Il motivo per cui Dio non intervenne nella caduta dei primi antenati
Premessa
Dio creò Adamo ed Eva
per assumere una forma fisica
Perché Dio ha bisogno
di una forma come Adamo?
Tutte le cose hanno una
forma, ma Dio è un essere invisibile. Dio non ha assolutamente nessuna forma.
Anche se tutte le cose
della creazione si manifestano con una certa forma standard di quell'essere, e
anche se si manifestano con un corpo sostanziale che assomiglia a questo
essere, Dio non le può controllare direttamente.
Per questo, il mondo sostanziale
della creazione ha bisogno di un essere sostanziale con il carattere e la forma
del Signore.
Per essere in grado di governare l’arcangelo, le creature della terra con le loro varie forme e persino gli esseri invisibili, Dio ha bisogno di un aspetto centrale, cioè di una forma esteriore. Ecco perché Dio creò Adamo.
Dio, che è onnisciente e
onnipotente, deve aver notato il comportamento sbagliato dei primi antenati,
che stavano per cadere, e sicuramente avrebbe potuto impedire loro di
continuare su quella strada. Perché, allora, Dio non intervenne per impedire la
Caduta? Questo è uno dei più importanti misteri irrisolti della storia.
Possiamo enunciare i seguenti tre motivi per i quali Dio non interferì nella
Caduta dell'uomo.
Per mantenere l'assolutezza
e la perfezione del principio di creazione
Secondo il Principio di
Creazione, Dio creò l'uomo a Sua immagine, con il carattere e il potere di
creatore, con l'intendimento che governasse tutte le cose, così come Egli
avrebbe governato l'umanità. Tuttavia, per ereditare la natura creativa di Dio,
l'uomo doveva crescere fino alla perfezione, completando la sua parte di
responsabilità. Com'è stato già spiegato, il periodo di crescita è la
dimensione del dominio indiretto di Dio, ovvero del dominio basato sulle
realizzazioni tramite il Principio. Finché l'uomo si trova in questa
dimensione, Dio non lo governa direttamente, perché vuole consentirgli di
completare la propria parte di responsabilità. Dio governerà l'uomo
direttamente soltanto dopo che questi avrà raggiunto la sua maturità.
Se Dio intervenisse nelle
azioni dell'uomo durante il periodo di crescita, sarebbe come se ignorasse la
parte di responsabilità dell'uomo. In tal caso, Dio tradirebbe il Suo stesso
Principio di Creazione, secondo il quale Egli intende dare all'uomo la Sua
natura creativa e innalzarlo alla posizione di signore della creazione.
Ignorando il Principio, Dio ne comprometterebbe l'assolutezza e la perfezione.
Poiché Dio è il Creatore assoluto e perfetto, anche il Suo Principio di Creazione
dev'essere assoluto e perfetto. Conclusivamente, Dio non intervenne nei
comportamenti che portarono l'uomo a cadere, per preservare l'assolutezza e la
perfezione del Principio di Creazione.
Perché solo Dio sia il
creatore
Dio governa soltanto esseri
conformi al Principio, creati da Lui, e dirige solo il corso di avvenimenti
conformi al Principio. Dio non regola alcuna entità al di fuori del Principio,
come l'inferno, né interferisce nei comportamenti al di fuori del Principio,
come quelli criminali. Se Dio dovesse influire sul corso di tali entità o
comportamenti, questi avrebbero il valore di creazioni di Dio e sarebbero
riconosciuti conformi al Principio.
Così, se fosse intervenuto
nella Caduta dei primi antenati, Dio avrebbe attribuito al loro comportamento
il valore di Sua creazione e l'avrebbe riconosciuto conforme al Principio.
Facendo ciò, Dio avrebbe in effetti creato un nuovo principio, in cui quegli
atti nefasti sarebbero stati riconosciuti come legittimi. Poiché in realtà era
stato Satana a manipolare la situazione per giungere a questo risultato, Satana
stesso avrebbe creato un altro, nuovo principio, ponendosi così come creatore
di tutti i frutti della Caduta. Perciò, Dio non intervenne nella Caduta
dell'uomo per rimanere l'unico Creatore.
Per fare dell'uomo il
signore della creazione
Dio creò l'uomo e lo
benedisse col dominio su ogni creatura (Gn. 1:28). L'uomo non può dominare
tutta la creazione se sta sullo stesso piano di questa, e perciò deve ottenere
certe qualifiche, per conquistare la posizione di governo, attribuitagli da
Dio.
Dio è qualificato a
governare l'uomo perché è il suo Creatore. Analogamente, per essere qualificato
a governare tutte le cose, anche l'uomo deve possedere il carattere e il potere
di creatore. Per dargli questa capacità creativa e renderlo degno di governare
tutte le creature, Dio volle che l'uomo si perfezionasse, realizzando la
propria parte di responsabilità, fino a completare il suo periodo di crescita.
L'uomo può conseguire la qualifica di governare l'universo solo perfezionando
sé stesso secondo il Principio. Se Dio dovesse dominare direttamente e
controllare la vita dell'uomo, mentre questi è ancora nello stadio
dell'immaturità, attribuirebbe in effetti l'autorità di governo a chi non è
qualificato a governare, ovvero, in altre parole, attribuirebbe l'autorità a
chi ancora non ha completato la propria responsabilità né ereditato la Sua
creatività. Se facesse ciò, Dio contraddirebbe il Suo Principio, perché
considererebbe matura una persona che non lo è.
Dio, l'Autore del Principio,
ignorerebbe il Suo stesso Principio di Creazione, che stabilisce le condizioni
per cui l'uomo può ereditare la natura del Creatore e governare la creazione.
Di conseguenza, per non togliere all'uomo la benedizione di diventare signore
della creazione, Dio non poté intervenire nelle azioni di Adamo ed Eva, che
erano ancora immaturi, e dovette rimanere trepido spettatore della loro tragica
caduta.
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