La provvidenza di resurrezione
La Prima Resurrezione
La prima resurrezione di cui
si parla nella Bibbia descrive il completamento della restaurazione, per la
prima volta nella storia provvidenziale, tramite Cristo al Secondo Avvento.
Egli purificherà gli uomini dal peccato originale e li restaurerà al loro vero
stato originale, ponendo ciascuno in grado di realizzare lo scopo della
creazione. Tutti i cristiani sperano di partecipare alla prima resurrezione, ma
chi veramente ne farà parte? Saranno coloro che per primi crederanno in Cristo
al Secondo Avvento, lo serviranno, lo seguiranno e lo aiuteranno a realizzare
tutte le condizioni d'indennizzo a livello mondiale ed a completare la
provvidenza di restaurazione. In questo processo, essi per primi saranno
liberati dal peccato originale, diventeranno spiriti divini e realizzeranno lo
scopo della creazione.
Esaminiamo quindi il
significato dei cento quarantaquattromila menzionati nella Bibbia (Ap.14:1-4,
7:4). Per completare la provvidenza di restaurazione, il Signore al Secondo
Avvento deve trovare un certo numero di persone, che possano restaurare tramite
indennizzo le missioni di tutti i santi del passato, i quali, nonostante
abbiano fatto del loro meglio per compiere la Volontà di Dio, finirono preda di
Satana quando fallirono nella loro responsabilità. Il Signore deve trovare
queste persone durante la sua vita e porre la fondazione della vittoria sul
mondo satanico. Il totale dei santi che Cristo al Secondo Avvento deve trovare
per realizzare questo compito è di cento quarantaquattromila.
Nel corso della provvidenza di restaurazione di Dio, Giacobbe ebbe dodici figli, coi quali iniziò la sua missione di restaurare una famiglia. Mosè guidò dodici tribù per realizzare la missione di restaurare una nazione. Se le dodici tribù si fossero moltiplicate secondo lo schema del numero dodici, sarebbero diventate centoquarantaquattro. Gesù, che venne con la missione di restaurare il mondo, trovò dodici discepoli per restaurare tramite indennizzo, sia spiritualmente che fisicamente, il numero centoquarantaquattro.
Tuttavia, a causa della sua crocifissione, Gesù
poté restaurare questo numero solo spiritualmente. Giacobbe ebbe dodici figli
per restaurare tramite indennizzo, nella sua vita, il corso verticale di dodici
generazioni dal tempo di Noè, che era stato reclamato da Satana. Analogamente,
Cristo al Secondo Avvento deve restaurare tramite indennizzo nella sua vita,
sia spiritualmente che fisicamente, il lungo corso provvidenziale dal tempo
della Prima Venuta di Cristo, che pose il modello spirituale delle cento
quarantaquattro tribù, trovando un determinato numero di credenti,
corrispondente al numero centoquarantaquattro.
La Provvidenza di
Resurrezione per gli Spiriti
Lo scopo e le modalità della
Resurrezione tramite il Ritorno
Secondo il Principio di
Creazione, la crescita dello spirito umano richiede due generi di nutrimento:
gli elementi di vita provenienti da Dio e gli elementi di vitalità prodotti
dall'azione di dare e ricevere col fisico. Lo spirito non può crescere né
risorgere se non attraverso un fisico. Di conseguenza, gli spiriti degli uomini
che morirono senza poter raggiungere la perfezione nella vita terrena, possono
risorgere solo ritornando sulla terra e completando la loro responsabilità
incompiuta attraverso la collaborazione con gli uomini terreni. Aiutando gli
uomini di fede che vivono sulla terra a realizzare la loro missione, gli
spiriti possono contemporaneamente completare la propria. Questo è il
significato del versetto che predice che negli Ultimi Giorni il Signore verrà
"con le sue sante miriadi" (Giuda 14). Chiamiamo questo processo
resurrezione tramite il ritorno.
In che modo gli spiriti
aiutano le persone in terra a compiere la Volontà di Dio? Quando, attraverso la
preghiera o altre attività spirituali, gli uomini diventano ricettivi agli
spiriti, questi ultimi scendono verso di loro, per formare una base comune col
loro spirito e lavorare insieme a loro. Gli spiriti agiscono in diversi modi:
per esempio, trasmettono agli uomini terreni il fuoco spirituale, danno loro il
potere di guarire le malattie, li aiutano ad entrare nello stato di trance e
percepire le realtà del mondo spirituale, danno loro rivelazioni e il dono
della profezia, e possono anche dare profonda ispirazione all'anima. In questi
vari modi, gli spiriti agiscono per conto dello Spirito Santo, guidando gli
uomini terreni a compiere la Volontà di Dio.
La Resurrezione tramite il
Ritorno degli Spiriti degli Israeliti e dei Cristiani
Lo Stadio di Crescita della
Resurrezione tramite il Ritorno
Gli spiriti di coloro che
osservarono la Legge Mosaica e sinceramente adorarono Dio nella loro vita
terrena, durante l'Era dell'Antico Testamento, andarono ad abitare il livello
degli spiriti in formazione del mondo spirituale. Dopo l'avvento di Gesù, tutti
questi spiriti ritornarono in terra per aiutare gli uomini di fede a compiere
la Volontà di Dio. Aiutando in questo modo gli uomini sulla terra a raggiungere
il livello di spiriti di vita, anch'essi ricevettero gli stessi benefici:
divennero cioè spiriti di vita ed entrarono in Paradiso. Definiamo questa
provvidenza lo stadio di crescita della resurrezione tramite il ritorno.
