mercoledì 18 febbraio 2015

Il processo della creazione dell'universo

Il Principio di creazione
Il processo della creazione dell'universo e il suo periodo di crescita
Il processo della creazione dell'universo
Secondo il racconto del libro di Genesi sulla creazione dell'universo, Dio creò la luce in mezzo al primordiale stato di caos, vuoto e buio. Egli poi separò le acque sotto il firmamento da quelle sopra il firmamento, divise la terra dall'oceano, creò piante, pesci, uccelli e mammiferi, ed infine fece l'umanità. Tutto ciò richiese un periodo di sei "giorni". Da questo racconto possiamo ricavare che il processo della creazione dell'universo si sviluppò in un certo periodo di tempo, rappresentato da sei giorni.
Il processo della creazione descritto nella Bibbia contiene alcune assonanze con la teoria sull'origine e la formazione dell'universo enunciata dalla scienza moderna. Secondo quest'ultima, infatti, l'universo iniziò come un plasma in espansione: i corpi celesti si formarono dal caos e dal vuoto e produssero la luce. Quando la terra fusa si raffreddò, eruzioni vulcaniche riempirono il firmamento d'acqua. La terra emerse e l'acqua discese sotto forma di pioggia, generando i continenti e gli oceani. Successivamente vennero a esistere le piante e gli animali inferiori. Poi vennero, nell'ordine, pesci, uccelli, mammiferi e infine l'umanità. L'età della terra è calcolata in molti miliardi di anni. Considerando che il racconto della Bibbia sulla creazione dell'universo, risalente a migliaia d'anni fa, è pressoché coincidente con le scoperte della ricerca scientifica moderna, abbiamo un'ulteriore conferma che questo resoconto biblico è una rivelazione divina.
L'universo non nacque all'improvviso, già completo, del tutto astratto dal decorso del tempo. In realtà, la sua origine e il suo sviluppo richiesero un lunghissimo periodo di tempo. Perciò, il tempo biblico di sei giorni per il completamento dell'universo non va riferito al numero letterale delle albe e dei tramonti, ma simboleggia sei periodi di tempo succedutisi nel processo della creazione.
Il periodo di crescita per la creazione
Il fatto che ci vollero sei giorni, e cioè sei periodi di tempo, per completare la creazione dell'universo, implica che un certo periodo di tempo era necessario anche per ultimare la creazione di ciascuna delle singole entità che compongono l'universo. Inoltre, il modo in cui il libro di Genesi descrive ciascun giorno ci rivela qualcosa sul decorso del tempo richiesto per la creazione di un'entità. Il racconto ha un modo insolito di contare i giorni della creazione:
“Così fu sera, poi fu mattina: e fu il primo giorno” - Gn. 1:5
Si dovrebbe pensare che l'arrivo del mattino, dopo il passaggio di una sera e una notte, debba essere considerato come il secondo giorno, e invece la Bibbia lo descrive come il primo. La Bibbia parla di un solo giorno per mostrare come ogni essere creato debba attraversare un periodo di crescita, simboleggiato dalla notte, prima di raggiungere la perfezione, al mattino, e soltanto allora, nel salutare il nuovo giorno, possa procedere oltre e realizzare il suo ideale di creazione.
Ogni fenomeno che si verifica nell'universo porta frutto solo dopo il decorso di un certo intervallo di tempo. Tutte le cose sono concepite per raggiungere la completezza solo dopo aver attraversato un prestabilito periodo di crescita.
Tre stadi successivi del periodo di crescita
L'universo dispiega e manifesta la natura interiore originale e la forma esteriore originale di Dio secondo principi matematici. Da qui possiamo dedurre che un aspetto della natura di Dio è matematico. Dio è la realtà unica e assoluta in cui le caratteristiche duali interagiscono in armonia; perciò, Egli è un Essere fondato sul numero tre. Tutti gli esseri creati, essendo stati concepiti a somiglianza di Dio, manifestano la propria esistenza, il proprio movimento e la propria crescita attraverso un corso di tre stadi.
La base delle quattro posizioni, che è lo scopo di creazione di Dio, doveva essere completata attraverso un processo in tre stadi: l'origine in Dio, il matrimonio di Adamo ed Eva e la moltiplicazione dei figli. Per stabilire la base delle quattro posizioni e condurre un movimento circolare, un essere deve prima compiere l'azione in tre stadi di origine-divisione-unione e completare lo scopo dei tre oggetti, in cui ogni posizione è impegnata in una relazione con le altre tre. Per analogia, qualsiasi oggetto, per essere stabile, dev'essere sostenuto almeno in tre punti. Allo stesso modo, ogni cosa raggiunge la perfezione passando attraverso tre successivi stadi di crescita: lo stadio di formazione, lo stadio di crescita e lo stadio di completamento.
