvidenza con chi serve due padroni. Se Dio avesse accettato Adamo e la sua offerta, Satana avrebbe fatto valere il suo legame di sangue con l'uomo, come condizione per rivendicare sia Adamo che l'offerta. In tal caso, Adamo si sarebbe trovato in una posizione al di fuori del Principio, dovendo servire due padroni, Dio e Satana. Dio non poteva condurre una tale provvidenza al di fuori del Principio e perciò adottò una soluzione diversa, conforme al Principio, dividendo simbolicamente Adamo, in cui erano incarnati bene e male, in due entità che rappresentassero l'una il bene e l'altra il male. Per questa ragione, Dio diede ad Adamo due figli, che rappresentavano il bene e il male, li mise nella posizione di avere relazione ciascuno con un solo padrone - Dio o Satana - e volle poi che offrissero i loro sacrifici separatamente.
Caino e Abele erano entrambi figli di Adamo. Chi dei due doveva rappresentare il bene ed essere in contatto con Dio, e chi rappresentare il male e interagire con Satana? Le posizioni rispettive di Caino e Abele, che erano entrambi nati dalla Caduta di Eva, furono determinate in base al corso della Caduta stessa. La Caduta di Eva si consumò in due distinte indebite relazioni d'amore: la prima fu la caduta spirituale, determinata dalla sua relazione d'amore con l'arcangelo, e la seconda fu la caduta fisica, determinata dalla sua relazione d'amore con Adamo. Anche se entrambe le relazioni furono atti caduti, sicuramente, fra i due, la seconda fu più vicina al Principio e più perdonabile della prima. Il primo atto d'amore caduto di Eva fu motivato dal desiderio eccessivo di provare ciò per cui ancora non era pronta, aprire i suoi occhi ed essere come Dio (Gn. 3:5), che la portò a consumare con l'arcangelo una relazione sessuale al di fuori del Principio. Comparativamente, il secondo atto caduto di Eva fu invece motivato dal profondo desiderio di ritornare tra le braccia di Dio, dopo aver capito l'illiceità della sua relazione caduta. Questo desiderio la portò a consumare, senza attendere l'approvazione di Dio, una relazione con Adamo, che comunque, secondo il Principio, avrebbe dovuto essere suo coniuge.
Caino ed Abele erano entrambi frutti dell'amore illecito di Eva. Fondando la distinzione tra l'uno e l'altro sulla differenza tra i due indebiti atti d'amore di Eva, Dio mise Caino e Abele in posizioni opposte. In altre parole, Caino, che era il primo frutto dell'amore di Eva e rappresentava l'atto d'amore caduto con l'arcangelo, fu scelto per rappresentare il male e fu nella posizione di essere in contatto con Satana, mentre Abele, che era il secondo frutto dell'amore di Eva e rappresentava l'atto d'amore caduto con Adamo, fu scelto per rappresentare il bene e fu nella posizione di essere in contatto con Dio.
Dio aveva creato secondo il Principio, ma Satana, da parte sua, aveva preso il controllo della creazione e aveva stabilito un mondo senza principi che assomigliava - soltanto esteriormente - all'universo concepito da Dio. Nel mondo originale del Principio, Dio voleva che il figlio maggiore ereditasse la primogenitura. Per questo, Satana era più interessato al figlio maggiore che non al più giovane. Dopo essersi impadronito dell'universo, Satana contese a Dio il primogenito Caino, cui attribuiva maggior valore. A causa del forte attaccamento di Satana a Caino, Dio scelse di stabilire un rapporto con Abele.
