domenica 8 febbraio 2015

Escatologia, Il significato degli Ultimi Giorni

  
Gli ultimi giorni
Il significato degli ultimi giorni
A causa della Caduta, le tre grandi benedizioni che Dio aveva dato ai primi antenati furono realizzate al di fuori del Principio, sotto il patrocinio di Satana, invece che sulla base dell'amore e del Principio di Dio. D'allora in poi, la storia umana è stata la storia della provvidenza di restaurazione di Dio. Nonostante le sue origini sbagliate, il mondo sottoposto alla sovranità di Satana dovrà un giorno essere trasformato nel mondo in cui regna la bontà e vengono realizzate le tre grandi benedizioni, con Dio al centro. Il Messia viene in questo tempo di trasformazione.
Gli Ultimi Giorni sono questo tempo, in cui il mondo malvagio dominato da Satana viene trasformato nel mondo ideale sotto la sovranità di Dio, e l'inferno in terra nel Regno dei Cieli in terra. Perciò, non si tratterà di un tempo di paura, segnato da catastrofi globali che distruggeranno il mondo, come credono molti Cristiani, ma del momento felice in cui sarà realizzato il desiderio di tutte le epoche, la speranza più cara all'umanità.
Dopo la Caduta dell'uomo, Dio ha provato più d'una volta a completare la Sua provvidenza, volta a mettere fine al mondo del peccato e restaurare il mondo originale di bene.7 Tuttavia, ogni volta, l'uomo ha fallito nella sua parte di responsabilità, frustrando irrimediabilmente la Volontà di Dio; di conseguenza, la provvidenza degli Ultimi Giorni si è ripetuta più volte, come si può verificare da un attento studio della Bibbia.
Giorni di Noè erano gli ultimi giorni
Dio disse a Noè:
“Nei miei decreti, la fine d'ogni carne è giunta; poiché la terra, per opera degli uomini, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò, insieme con la terra” - Gn. 6:13
Questo versetto dimostra che il tempo di Noè era quello degli Ultimi Giorni: Dio voleva distruggere il mondo malvagio e corrotto, ch'era stato dominato da Satana fin dal tempo della Caduta dell'uomo, riscattando una volta per tutte col Diluvio la storia del peccato, durata, secondo il resoconto biblico, 1600 anni Successivamente, Dio voleva innalzare la famiglia di Noè, che non aveva adorato altri dei, e ricostruire il mondo della sovranità di Dio sulla base della loro fede. Questo è il motivo per cui il tempo di Noè può essere considerato come gli Ultimi Giorni.8 Tuttavia, poiché Cam, il secondo figlio di Noè, commise un atto peccaminoso che riaffermò la Caduta, la famiglia di Noè non poté realizzare la sua parte di responsabilità e la Volontà di Dio rimase incompiuta (Gn. 9:22).
Giorni di Gesù erano gli ultimi giorni
Dio aveva preordinato la realizzazione della Sua volontà: così, la meta della provvidenza di restaurazione è immutabile e dovrà essere sicuramente realizzata.9 Perciò, poiché la provvidenza di restaurazione non fu completata da Noè, Dio chiamò altri profeti per preparare una nuova base di fede. Su questa fondazione, Dio mandò Gesù a debellare la sovranità satanica che aveva oppresso questo mondo e stabilire il mondo ideale centrato su Dio. Perciò, anche il tempo di Gesù era quello degli Ultimi Giorni: infatti, Gesù stesso disse di essere venuto a portare il giudizio (Gv. 5:22), e Malachia profetizzò della venuta di Gesù:
“Poiché, ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; e tutti i superbi e chiunque opera empiamente saranno come stoppia; e il giorno che viene li divamperà ... e non lascerà loro né radice né ramo” – Ml. 4:1
Gesù venne per restaurare il mondo ideale originale. Tuttavia, poiché il popolo d'Israele non credette in lui, la parte di responsabilità dell'uomo rimase incompiuta, e la realizzazione della Volontà di Dio dovette essere procrastinata fino al Secondo Avvento di Cristo.