Nella natura, molte cose appaiono in gruppi di tre. Esistono i tre regni: minerale, vegetale e animale. La materia si manifesta nei tre stati: gassoso, liquido e solido. Le piante sono per lo più composte da tre parti: radici, rami e foglie. Gli animali hanno capo, corpo ed arti.
Ci sono molti esempi del numero tre anche nella Bibbia. Gli esseri umani non poterono realizzare lo scopo della loro esistenza giacché caddero senza completare i tre stadi del periodo di crescita, e così, nei loro ripetuti sforzi per realizzare tale scopo, devono passare attraverso quei tre stadi. Nella provvidenza di restaurazione, Dio ha lavorato per riscattare il numero tre e ciò spiega perché ci siano tanti passi biblici e tante provvidenze, basati sul numero tre: la Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo); i tre livelli del Paradiso; i tre arcangeli; i tre livelli dell'arca di Noè; i tre voli della colomba dall'arca dopo il diluvio; le tre offerte di Abramo; i tre giorni di viaggio prima del sacrificio d'Isacco. Al tempo di Mosè ci furono: i tre giorni della piaga dell'oscurità, i tre giorni di purificazione all'inizio dell'Esodo, i tre periodi di quaranta anni del viaggio in Canaan ed i tre giorni di purificazione sotto il comando di Giosuè appena prima dell'attraversamento del fiume Giordano. Nella vita di Gesù vediamo: tre decenni di vita privata seguiti da tre anni di ministero pubblico, i tre Magi che portarono tre doni dall'Est, i tre discepoli, le tre tentazioni, le tre preghiere nel giardino di Getsemani, le tre negazioni di Pietro, le tre ore d'oscurità dopo la crocifissione e la resurrezione di Gesù dopo tre giorni nella tomba.
Quando caddero i primi antenati? Durante il loro periodo di crescita, quand'erano ancora immaturi. Se gli esseri umani fossero caduti dopo avere raggiunto la perfezione, sarebbe irragionevole credere nell'onnipotenza di Dio. Se gli esseri umani cadessero dopo essere diventati perfette personificazioni del bene, allora il bene stesso sarebbe imperfetto e - di conseguenza - saremmo costretti a concludere che anche Dio, come fonte del bene, è imperfetto.
E' scritto nel libro di Genesi che Dio avvisò Adamo ed Eva:
“Ma del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai” – Gn. 2:17
Adamo ed Eva potevano scegliere d'ignorare l'avvertimento di Dio e perdere la loro vita, oppure di osservare l'ammonimento e vivere. Il fatto che avessero le due possibilità di cadere o di diventare perfetti, dimostra che erano ancora in uno stato d'immaturità. L'universo fu concepito per raggiungere la perfezione dopo un certo periodo di crescita, descritto nella Bibbia come sei giorni, e gli esseri umani, come parte della creazione di Dio, sono anch'essi legati a questo principio.
In quale stadio del periodo di crescita caddero i primi esseri umani? In cima allo stadio di crescita. Ciò può essere dimostrato esaminando le circostanze della Caduta dei primi progenitori e la storia della provvidenza di restaurazione, come risulterà ancora più chiaro da un attento studio di questo volume.
La dimensione del dominio indiretto
Durante il periodo di crescita, tutte gli esseri della creazione crescono in virtù dell'autonomia e del governo forniti dal Principio di Dio. Dio, l'Autore del Principio, considera solo i frutti della loro crescita, basati sul Principio. In questo modo, Egli governa tutte le cose indirettamente. Chiamiamo questo periodo di crescita la dimensione del dominio indiretto di Dio, e cioè la dimensione del dominio che si basa sulle realizzazioni tramite il Principio.
Tutte le cose raggiungono la perfezione dopo aver attraversato il periodo di crescita (la dimensione del dominio indiretto), in virtù dell'autonomia e del governo forniti dal Principio di Dio. Gli esseri umani, invece, sono stati creati in modo che la loro crescita richieda, in aggiunta alla guida fornita dal Principio, il compimento di una parte di responsabilità. Così, per superare con successo il periodo di crescita e raggiungere la perfezione, l'uomo deve esercitare questa responsabilità. Dal Comandamento che Dio diede ad Adamo ed Eva (Gn. 2:17), possiamo altresì dedurre che i primi antenati avevano la responsabilità di credere nella Parola di Dio e non mangiare il frutto. Disobbedire a Dio e cadere o meno non dipendeva da Dio, ma da loro stessi. Perciò, il fatto che l'uomo raggiunga la perfezione o meno non dipende soltanto dalla forza della creazione di Dio, ma richiede anche il compimento della responsabilità umana. Nella Sua funzione di Creatore, Dio pose gli esseri umani nella posizione di poter attraversare il periodo di crescita (la dimensione del dominio indiretto) e raggiungere la perfezione solo completando la propria parte di responsabilità. È per questo che Dio non interferisce nella responsabilità umana.
