venerdì 7 novembre 2014

Al Secondo Avvento Cristo nascerà sulla terra

Poiché al Secondo Avvento Cristo nascerà sulla terra, è scritto:

Ed ella partorì un figliuolo maschio, che ha da reggere tutte le nazioni con verga di ferro; e il figliuolo di lei fu rapito presso a Dio ed al Suo trono - Ap. 12:5

La verga di ferro rappresenta la Parola di Dio, con la quale il Signore giudicherà il mondo del peccato e restaurerà il Regno dei Cieli in terra. È già stato spiegato dettagliatamente che il giudizio del fuoco è il giudizio della Parola (Ger. 23:29). Così, la parola di Gesù, che sarà il nostro giudice negli Ultimi Giorni (Gv. 12:48), è la stessa parola con la quale cielo e terra saranno gettati nel fuoco del giudizio (2 Pt. 3:7), ed è anche il soffio della bocca del Signore, col quale egli distruggerà l'empio (2 Tess. 2:8). La Parola di Gesù è chiamata inoltre "il soffio delle sue labbra" e "la verga della sua bocca" (Is. 11:4), ed è simboleggiata dalla verga di ferro, come è scritto:

Ed egli le reggerà con una verga di ferro frantumandole a mo' di vasi d'argilla -Ap. 2:27

Questo versetto parla di un figlio maschio che nasce da una donna ed è rapito a Dio ed al Suo trono. Chi dunque nasce da una donna come colui che è degno di sedere sul trono di Dio e governare tutte le nazioni con la parola di Dio? Non può essere altri che Cristo al Secondo Avvento, il quale nascerà sulla terra con un nuovo nome, a lui soltanto noto (Ap. 2:17; 19:12). Egli governerà come Re dei Re e costruirà il Regno dei Cieli in terra. All'inizio del Vangelo di Matteo, vengono ricordate le quattro donne adultere o gentili nella genealogia di Gesù (Mt. 1:3, 5, 6). Ciò dimostra che il Salvatore dell'umanità dovrà nascere da una discendenza peccaminosa come un uomo senza peccato, per salvare tutti i discendenti delle genealogie del peccato. Molti Cristiani hanno ritenuto che la donna nel versetto precedente sia la Chiesa,8 basando quest'interpretazione sulla premessa che Cristo al Secondo Avvento verrà sulle nubi.

Alcuni Cristiani credono che il Secondo Avvento di Cristo si compia ogni volta che Gesù viene a dimorare nel cuore degli uomini (Gv. 14:20) con la discesa dello Spirito Santo (At. 8:15-17). Gesù ha dimorato nel cuore dei credenti fin dalla sua resurrezione e dalla discesa dello Spirito Santo alla Pentecoste (At. 2:4). Se fosse davvero questo, allora il Secondo Avvento avrebbe avuto luogo 2000 anni fa. Inoltre, alcune chiese insegnano che Gesù ritornerà in spirito. Tuttavia, subito dopo essere risorto dalla tomba il terzo giorno, Gesù si mostrò ai suoi discepoli con le stesse sembianze che aveva avuto durante la sua vita terrena e, d'allora in poi, è liberamente apparso ed ha insegnato a molti Cristiani, che avevano raggiunto un livello spirituale elevato. Così, anche questa sorta di Secondo Avvento ebbe luogo 2000 anni fa. Se tali interpretazioni fossero esatte, non avremmo alcun motivo di desiderare il Secondo Avvento storico e attenderlo come il giorno del coronamento delle nostre più riposte speranze.

Pur avendo avuto frequenti incontri con Gesù risorto, che apparve loro in spirito, ancora i discepoli di Gesù aspettavano il suo Secondo Avvento. Possiamo dedurne che essi non desideravano il Secondo Avvento come il ritorno di Gesù in spirito. Ad esempio, quando apparve in visione all'apostolo Giovanni, Gesù gli disse "Sì, vengo tosto" e Giovanni rispose "Amen! Vieni, Signor Gesù!" (Ap. 22:20) Qui sia Gesù che Giovanni distinguono chiaramente le apparizioni spirituali di Gesù dal Secondo Avvento. Ciò dimostra che al Secondo Avvento Cristo non verrà come uno spirito, ma nascerà come un bambino sulla terra, proprio come alla prima venuta.