La Bibbia conferma questa discriminazione fra il primo e il secondogenito. Per esempio, Dio disse a Caino:
Se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta - Gn. 4:7
Da questo possiamo capire come Caino mantenesse una base per avere rapporti con Satana. Poco prima che gli Israeliti abbandonassero l'Egitto, Dio colpì i primogeniti degli Egiziani e i primi nati del loro bestiame (Es. 12:29), perché gli Egiziani, come servi di Satana, erano nella posizione di Caino. Durante il ritorno degli Israeliti in Canaan, solo ai Leviti, che erano nella posizione di Abele, il figlio più giovane, fu concesso di portare l'Arca dell'Alleanza (Nm. 1:5-53; Dt. 31:25). È scritto che Dio amò il secondogenito Giacobbe e odiò il primogenito Esaù sin da quando erano ancora nel grembo materno (Rm. 9:11-13). Le posizioni di Esaù e Giacobbe come Caino e Abele furono determinate esclusivamente dall'ordine della loro nascita. Benedicendo i suoi due nipoti, Efraim e Manasse, Giacobbe incrociò le mani e pose la destra sulla testa di Efraim, il secondo figlio, nella posizione di Abele, per dargli la prima e più grande benedizione (Gn. 48:14). Secondo questo principio, Dio pose Caino e Abele nella posizione di mantenere una relazione con un solo padrone, prima che offrissero i loro sacrifici (Gn. 4:3-5). Quando Caino e Abele offrirono i sacrifici:
L'Eterno guardò con favore Abele e la sua offerta, ma non guardò con favore Caino e l'offerta sua - Gn. 4:4
Perché Dio accettò l'offerta di Abele e rifiutò quella di Caino? Dio ricevette il sacrificio di Abele perché questi era in una giusta relazione con Lui e aveva fatto l'offerta in maniera accettabile (Eb. 11:4). In questo modo, Abele pose vittoriosamente la fondazione di fede nella famiglia di Adamo e diede l'esempio di come un uomo caduto, soddisfacendo le dovute condizioni, possa fare un'offerta accettabile a Dio.
Dio non rifiutò l'offerta di Caino perché lo odiava. Piuttosto, poiché Caino era in relazione con Satana, e quest'ultimo aveva così dei diritti sull'offerta, Dio non poteva accettarla, a meno che Caino non ponesse prima delle condizioni per giustificarla. L'esempio di Caino dimostra come una persona che ha un legame con Satana, per ritornare dal lato di Dio, deve porre un'indispensabile condizione d'indennizzo. Qual era la condizione d'indennizzo che Caino avrebbe dovuto porre? La condizione d'indennizzo per rimuovere la natura caduta.
La Fondazione di Sostanza
Se Caino avesse realizzato la condizione d'indennizzo per rimuovere la natura caduta, Dio avrebbe accettato con gioia il suo sacrificio e la fondazione di sostanza, così, sarebbe stata posta nella famiglia di Adamo. In che modo Caino avrebbe dovuto porre la condizione d'indennizzo per rimuovere la natura caduta? I primi antenati ereditarono la natura caduta dall'arcangelo, al quale si sottomisero cadendo. Per rimuoverla, bisogna porre una condizione, secondo il Principio di Restaurazione tramite Indennizzo, seguendo un corso che inverta il processo attraverso il quale inizialmente fu acquisita.
L'arcangelo cadde perché provò invidia per Adamo, invece di amarlo, perché Adamo stava ricevendo da Dio più amore di quanto ne ricevesse lui. Questa fu la causa della prima caratteristica fondamentale della natura caduta: non prendere il punto di vista di Dio. Per rimuovere questa caratteristica della natura caduta, Caino, che era nella posizione dell'arcangelo, avrebbe dovuto prendere il punto di vista di Dio amando Abele, che era nella posizione di Adamo.
L'arcangelo cadde perché non rispettò Adamo come mediatore di Dio e non ricevette l'amore di Dio attraverso di lui, ma, al contrario, cercò di prenderne la posizione. Questa fu la causa della seconda caratteristica fondamentale della natura caduta: lasciare la propria posizione. Per rimuovere questa caratteristica della natura caduta, Caino, che era nella posizione dell'arcangelo, avrebbe dovuto ricevere l'amore di Dio attraverso Abele, che era nella posizione di Adamo, rispettandolo come mediatore di Dio. In questo modo, Caino avrebbe dovuto mantenere la sua giusta posizione.
L'arcangelo cadde quando pretese di dominare Eva e Adamo, che dovevano essere i suoi padroni. Questa fu la causa della terza caratteristica fondamentale della natura caduta: il rovesciamento del dominio. Per rimuovere questa caratteristica della natura caduta Caino, che era nella posizione dell'arcangelo, avrebbe dovuto sottomettersi obbedientemente ad Abele, che era nella posizione di Adamo. Accettando il dominio di Abele, Caino avrebbe dovuto rettificare l'ordine del dominio.