Prendiamo alcuni esempi
dalla Bibbia. Elia apparve in spirito a Gesù e ai suoi discepoli (Mt. 17:3), e
perciò è chiaro che viveva ancora nel mondo spirituale. Tuttavia, Gesù chiamò
Giovanni Battista, che viveva sulla terra, "Elia" (Mt. 17:12-13)
perché‚ sulla base della loro missione comune, il corpo di Giovanni serviva
anche come corpo di Elia. Lo spirito di quest'ultimo discese sul Battista per
aiutarlo a realizzare la stessa missione che il profeta, nella sua vita
terrena, aveva lasciato incompiuta. Questa fu la resurrezione tramite il
ritorno di Elia.
La Bibbia riporta che quando Gesù morì sulla croce, molti corpi dei santi sorsero dalle tombe (Mt. 27:52). Questo versetto non significa che i corpi decomposti di quei santi furono rigenerati e messi in condizione di sorgere nella carne, ma descrive invece il fenomeno spirituale della resurrezione tramite il ritorno. Gli spiriti degli Ebrei discesero sulla terra, dal livello degli spiriti in formazione del mondo spirituale in cui avevano vissuto fin allora, per aiutare i credenti sulla terra, che avevano l'opportunità di beneficiare della redenzione tramite la croce, a credere in Gesù e diventare spiriti di vita. Nel fare ciò, anche gli spiriti ritornati sulla terra divennero spiriti di vita.
Se i santi fossero
sorti materialmente dalle tombe, com'è scritto letteralmente nella Bibbia,
avrebbero certamente testimoniato del fatto che Gesù era il Messia. In quel
caso, chi avrebbe osato ostinarsi a non credere in Gesù? Inoltre, le loro
azioni e le loro opere avrebbero dovuto essere riportate nella Bibbia, ma in
realtà non abbiamo altro che la vaga notazione che i santi sorsero dalle tombe.
Si trattò di un fugace fenomeno spirituale, percepibile solo dai credenti che
avevano i sensi spirituali aperti.
A confronto del Paradiso,
nel quale gli uomini potevano entrare in virtù della redenzione tramite la
crocefissione di Gesù, la regione del mondo spirituale dove dimoravano gli
spiriti dei santi dell'Antico Testamento era relativamente oscura e miserabile,
e per questo era descritta come una tomba.
Lo Stadio di Completamento
della Resurrezione tramite il Ritorno
Gli spiriti di coloro che
credettero in Gesù nella loro vita terrena, durante l'Era del Nuovo Testamento,
divennero spiriti di vita e, alla loro morte, entrarono in Paradiso. Al tempo
del Secondo Avvento, tutti questi spiriti ritorneranno sulla terra per aiutare
gli uomini di fede a credere in Cristo che ritorna e servirlo. Aiutando in
questo modo gli uomini sulla terra a raggiungere il livello di spiriti divini,
anch'essi riceveranno gli stessi benefici e diventeranno spiriti divini. Quando
i santi sulla terra passeranno nel mondo spirituale ed entreranno nel Regno dei
Cieli in cielo, vi entreranno anche gli spiriti ritornati. Definiamo questa
provvidenza lo stadio di completamento della resurrezione tramite il ritorno.
In questa provvidenza, non solo gli spiriti aiutano gli uomini terreni, ma
anche questi ultimi aiutano gli spiriti a risorgere.
Spieghiamo il seguente
versetto:
“E tutti costoro [i santi dell'Era dell'Antico Testamento], pur avendo avuta buona testimonianza per la loro fede, non ottennero quello ch'era stato promesso [il permesso di entrare nel Regno dei Cieli], perché Iddio aveva in vista per noi [gli uomini terreni] qualcosa di meglio [il Regno dei Cieli], ond'essi [gli spiriti] non giungessero alla perfezione [cittadini del Regno dei Cieli] senza di noi” – Eb. 11:39-40
Con questa spiegazione,
possiamo capire che questo versetto illustra esattamente la resurrezione
tramite il ritorno. Esso dimostra che gli spiriti che vivono nel mondo
spirituale non possono raggiungere la perfezione senza la collaborazione degli
uomini terreni. Inoltre è scritto:
“Tutte le cose che avrete legato sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra, saranno sciolte nel cielo” - Mt.18:18
Questo versetto insegna che,
a meno che i credenti sulla terra non sciolgano prima ciò che è legato, neanche
gli spiriti possono sciogliere ciò che è legato in loro. Poiché gli spiriti
possono risorgere solo collaborando coi credenti in terra sui quali discendono,
Gesù diede le chiavi del Regno dei Cieli a Pietro, come rappresentante dei
credenti in terra, affinché egli potesse aprire, qui sulla terra, le porte del
Regno dei Cieli (Mt. 16:19).
Continua a leggere:
La resurrezione degli spiriti che stanno fuori del Paradiso
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