Giorni del Secondo Avvento di Cristo sono gli Ultimi Giorni
A causa della mancanza di fede del popolo scelto, Gesù fu costretto a prendere la strada della croce e, perciò, poté completare soltanto la salvezza spirituale. Gesù deve ritornare per realizzare lo scopo della provvidenza di restaurazione sia spiritualmente che fisicamente e ristabilire il Regno dei Cieli in terra.
Così, anche il tempo del Secondo Avvento è quello degli Ultimi Giorni. Per questo motivo Gesù disse:
"E come avvenne ai giorni di Noè, così pure avverrà ai giorni del Figliuol dell'uomo" (Lc. 17:26),
E profetizzò che al suo ritorno si sarebbero prodotte molte calamità naturali (Mt. 24:7, 29).
I versi biblici che descrivono i segni degli Ultimi Giorni
Molti Cristiani, i quali credono che negli Ultimi Giorni si verificheranno calamità naturali e trasformazioni radicali inconcepibili per l'uomo moderno, com'è scritto letteralmente nella Bibbia, si renderebbero conto, se solo comprendessero che la storia umana è la storia della provvidenza di Dio intesa a restaurare il mondo allo stato originale che Egli aveva immaginato alla Creazione, che i segni degli Ultimi Giorni, profetizzati nella Bibbia, non si verificheranno letteralmente. Esaminiamo cosa esattamente significano le profezie riguardanti gli Ultimi Giorni.
La distruzione del Cielo e della Terra, e la creazione di un nuovo Cielo e di una nuova Terra
È scritto che, al tempo di Noè, Dio decise di distruggere la terra (Gn. 6:13). Il tempo di Noè era quello degli Ultimi Giorni, ma la terra non fu distrutta. La terra è eterna, come indicano i versi:
“Una generazione se ne va, un'altra viene, e la terra sussiste in perpetuo” - Eccl. 1:4
“Edificò il suo santuario a guisa de' luoghi eccelsi, come la terra ch'egli ha fondata per sempre” - Salmi 78:69
La terra fu creata come oggetto di Dio: come Dio, il Soggetto, è eterno, così anche la terra, l'oggetto, dev'essere eterna. L'onnipotente Dio non potrebbe certo compiacersi di aver creato un mondo tanto fragile da poter perire a causa di Satana. Qual è allora il significato delle profezie sulla distruzione della terra negli Ultimi Giorni? Ad esempio:
“I cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si struggeranno? Ma secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, ne' quali abiti la giustizia” - 2 Pt. 3:12-13
“Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il primo cielo e la prima terra erano passati” – Ap. 21:1; cfr. Is. 66:22
Distruggere una nazione significa rovesciarne la sovranità, mentre erigere una nuova nazione significa stabilire una sovranità nuova. Analogamente, le profezie, secondo le quali cielo e terra saranno distrutti, stanno a significare che sarà abbattuta la tirannia di Satana: creare un nuovo cielo e una nuova terra significa restaurare il cielo e la terra alla sovranità di Dio fondata su Cristo.
Il Cielo e la Terra giudicati col Fuoco
Qual è il significato della profezia secondo cui "i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si struggeranno" (2 Pt. 3:12) negli Ultimi Giorni? Malachia, profetizzando della venuta di Gesù, parlò di un giorno ardente del fuoco del giudizio (Ml. 4:1). Gesù venne per giudicare il mondo, e infatti disse:
“Io son venuto in questo mondo per fare un giudizio” - Gv. 9:39; cfr. Gv. 5:22
“Io son venuto a gettare un fuoco sulla terra” - Lc. 12:49
Il fuoco rappresenta qui il giudizio per il quale Gesù venne nel mondo. Tuttavia, la Bibbia non riporta che Gesù, nella sua vita, abbia letteralmente giudicato il mondo col fuoco. Questi versi devono essere simbolici. È scritto:
“La mia parola non è essa come il fuoco? dice l'Eterno” - Ger. 23:29
Perciò, il giudizio del fuoco rappresenta il giudizio tramite la Parola di Dio. Esaminiamo alcuni esempli biblici riguardanti il giudizio tramite la Parola:
“Chi mi respinge e non accetta le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunziata è quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno” - Gv. 12:48
“E allora sarà manifestato l'empio, che il Signor Gesù distruggerà col soffio della sua bocca” - 2 Tess. 2:8
“Colpirà il paese con la verga della sua bocca, e col soffio delle sue labbra farà morir l'empio” - Is. 11:4
“Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” - Gv. 5:24
Così, il giudizio del fuoco, che Gesù venne a portare, era il giudizio tramite la Parola. Per quale motivo Gesù giudicò con la Parola? L'uomo è stato creato attraverso la Parola (Gv. 1:3). Secondo l'ideale di creazione di Dio, i primi antenati dovevano realizzare lo scopo della Parola, incarnandola. Ma essi non osservarono la Parola di Dio, caddero e non realizzarono quello scopo. D'allora in poi, Dio ha cercato di realizzare lo scopo della Parola ricreando l'uomo caduto attraverso di essa. Questa è la provvidenza di restaurazione basata sulla verità, la Parola rivelata nelle Scritture. È scritto:
“La Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiam contemplata la sua gloria, gloria come quella dell'Unigenito venuto da presso al Padre” - Gv. 1:14
Gesù realizzò completamente la Parola. Egli ritornerà come l'esempio del giudizio tramite la Parola e giudicherà fino a che livello l'umanità abbia realizzato lo scopo della Parola. Il giudizio, in questo contesto, contribuisce al conseguimento dell'obiettivo della restaurazione, che è la realizzazione dello scopo della Parola. Perciò, nel corso della provvidenza, la Parola dev'essere stabilita come il paradigma del giudizio. Gesù si lamentò:
“Io son venuto a gettare un fuoco sulla terra; e che mi resta a desiderare, se già è acceso?” - Lc. 12:49
Come incarnazione della Parola, Gesù era costernato perché gli Ebrei non ricevevano le sue parole vivificanti.
I morti che sorgono dalle tombe
È scritto nella Bibbia che negli Ultimi Giorni i morti sorgeranno dalle tombe:
“Con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio ... i morti in Cristo risusciteranno i primi” - 1 Tess. 4:16
Possiamo comprendere il significato di questa profezia esaminando un avvenimento simile, quello dei morti che sorsero dalle tombe alla morte di Gesù:
“E le tombe s'aprirono, e molti corpi de' santi che dormivano, risuscitarono; ed usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di lui, entrarono nella città santa, ed apparvero a molti” – Mt. 28:52-53
Questo versetto non vuol dire che i cadaveri decomposti dei santi sorsero letteralmente dalle tombe.11 Se effettivamente fossero apparsi a molte persone in Gerusalemme col loro corpo fisico, i santi dell'Era dell'Antico Testamento avrebbero certamente dato al popolo testimonianza di Gesù, che loro già sapevano essere il Messia. Con simili testimonianze, chi fra gli abitanti di Gerusalemme non avrebbe creduto in Gesù crocefisso? Per giunta, se veramente i santi fossero sorti dalle tombe nella carne, le loro azioni sarebbero state menzionate nella Bibbia. Invece, non c'è alcuna traccia di ciò.
Cosa intendono le Scritture quando dicono che i corpi dei santi sorsero dalle tombe? Questo racconto viene da persone che percepirono gli spiriti dei santi del passato, i quali erano risorti spiritualmente e apparsi sulla terra, proprio come avevano fatto Mosè ed Elia, i quali erano apparsi brevemente davanti a Gesù, come spiriti, sul Monte della Trasfigurazione (Mt. 17:3). Cosa rappresentano le tombe? La dimensione degli spiriti in formazione, cioè la regione del mondo spirituale dove dimoravano gli spiriti dei santi dell'Antico Testamento, si presenta come un luogo buio, vista dal Paradiso, la dimensione del mondo spirituale aperta da Gesù, ed è perciò descritta come una tomba. Gli spiriti di quei santi avevano tutti vissuto in quella regione inferiore del mondo spirituale, prima di apparire sulla terra ai credenti spiritualmente aperti.