Nel Principio troviamo diverse ragioni per cui Cristo deve ritornare come un uomo terreno. Dio creò sia il mondo corporeo che quello incorporeo. Poi Dio creò gli uomini, ponendo in essi sia l'aspetto dello spirito che quello della carne, con l'intendimento che essi dominassero i due mondi, realizzando le Sue benedizioni.9 A causa della Caduta di Adamo, gli uomini persero la qualifica di signori dei due mondi. Di conseguenza la creazione, privata dei suoi veri padroni, ha lamentato la propria attesa per la comparsa dei figli di Dio, che possano autenticamente dominarla (Rm. 8:19-22). Gesù, l'Adamo perfetto, venne come perfetto Signore dei due mondi (1 Cor. 15:27). Innestando di sé (Rm. 11:17) e unendo a sé tutti i credenti, egli intendeva qualificarli a divenire signori dell'universo.

Nonostante ciò, quando gli Ebrei osteggiarono Gesù, Dio dovette offrire il suo corpo sulla croce, come riscatto per la redenzione dell'umanità. Poiché il corpo di Gesù fu consegnato nelle mani di Satana, la salvezza fisica rimase irrealizzata. Gesù ascese da questo mondo con la promessa che sarebbe tornato a completare la salvezza, che aveva realizzato solo spiritualmente.10 Da allora in poi, non c'è stato nessuno sulla terra che abbia potuto raggiungere la perfezione sia fisica che spirituale, dominare il mondo fisico e quello spirituale e unirli in armonia. Questa è la ragione per cui Cristo non può ritornare con il solo corpo spirituale. Come al Primo Avvento, egli dovrà venire come uomo e crescere sino alla perfezione, sia nello spirito che nella carne. Poi, innestando di sé tutti gli uomini sia spiritualmente che fisicamente, dovrà guidarli alla perfezione di spirito e carne e qualificarli come signori tanto del mondo spirituale che del mondo fisico.

Originalmente, Gesù avrebbe dovuto restaurare il Regno dei Cieli in terra, divenendo il Vero Genitore dell'umanità restaurata e il re del regno terreno di Dio (Is. 9:5; Lc. 1:31-33). Invece, a causa della mancanza di fede del popolo, Gesù non poté completare la Volontà originale di Dio e andò sulla croce, promettendo che più avanti sarebbe ritornato e l'avrebbe sicuramente realizzata. Di conseguenza, al Secondo Avvento, Cristo è nuovamente responsabile di costruire il Regno dei Cieli in terra e diventare il Vero Genitore e re di tutta l'umanità. Questa è un'altra ragione per cui, come alla prima venuta, Cristo al Secondo Avvento dovrà nascere sulla terra.

La redenzione dei peccati è possibile soltanto nella vita terrena.11 Per redimere i nostri peccati sulla terra, Cristo dovrà venire come uomo sulla terra. La salvezza che Gesù ha portato con la sua crocefissione, invece, è limitata alla dimensione spirituale e non risolve il peccato originale, che si trasmette attraverso i nostri corpi fisici e rimane attivo in noi. Perciò, Cristo dovrà venire ancora per portare all'umanità la salvezza completa, compresa quella fisica. Cosa che certamente non potrà fare, se verrà soltanto come uno spirito: dovrà venire con un corpo fisico, come fece al suo Primo Avvento.