Dio disse ad Adamo di non mangiare il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male. Adamo avrebbe dovuto trasmettere la Volontà di Dio a Eva, che a sua volta avrebbe dovuto trasmetterla all'arcangelo, moltiplicando così il bene. Invece, l'arcangelo trasmise a Eva il suo proposito malvagio, sostenendo che sarebbe stato lecito mangiare il frutto. Eva, a sua volta, trasmise questo proposito malvagio ad Adamo e lo indusse a cadere. Questa fu la causa della quarta caratteristica fondamentale della natura caduta: la moltiplicazione del male. Per rimuovere questa caratteristica della natura caduta, Caino, che era nella posizione dell'arcangelo, avrebbe dovuto accettare i desideri di Abele, che era più vicino a Dio, e apprendere da lui la Volontà di Dio. In questo modo, Caino avrebbe dovuto fare una fondazione per moltiplicare il bene.
Nella vita dell'uomo ci sono molti esempi che corrispondono alla situazione di Caino e Abele. Quando guardiamo in noi stessi, scopriamo come la nostra mente interiore, che "si diletta nella legge di Dio" (Rm. 7:22), è nella posizione di Abele, mentre il nostro corpo, che "serve alla legge del peccato" (Rm. 7:25), è nella posizione di Caino. Possiamo diventare buoni solo se il corpo segue obbedientemente la mente, che ci dirige verso il bene. Troppo spesso, tuttavia, il corpo si ribella alle direttive della mente, ripetendo per analogia l'uccisione di Abele da parte di Caino. In questo modo, il male cresce dentro di noi. Perciò, il modello di vita proposto dalle religioni ci richiede di sottomettere il corpo ai comandi della mente, più elevata, così come Caino avrebbe dovuto sottomettersi ad Abele e seguirlo. Possiamo vedere quest'aspetto anche nella pratica delle offerte. Da quando siamo caduti nella posizione di essere "ingannevoli più di ogni altra cosa" (Ger. 17:9), le cose della creazione sono nella posizione di Abele; perciò, è attraverso le offerte che possiamo presentarci a Dio. Per dare un altro esempio, la tendenza generale a cercare buoni leaders e amici onesti proviene dal nostro intimo desiderio di presentarci a Dio attraverso una figura Abele, più vicina a Lui: unendoci ad essa, possiamo a nostra volta avvicinarci a Dio. La fede cristiana c'insegna ad essere mansueti e umili: seguendo questo modo di vita possiamo incontrare la nostra figura Abele e trovare così il modo appropriato per presentarci a Dio.
Nelle relazioni a tutti i livelli sociali - da quello individuale a quello della famiglia, della comunità, della società, fino a quello nazionale e mondiale - scopriamo che una parte è nel ruolo di Abele e l'altra in quello di Caino. Per restaurare la società, a tutti i livelli, allo stato originariamente immaginato da Dio, le persone che sono nella posizione di Caino devono prestare rispetto e obbedienza a quelle che sono nella posizione di Abele. Gesù venne nel mondo come la figura Abele che tutta l'umanità avrebbe dovuto accettare e seguire. Per questa ragione egli disse: "nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Gv. 14:6). Se Caino si fosse sottomesso ad Abele, realizzando così la condizione d'indennizzo per rimuovere la natura caduta nella famiglia di Adamo, si sarebbe stabilita la fondazione di sostanza. Insieme con la fondazione di fede già posta, la famiglia di Adamo avrebbe stabilito la fondazione per il Messia. Il Messia sarebbe allora venuto in quella famiglia e avrebbe restaurato la base originale delle quattro posizioni. Invece, Caino uccise Abele, ripetendo il peccato dell'arcangelo, e riprodusse lo stesso processo che aveva dato origine alle caratteristiche fondamentali della natura caduta. Perciò, la famiglia di Adamo fallì nel porre la fondazione di sostanza e, di conseguenza, la provvidenza di restaurazione di Dio attraverso quella famiglia non poté realizzarsi.
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