Gli uomini terreni rapiti a incontrare il Signore nell'Aria
Poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo insiem con loro rapiti sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre col Signore - 1 Tess. 4:17
L'aria menzionata in questo versetto non è il cielo che sta sopra le nostre teste. Nella Bibbia, la terra è spesso un simbolo del mondo caduto sotto il dominio della sovranità del male, mentre il cielo rappresenta il mondo senza peccato della sovranità del bene. L'onnipresente Dio certamente dimora ovunque sulla terra, ma ugualmente preghiamo:
“Padre nostro che sei nei cieli” - Mt. 6:9
E Gesù è citato come Colui che è disceso dal cielo, il Figliuol dell'uomo - Gv. 3:13 pur essendo nato sulla terra. L'incontro col Signore nell'aria significa che, quando Cristo ritornerà e restaurerà il Regno dei Cieli in terra, sconfiggendo il potere di Satana, i santi lo riceveranno nel mondo della sovranità del bene.
Il sole oscurato, la luna che non dà luce e le stelle che cadono dal cielo
Gesù disse che negli Ultimi giorni Il sole si oscurerà, e la luna non darà più il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo - Mt. 24:29
Come dobbiamo interpretare questo versetto? È scritto che Giuseppe, l'undicesimo dei dodici figli di Giacobbe, fece un sogno:
Egli ebbe ancora un altro sogno, e lo raccontò ai suoi fratelli, dicendo:
"Ho avuto un altro sogno! Ed ecco che il sole, la luna e undici stelle mi s'inchinavano dinanzi".
Ei lo raccontò a suo padre e ai suoi fratelli; e suo padre lo sgridò, e gli disse:
"Che significa questo sogno che hai avuto? Dovremo dunque io e tua madre e i tuoi fratelli venir proprio a inchinarci davanti a te fino a terra?" – Gn. 37:9-10
Quando Giuseppe divenne primo ministro d'Egitto, i suoi genitori e i suoi fratelli s'inchinarono davanti a lui, secondo la predizione del sogno. In quel sogno, il sole e la luna simboleggiavano i genitori, mentre le stelle rappresentavano i figli. Come sarà spiegato più avanti, Gesù e lo Spirito Santo sono i Veri Genitori venuti a dare rinascita all'umanità al posto di Adamo ed Eva.13 Perciò, nella profezia di Matteo, il sole e la luna rappresentano Gesù e lo Spirito Santo, mentre le stelle rappresentano i credenti, che sono loro figli. Altrove Gesù, venuto come incarnazione della Parola per diffondere la luce della verità (Gv. 19:1, 14), è paragonato alla vera luce. Qui, la luce del sole significa la luce delle parole di Gesù, e la luce della luna è quella dello Spirito Santo, venuto come Spirito della verità (Gv. 16:13).
L'oscurarsi del sole e della luna sta a significare che la parola del Nuovo Testamento, data da Gesù e dallo Spirito Santo, perderà la sua brillantezza. Com'è possibile che ciò avvenga? La Parola dell'Antico Testamento si offuscò quando Gesù e lo Spirito Santo ci diedero la Parola del Nuovo Testamento, che completava quella dell'Antico Testamento (2 Cor. 3:7-11). Analogamente, quando Cristo ritornerà e ci darà la nuova verità,14 per completare la Parola del Nuovo Testamento e costruire un nuovo cielo e una nuova terra (Ap. 21:1), la Parola che ci aveva dato alla sua prima venuta perderà la sua luce. Si dice che la Parola perde la sua luce quando, col sorgere di una nuova era, il periodo della missione della vecchia verità termina.
La profezia secondo cui le stelle cadranno dal cielo significa che negli Ultimi Giorni molti devoti Cristiani cadranno in equivoco e s'allontaneranno dalla grazia di Dio. Al tempo di Gesù, i capi del popolo ebreo aspettavano tutti la venuta del Messia ma, invece di riconoscere Gesù come Messia, si opposero a lui e andarono incontro alla loro rovina. Analogamente, i Cristiani in trepida attesa del ritorno di Gesù potranno commettere lo stesso errore di valutazione e fallire, quando lui effettivamente ritornerà.15 Gesù domandò:
“Ma quando il Figliuol dell'uomo verrà, troverà egli la fede sulla terra?” - Lc. 18:8
In un'altra occasione, Gesù disse che avrebbe dichiarato ai credenti:
“Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d'iniquità” - Mt. 7:23
Gesù ammonì in questo modo i Cristiani degli Ultimi Giorni perché previde che avrebbero potuto mancare di fede e mettersi contro di lui al Secondo Avvento.

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