Abbiamo così chiarito che il Secondo Avvento di Cristo non sarà un avvento spirituale, ma fisico, come lo fu il primo. Supponendo anche che Cristo dovesse tornare in spirito, sarebbe imbarazzante vedere uno spirito, trascendente tempo e spazio e percettibile solo ai sensi spirituali, collocato su nuvole composte di materia. Per altro verso, se il Secondo Avvento dovesse compiersi con l'improvvisa apparizione di Cristo nella carne, al di sopra delle nubi, come potrebbe rimanere sospeso? Dove risiederebbe prima di tale apparizione? Alcuni potrebbero obiettare a tali domande, sostenendo che per l'onnipotente Dio nulla è impossibile. Tuttavia, Dio non può ignorare le leggi e i principi che Egli stesso ha posto. Dio non ha bisogno, per condurre la Sua provvidenza, di violare il Proprio Principio facendo sì che Cristo, che deve ritornare in una carne non diversa dalla nostra, risieda nello spazio esteriore e poi si manifesti nascendo sulle nubi. In conclusione, abbiamo dimostrato al di là di ogni dubbio che il Secondo Avvento di Cristo avrà luogo con la sua nascita fisica sulla terra.

Qual è il significato del versetto in cui è scritto che Cristo ritornerà sulle nubi?

Dal momento che il ritorno di Cristo avrà luogo con la sua nascita in terra, quale può essere il significato delle profezie bibliche secondo le quali egli verrà sulle nubi? Per approfondire questo argomento, dobbiamo prima esaminare il significato delle nuvole. Il passo seguente è tipico:

Ecco, egli viene colle nuvole; ed ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per lui. Sì, Amen - Ap. 1:7

Secondo questo versetto, tutti potranno vedere il ritorno di Cristo. Solo Santo Stefano, al suo martirio, e i Cristiani devoti, che avevano i sensi spirituali aperti, furono in grado di vedere Gesù seduto alla destra di Dio (At. 7:55). Così, se Gesù dovesse discendere dal mondo spirituale come uno spirito, solo i credenti con i sensi spirituali aperti potrebbero vederlo; e non tutti gli occhi vedrebbero Cristo al suo ritorno. La profezia biblica, secondo la quale tutti vedranno il Signore, può realizzarsi soltanto se egli ritorna nella carne. Poiché un corpo di carne non può sorreggersi sulle nubi, le nuvole di questo versetto devono simboleggiare qualcos'altro.

Nello stesso passo è scritto anche che persino coloro che trafissero Gesù vedranno il suo ritorno. Gesù fu trafitto dai soldati romani, ma questi ultimi non saranno in grado di vedere il ritorno del Signore, se non venendo resuscitati. Tuttavia, secondo la Bibbia, solo i Cristiani devoti parteciperanno alla prima resurrezione, al ritorno di Cristo. Tutti gli altri spiriti risorgeranno soltanto dopo che saranno trascorsi "mille anni" nel Regno (Ap. 20:4-5). Perciò, l'espressione "quelli che lo trafissero" dev'essere una metafora che descrive non i soldati romani, ma un altro gruppo di persone. In effetti, essa si riferisce a quei Cristiani, viventi al tempo del Secondo Avvento, che si irrigidiranno nella convinzione che Cristo debba ritornare sulle nubi. Quando Cristo ritornerà sulla terra, contrariamente alle loro attese, con un'umile nascita, essi non lo riconosceranno e lo perseguiteranno. Se l'espressione "quelli che lo trafissero" è una metafora, anche le nuvole di cui parla lo stesso versetto devono essere metaforiche.

Cosa simboleggiano le nuvole? Le nuvole si formano con l'evaporazione dell'acqua impura dalla terra. Nella Bibbia, l'acqua simboleggia spesso l'umanità caduta (Ap. 17:15; Salmi 144:7). Possiamo dedurne che le nubi simboleggiano i Cristiani devoti, rinati e riscattati dallo stato di uomini caduti, il cui cuore abita in cielo e non in terra. La Bibbia e altre scritture sacre usano il simbolismo delle nubi anche per indicare le moltitudini (Eb. 12:1; cfr. Ez. 38:9). A volte troviamo questa figura retorica usata anche nella conversazione comune. Nel corso di Mosè, la colonna di nubi che guidava gli Israeliti di giorno rappresentava Gesù, che doveva venire come guida d'Israele; la colonna di fuoco durante la notte rappresentava lo Spirito Santo che, come controparte di Gesù, avrebbe guidato Israele col fuoco dell'ispirazione. Possiamo concludere che la venuta di Gesù sulle nuvole sta a significare che egli apparirà in un gruppo di credenti rinati, per diventare la guida dei Cristiani, la Seconda Israele. Ricordiamo che Gesù, interrogato sul luogo del suo ritorno, rispose:

Dove sarà il corpo, ivi anche le aquile si raduneranno - Lc. 17:37

Gesù voleva dire che sarebbe ritornato nel luogo dove si fossero riuniti i credenti più fervidi: si tratta fondamentalmente dello stesso concetto espresso nella profezia biblica del ritorno di Cristo sulle nubi.

Quando interpretiamo le nubi in questo modo metaforico, è evidente che al Primo Avvento Gesù stesso discese simbolicamente dal Cielo sulle nuvole. È scritto:

Il primo uomo, tratto dalla terra, è terreno, il secondo uomo è dal cielo - 1 Cor. 15:47

Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figliuol dell'uomo - Gv. 3:13

Pur essendo nato sulla terra, Gesù, dal punto di vista della provvidenza e del suo vero valore, veniva effettivamente dal cielo. Questo è anche il vero significato della profezia di Daniele (Dan. 7:13), che predisse la venuta di Gesù sulle nuvole.

Perché Gesù disse che il Signore sarebbe ritornato sulle nubi?

Ci sono due ragioni per cui Gesù profetizzò che il Signore sarebbe ritornato sulle nubi. In primo luogo, si doveva evitare che la disillusione causata dagli anticristi confondesse i credenti. Se Gesù avesse rivelato chiaramente che sarebbe ritornato con una nascita fisica, sarebbe stato impossibile prevenire la grande confusione creata da falsi messia. Poiché Gesù stesso, come Messia, venne da umili origini, persone di qualsiasi strato sociale, purché dotate di un certo grado di spiritualità, potrebbero dichiarare di essere il Secondo Avvento e dare al mondo una cocente delusione. Fortunatamente i Cristiani, aspettando che Cristo ritornasse sulle nubi, hanno in gran parte fissato lo sguardo al cielo, e perciò questo tipo di scompiglio è stato evitato. Tuttavia, ora che il tempo è maturo, dev'essere rivelata la verità sul ritorno di Cristo con una nascita fisica.

In secondo luogo, si dovevano incoraggiare i Cristiani che stavano percorrendo un difficile cammino di fede. Ci sono varie occasioni in cui Gesù adoperò espressioni paradossali, per incoraggiare i suoi seguaci a completare la Volontà di Dio nel più breve tempo possibile. Per esempio, egli disse:

Io vi dico in verità che non avrete finito di percorrere le città d'Israele, prima che il Figliuol dell'uomo sia venuto - Mt. 10:23

Ciò portò i discepoli a credere che il Secondo Avvento avrebbe avuto luogo nell'immediato futuro. Quando Gesù parlò a Pietro del suo imminente martirio, e questi gli chiese cosa sarebbe accaduto al discepolo Giovanni, Gesù rispose:

Se voglio che rimanga finch'io venga, che t'importa? - Gv. 21:22

Gesù disse anche:

In verità io vi dico che alcuni di coloro che son qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbian visto il Figliuol dell'uomo venire nel suo regno - Mt. 16:28

Queste parole portarono i discepoli a pensare che avrebbero assistito al ritorno di Cristo durante la loro vita. La speranza dell'imminente ritorno di Gesù infiammò lo zelo dei discepoli e diede loro la forza di resistere alle persecuzioni degli Ebrei e dell'Impero Romano. Incoraggiati dall'ardente speranza del Secondo Avvento e ripieni dello Spirito Santo (At. 2:1-4), stabilirono le prime chiese cristiane, nonostante le grandissime avversità. Gesù voleva incoraggiare e ispirare i discepoli, che si accingevano a portare una pesante croce e, per questa ragione, profetizzò che sarebbe venuto sulle nuvole, con il potere e la gloria di Dio, e avrebbe completato ogni cosa con la velocità d'un fulmine.


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