mercoledì 11 febbraio 2015

Il motivo per cui Dio non intervenne nella caduta dei Primi antenati

La caduta dell'uomo

Il motivo per cui Dio non intervenne nella caduta dei primi antenati

Premessa

Dio creò Adamo ed Eva per assumere una forma fisica

Perché Dio ha bisogno di una forma come Adamo?

Tutte le cose hanno una forma, ma Dio è un essere invisibile. Dio non ha assolutamente nessuna forma.

Anche se tutte le cose della creazione si manifestano con una certa forma standard di quell'essere, e anche se si manifestano con un corpo sostanziale che assomiglia a questo essere, Dio non le può controllare direttamente.

Per questo, il mondo sostanziale della creazione ha bisogno di un essere sostanziale con il carattere e la forma del Signore.

Per essere in grado di governare l’arcangelo, le creature della terra con le loro varie forme e persino gli esseri invisibili, Dio ha bisogno di un aspetto centrale, cioè di una forma esteriore. Ecco perché Dio creò Adamo.

Dio, che è onnisciente e onnipotente, deve aver notato il comportamento sbagliato dei primi antenati, che stavano per cadere, e sicuramente avrebbe potuto impedire loro di continuare su quella strada. Perché, allora, Dio non intervenne per impedire la Caduta? Questo è uno dei più importanti misteri irrisolti della storia. Possiamo enunciare i seguenti tre motivi per i quali Dio non interferì nella Caduta dell'uomo.

Per mantenere l'assolutezza e la perfezione del principio di creazione

Secondo il Principio di Creazione, Dio creò l'uomo a Sua immagine, con il carattere e il potere di creatore, con l'intendimento che governasse tutte le cose, così come Egli avrebbe governato l'umanità. Tuttavia, per ereditare la natura creativa di Dio, l'uomo doveva crescere fino alla perfezione, completando la sua parte di responsabilità. Com'è stato già spiegato, il periodo di crescita è la dimensione del dominio indiretto di Dio, ovvero del dominio basato sulle realizzazioni tramite il Principio. Finché l'uomo si trova in questa dimensione, Dio non lo governa direttamente, perché vuole consentirgli di completare la propria parte di responsabilità. Dio governerà l'uomo direttamente soltanto dopo che questi avrà raggiunto la sua maturità.

Se Dio intervenisse nelle azioni dell'uomo durante il periodo di crescita, sarebbe come se ignorasse la parte di responsabilità dell'uomo. In tal caso, Dio tradirebbe il Suo stesso Principio di Creazione, secondo il quale Egli intende dare all'uomo la Sua natura creativa e innalzarlo alla posizione di signore della creazione. Ignorando il Principio, Dio ne comprometterebbe l'assolutezza e la perfezione. Poiché Dio è il Creatore assoluto e perfetto, anche il Suo Principio di Creazione dev'essere assoluto e perfetto. Conclusivamente, Dio non intervenne nei comportamenti che portarono l'uomo a cadere, per preservare l'assolutezza e la perfezione del Principio di Creazione.

Perché solo Dio sia il creatore

Dio governa soltanto esseri conformi al Principio, creati da Lui, e dirige solo il corso di avvenimenti conformi al Principio. Dio non regola alcuna entità al di fuori del Principio, come l'inferno, né interferisce nei comportamenti al di fuori del Principio, come quelli criminali. Se Dio dovesse influire sul corso di tali entità o comportamenti, questi avrebbero il valore di creazioni di Dio e sarebbero riconosciuti conformi al Principio.

Così, se fosse intervenuto nella Caduta dei primi antenati, Dio avrebbe attribuito al loro comportamento il valore di Sua creazione e l'avrebbe riconosciuto conforme al Principio. Facendo ciò, Dio avrebbe in effetti creato un nuovo principio, in cui quegli atti nefasti sarebbero stati riconosciuti come legittimi. Poiché in realtà era stato Satana a manipolare la situazione per giungere a questo risultato, Satana stesso avrebbe creato un altro, nuovo principio, ponendosi così come creatore di tutti i frutti della Caduta. Perciò, Dio non intervenne nella Caduta dell'uomo per rimanere l'unico Creatore.

Per fare dell'uomo il signore della creazione

Dio creò l'uomo e lo benedisse col dominio su ogni creatura (Gn. 1:28). L'uomo non può dominare tutta la creazione se sta sullo stesso piano di questa, e perciò deve ottenere certe qualifiche, per conquistare la posizione di governo, attribuitagli da Dio.

Dio è qualificato a governare l'uomo perché è il suo Creatore. Analogamente, per essere qualificato a governare tutte le cose, anche l'uomo deve possedere il carattere e il potere di creatore. Per dargli questa capacità creativa e renderlo degno di governare tutte le creature, Dio volle che l'uomo si perfezionasse, realizzando la propria parte di responsabilità, fino a completare il suo periodo di crescita. L'uomo può conseguire la qualifica di governare l'universo solo perfezionando sé stesso secondo il Principio. Se Dio dovesse dominare direttamente e controllare la vita dell'uomo, mentre questi è ancora nello stadio dell'immaturità, attribuirebbe in effetti l'autorità di governo a chi non è qualificato a governare, ovvero, in altre parole, attribuirebbe l'autorità a chi ancora non ha completato la propria responsabilità né ereditato la Sua creatività. Se facesse ciò, Dio contraddirebbe il Suo Principio, perché considererebbe matura una persona che non lo è.

Dio, l'Autore del Principio, ignorerebbe il Suo stesso Principio di Creazione, che stabilisce le condizioni per cui l'uomo può ereditare la natura del Creatore e governare la creazione. Di conseguenza, per non togliere all'uomo la benedizione di diventare signore della creazione, Dio non poté intervenire nelle azioni di Adamo ed Eva, che erano ancora immaturi, e dovette rimanere trepido spettatore della loro tragica caduta.


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