Ci sono diverse ragioni per le quali Dio dotò l'uomo di una parte di responsabilità. Completando la parte di responsabilità loro assegnata, e nella quale neppure Dio interviene, gli esseri umani sono destinati a ereditare la natura creativa di Dio e partecipare alla Sua grandiosa opera di creazione. Dio vuole che gli esseri umani ottengano la proprietà del creato e si rendano degni di governarlo, nella posizione di creatori (Gn. 1:28), proprio come Dio governa gli esseri umani come loro Creatore. Questa è la differenza principale tra gli esseri umani e il resto del creato.
Una volta che realizziamo la nostra responsabilità, noi ereditiamo la capacità creativa di Dio e conseguiamo il dominio su tutte le cose, compresi gli angeli. Dio ci assegna un corso attraverso la dimensione del dominio indiretto, affinché possiamo raggiungere tale perfezione. Noi uomini caduti, che non abbiamo ancora conseguito la qualificazione per governare, dobbiamo completare la nostra responsabilità secondo il Principio di restaurazione. Così facendo, possiamo progredire attraverso la dimensione del dominio indiretto e quindi restaurare il nostro diritto di governare tutte le cose, incluso Satana. Questo è l'unico modo in cui possiamo realizzare lo scopo della creazione. La provvidenza di salvezza di Dio è stata prolungata tanto a lungo perché le figure centrali, incaricate della provvidenza di restaurazione, hanno commesso ripetuti errori, mentre cercavano di compiere la loro parte di responsabilità, nella quale nemmeno Dio poteva intervenire.
Per quanto grande possa essere la grazia salvifica della croce di Cristo, la salvezza busserà inutilmente alla nostra porta, se non fortificheremo la nostra fede, come nostra parte di responsabilità. Era responsabilità di Dio donarci il beneficio della resurrezione tramite la crocifissione di Gesù, ma credere o non credere è una responsabilità strettamente personale (Gv. 3:16; Ef. 2:8; Rm. 5:1).
La dimensione del dominio diretto
Cos'è la dimensione del dominio diretto di Dio e qual è il suo scopo? Gli esseri umani vivono nella dimensione del dominio diretto quando, come partner soggettivo e partner oggettivo, si legano nell'amore di Dio per formare una base delle quattro posizioni e si uniscono completamente col cuore a Dio. In questa dimensione, l'uomo condivide liberamente e pienamente amore e bellezza, seguendo la volontà del partner soggettivo e realizzando lo scopo del bene. Quella del dominio diretto è la dimensione della perfezione, essenziale per la realizzazione dello scopo della creazione.
Qual è il significato del dominio diretto di Dio sugli esseri umani? Una volta che avessero perfezionato sé stessi come individui centrati su Dio, Adamo ed Eva avrebbero vissuto insieme completamente uniti, formando la base delle quattro posizioni nella loro famiglia. Vivendo in unità col Cuore di Dio, avrebbero condotto una vita di bontà, condividendo la pienezza dell'amore e della bellezza con Adamo come capo della famiglia. Nella dimensione del dominio diretto di Dio, le persone sentiranno intensamente il Cuore di Dio in sé stessi, conosceranno la Volontà di Dio e la trasferiranno nelle loro azioni. Proprio come ogni parte del corpo si muove spontaneamente rispondendo alle sagaci direttive della mente, le persone attueranno spontaneamente la Volontà di Dio, in conformità alle profonde intenzioni del Suo Cuore. In questo stato di perfetta risonanza, lo scopo della creazione è compiuto.
Come sarà il mondo, quando la natura starà sotto il dominio diretto dell'uomo? Un uomo pienamente maturo e le diverse cose della natura, come suoi partners oggettivi, quando stabiliscono una relazione tra loro, si uniscono a formare una base delle quattro posizioni. Le persone che sono in totale risonanza col Cuore di Dio governeranno la natura, in una libera partecipazione di amore e bellezza, e l'intero universo realizzerà il bene. In questo modo, gli esseri umani eserciteranno il dominio diretto su tutte le cose.

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